Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Orme virtuali
Una performance di Baldo Diodato e Renato Nicolini, una jam session di diciture verbali e azioni fattuali, che diventeranno virtuali in un video di Giovanni Lauricella, esperimento alchemico di remote memorie, vere e inventate.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Orme virtuali
Baldo Diodato
Renato Nicolini
Giovedì 15 dicembre
ore 18,30
(unico giorno)
Moretta Open Space
via Giulia 134a
Roma
Noi tutti conosciamo bene i lavori di Baldo Diodato: le impronte del frottage, il calco delle tracce su sottili lamine di alluminio appositamente colorate che creano,
in un impressionismo rivisitato, sensazioni che, captate nel luogo di esecuzione, diventano quasi nostre esperienze ("La materia è memoria" Bergson) ; vista come una struttura (le texturologies di Dubuffet) o come confronto con la medesima ( Jean Fautrier).
In questo caso Baldo lavorerà su un spazio immaginario, prendendo a pretesto una stranezza della pianta di Roma antica, un luogo che porta il nome della strada adiacente, vicolo della Moretta, quando è una piazza a tutti gli effetti, toponomastica rimasta al tempo di Giovan Battista Nolli se non anche prima a Pirro Ligorio.
La suggestione è data anche dal fatto che tale spazio è il retro di un edificio che non c'è più, l'ospedale per i sacerdoti infermi di S. Filippo Neri, di cui solo parte della facciata è ancora in piedi, come se fosse una quinta teatrale, affacciata su una strana zona che sembra terremotata. Vediamo infatti scavi di un parcheggio che non c'è, che invece hanno creato la sembianza di una strana area archeologica, una sorta di Pompei riprodotta, o meglio di una città terremotata … Con licenza artistica e deliberata interpretazione architettonica, viene immaginato in questo scenario un teatro per uno spettacolo effimero. In questo genere Renato Nicolini ci ha dato tante lezioni e suggestioni, in quelli che furono gli storici appuntamenti dell’ “Estate romana”, precursori (ma a più alto livello) di tanti happening artistici che oggi si fanno.
Una chimica magica – tra vere e false rovine nel cuore deteriorato ma sempre affascinante di Roma - che si intende ripetere giovedì 15 dicembre, in una performance in cui i due creatori, Baldo Diodato e Renato Nicolini, si produrranno come in una jam session di diciture verbali e azioni fattuali, che diventeranno virtuali in un video di Giovanni Lauricella, esperimento alchemico di remote memorie, vere e inventate.
Un irriverente Buon Natale dalle rovine di un benessere franato, impressionato nell'alluminio di Baldo Diodato dalla città che fu il centro pulsante della Dolce Vita e che ora è fantasma di se stessa.
Orme virtuali
Baldo Diodato
Renato Nicolini
Giovedì 15 dicembre
ore 18,30
(unico giorno)
Moretta Open Space
via Giulia 134a
Roma
Baldo Diodato
Renato Nicolini
Giovedì 15 dicembre
ore 18,30
(unico giorno)
Moretta Open Space
via Giulia 134a
Roma
Noi tutti conosciamo bene i lavori di Baldo Diodato: le impronte del frottage, il calco delle tracce su sottili lamine di alluminio appositamente colorate che creano,
in un impressionismo rivisitato, sensazioni che, captate nel luogo di esecuzione, diventano quasi nostre esperienze ("La materia è memoria" Bergson) ; vista come una struttura (le texturologies di Dubuffet) o come confronto con la medesima ( Jean Fautrier).
In questo caso Baldo lavorerà su un spazio immaginario, prendendo a pretesto una stranezza della pianta di Roma antica, un luogo che porta il nome della strada adiacente, vicolo della Moretta, quando è una piazza a tutti gli effetti, toponomastica rimasta al tempo di Giovan Battista Nolli se non anche prima a Pirro Ligorio.
La suggestione è data anche dal fatto che tale spazio è il retro di un edificio che non c'è più, l'ospedale per i sacerdoti infermi di S. Filippo Neri, di cui solo parte della facciata è ancora in piedi, come se fosse una quinta teatrale, affacciata su una strana zona che sembra terremotata. Vediamo infatti scavi di un parcheggio che non c'è, che invece hanno creato la sembianza di una strana area archeologica, una sorta di Pompei riprodotta, o meglio di una città terremotata … Con licenza artistica e deliberata interpretazione architettonica, viene immaginato in questo scenario un teatro per uno spettacolo effimero. In questo genere Renato Nicolini ci ha dato tante lezioni e suggestioni, in quelli che furono gli storici appuntamenti dell’ “Estate romana”, precursori (ma a più alto livello) di tanti happening artistici che oggi si fanno.
Una chimica magica – tra vere e false rovine nel cuore deteriorato ma sempre affascinante di Roma - che si intende ripetere giovedì 15 dicembre, in una performance in cui i due creatori, Baldo Diodato e Renato Nicolini, si produrranno come in una jam session di diciture verbali e azioni fattuali, che diventeranno virtuali in un video di Giovanni Lauricella, esperimento alchemico di remote memorie, vere e inventate.
Un irriverente Buon Natale dalle rovine di un benessere franato, impressionato nell'alluminio di Baldo Diodato dalla città che fu il centro pulsante della Dolce Vita e che ora è fantasma di se stessa.
Orme virtuali
Baldo Diodato
Renato Nicolini
Giovedì 15 dicembre
ore 18,30
(unico giorno)
Moretta Open Space
via Giulia 134a
Roma
15
dicembre 2011
Orme virtuali
15 dicembre 2011
architettura
serata - evento
serata - evento
Location
MORETTA OPEN SPACE
Roma, Via Giulia, 134a, (Roma)
Roma, Via Giulia, 134a, (Roma)
Vernissage
15 Dicembre 2011, h 18,30
Autore
Curatore