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Ornaghi & Prestinari – Sbilenco
Il progetto concepito per San Gimignano ruota intorno al concetto di “sbilenco” come irregolarità ironica nella vita quotidiana, un difetto che sabota la normalità, aprendo scenari surreali.
Comunicato stampa
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Galleria Continua ha il piacere di presentare “Sbilenco”, mostra personale di Ornaghi & Prestinari. Tra i più interessanti rappresentanti della giovane generazione di artisti italiani, Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari negli ultimi anni hanno consolidato la loro posizione a livello internazionale grazie ad una serie di mostre in spazi pubblici e musei stranieri.
La scelta di lavorare in coppia risponde alla volontà di sviluppare ogni progetto attraverso il continuo dialogo e la condivisione. Nelle loro opere elaborano e integrano influenze formali e riferimenti tratti dal mondo del design, dell’architettura e della storia dell’arte, confrontandosi direttamente con i materiali e le loro potenzialità, fondendo insieme figurazione pittorica e plastica, riflessioni sull’arte concettuale ed esperienze di vita personale. La loro ricerca si concentra sulle varie sfaccettature della “cultura materiale” intesa come rapporto tra l’uomo e gli oggetti e su come questo rapporto sia legato alla storia dei materiali, alla progettazione, alle tecniche di produzione, sia artigianali che industriali, e alle conseguenze legate al consumo.
Ornaghi & Prestinari allestiscono gli spazi della galleria con installazioni e sculture che minano le certezze degli ambienti quotidiani, dipanando un racconto disfunzionale, dove la complessità coesiste con l’ambiguità.
Per la coppia di artisti sbilenco significa “ridicolmente pendente da un parte, storto, difettoso ma anche vagamente inquietante”. Questa irregolarità viene traslata nei lavori della platea, trasformando il teatro in una parodia della vita ordinata o “normale”. “Sbilenco” è il dipinto incorniciato storto che dà il titolo alla mostra, seguendo un pattern geometrico che viene sbilanciato nell’imperfezione. Questo concetto si riflette in altre opere che presentano forme di proporzioni distorte (come una ruota che perde il suo centro diventando ovale), gettate così nella dimensione dell’incertezza.
“Bedroom” è un letto fuori norma, ispirato al racconto di Italo Calvino Avventura di due sposi (in Gli amori difficili), una coppia che non riesce a incontrarsi perché i rispettivi turni di lavoro non coincidono. Nell’opera un coniuge è insieme all’altro ma al tempo stesso è ostacolato nella relazione intima, possono raggiungersi solo parzialmente come nelle storie di Calvino. Distanza e prossimità coesistono dunque nello spazio comune.
Sbilenco si riferisce anche all’instabilità della serie di piccole sculture appoggiate su una struttura in equilibrio precario tra palco e platea, che le pone a rischio caduta e spesso in penombra. Questi oggetti di uso quotidiano rappresentano un’esposizione di utensili personali o “mingei” realizzati artigianalmente per la gioia di manipolare i materiali e per trovarne la poesia, ma anche per contrapporre l’unicità del lavoro manuale all’uniformità globale della produzione di massa, secondo un concetto trasversale caro a Ornaghi & Prestinari.
Completa l’esposizione una serie di quadri ispirati al tema della rotazione come atto generativo: “Pensiero Ellittico”, “Scarabocchio”, “Sfiorare” o “Svitato” hanno come denominatore comune l’essere policentrici. Le opere propongono l’uscita dal proprio centro per incontrare l’Altro, in un dialogo continuo di condivisione che alimenta la poetica dei due artisti.
Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari, nascono rispettivamente nel 1986 e nel 1984 a Milano, dove vivono e lavorano. Duo artistico dal 2009, si laureano l’una in Disegno Industriale e l’altro in Architettura al Politecnico di Milano e proseguono gli studi presso l’Università IUAV di Venezia.
Nel 2011 vengono selezionati per il workshop con Massimo Bartolini alla Fondazione Spinola Banna per l’Arte e nel 2012 ricevono il Premio Regione Veneto dalla Fondazione Bevilacqua la Masa. Nel 2013 partecipano a VIR Viafarini-in-residence a Milano. Nel 2014 tengono la prima mostra personale, Familiare, presso la Galleria Continua di San Gimignano. Nel 2016 presentano il proprio lavoro presso la New York University – Casa Italiana Zerilli-Marimò inaugurando il ciclo di mostre dedicato all’arte contemporanea italiana promosso da Magazzino Italian Art. Nel 2017 realizzano la scultura pubblica Filemone e Bauci per il nuovo parco ArtLine di CityLife a Milano ed espongono il progetto personale Grigio Lieve presso Casa Morandi/MAMbo a Bologna. Lo stesso anno risultano vincitori di una residenza al Museo Carlo Zauli realizzando una mostra finale al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Nel 2018 Galleria Continua dedica loro altre due personali nelle sedi di San Gimignano e Les Moulins. Nello stesso anno vincono il Club GAMeC Prize e la loro opera entra a far parte della collezione del Museo GAMeC di Bergamo. Del 2021 è la mostra personale Toccante realizzata nella sede di Galleria Continua ospitata all’interno dell’hotel The St. Regis Rome a Roma.
Nel 2022 una loro opera viene acquisita dal Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e partecipano alla Biennale della Porcellana a Jingdezhen in Cina. Lo stesso anno vincono il concorso indetto dal programma “Percent for Art” della municipalità di New York per realizzare nel 2023 una serie di sculture pubbliche a Bush Terminal, Brooklyn.
Tra le numerose mostre collettive si ricordano quelle presso Palazzo Reale, Milano 2015; Le Centquatre, Parigi, 2015; Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, Roma; Arte Continua, L’Avana, 2016; Museum Voorlinden, Wassenaar, 2016; MAAT, Lisbona, 2018; MIDeC Museo Internazionale del Design Ceramico, Cerro di Laveno Mombello, 20018, Kasteel van Gaasbeek, Bruxelles, 2019; Rocca di Angera, Angera 2020; Fondation d’Entreprise Martell, Cognac, 2020; Ceramic Art Avenue Art Museum, Jingdezhen, 2022; Fondation Villa Datris, Isle-sur-la-Sorgue, 2022; GAMeC, Bergamo, 2022.
La scelta di lavorare in coppia risponde alla volontà di sviluppare ogni progetto attraverso il continuo dialogo e la condivisione. Nelle loro opere elaborano e integrano influenze formali e riferimenti tratti dal mondo del design, dell’architettura e della storia dell’arte, confrontandosi direttamente con i materiali e le loro potenzialità, fondendo insieme figurazione pittorica e plastica, riflessioni sull’arte concettuale ed esperienze di vita personale. La loro ricerca si concentra sulle varie sfaccettature della “cultura materiale” intesa come rapporto tra l’uomo e gli oggetti e su come questo rapporto sia legato alla storia dei materiali, alla progettazione, alle tecniche di produzione, sia artigianali che industriali, e alle conseguenze legate al consumo.
Ornaghi & Prestinari allestiscono gli spazi della galleria con installazioni e sculture che minano le certezze degli ambienti quotidiani, dipanando un racconto disfunzionale, dove la complessità coesiste con l’ambiguità.
Per la coppia di artisti sbilenco significa “ridicolmente pendente da un parte, storto, difettoso ma anche vagamente inquietante”. Questa irregolarità viene traslata nei lavori della platea, trasformando il teatro in una parodia della vita ordinata o “normale”. “Sbilenco” è il dipinto incorniciato storto che dà il titolo alla mostra, seguendo un pattern geometrico che viene sbilanciato nell’imperfezione. Questo concetto si riflette in altre opere che presentano forme di proporzioni distorte (come una ruota che perde il suo centro diventando ovale), gettate così nella dimensione dell’incertezza.
“Bedroom” è un letto fuori norma, ispirato al racconto di Italo Calvino Avventura di due sposi (in Gli amori difficili), una coppia che non riesce a incontrarsi perché i rispettivi turni di lavoro non coincidono. Nell’opera un coniuge è insieme all’altro ma al tempo stesso è ostacolato nella relazione intima, possono raggiungersi solo parzialmente come nelle storie di Calvino. Distanza e prossimità coesistono dunque nello spazio comune.
Sbilenco si riferisce anche all’instabilità della serie di piccole sculture appoggiate su una struttura in equilibrio precario tra palco e platea, che le pone a rischio caduta e spesso in penombra. Questi oggetti di uso quotidiano rappresentano un’esposizione di utensili personali o “mingei” realizzati artigianalmente per la gioia di manipolare i materiali e per trovarne la poesia, ma anche per contrapporre l’unicità del lavoro manuale all’uniformità globale della produzione di massa, secondo un concetto trasversale caro a Ornaghi & Prestinari.
Completa l’esposizione una serie di quadri ispirati al tema della rotazione come atto generativo: “Pensiero Ellittico”, “Scarabocchio”, “Sfiorare” o “Svitato” hanno come denominatore comune l’essere policentrici. Le opere propongono l’uscita dal proprio centro per incontrare l’Altro, in un dialogo continuo di condivisione che alimenta la poetica dei due artisti.
Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari, nascono rispettivamente nel 1986 e nel 1984 a Milano, dove vivono e lavorano. Duo artistico dal 2009, si laureano l’una in Disegno Industriale e l’altro in Architettura al Politecnico di Milano e proseguono gli studi presso l’Università IUAV di Venezia.
Nel 2011 vengono selezionati per il workshop con Massimo Bartolini alla Fondazione Spinola Banna per l’Arte e nel 2012 ricevono il Premio Regione Veneto dalla Fondazione Bevilacqua la Masa. Nel 2013 partecipano a VIR Viafarini-in-residence a Milano. Nel 2014 tengono la prima mostra personale, Familiare, presso la Galleria Continua di San Gimignano. Nel 2016 presentano il proprio lavoro presso la New York University – Casa Italiana Zerilli-Marimò inaugurando il ciclo di mostre dedicato all’arte contemporanea italiana promosso da Magazzino Italian Art. Nel 2017 realizzano la scultura pubblica Filemone e Bauci per il nuovo parco ArtLine di CityLife a Milano ed espongono il progetto personale Grigio Lieve presso Casa Morandi/MAMbo a Bologna. Lo stesso anno risultano vincitori di una residenza al Museo Carlo Zauli realizzando una mostra finale al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Nel 2018 Galleria Continua dedica loro altre due personali nelle sedi di San Gimignano e Les Moulins. Nello stesso anno vincono il Club GAMeC Prize e la loro opera entra a far parte della collezione del Museo GAMeC di Bergamo. Del 2021 è la mostra personale Toccante realizzata nella sede di Galleria Continua ospitata all’interno dell’hotel The St. Regis Rome a Roma.
Nel 2022 una loro opera viene acquisita dal Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e partecipano alla Biennale della Porcellana a Jingdezhen in Cina. Lo stesso anno vincono il concorso indetto dal programma “Percent for Art” della municipalità di New York per realizzare nel 2023 una serie di sculture pubbliche a Bush Terminal, Brooklyn.
Tra le numerose mostre collettive si ricordano quelle presso Palazzo Reale, Milano 2015; Le Centquatre, Parigi, 2015; Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, Roma; Arte Continua, L’Avana, 2016; Museum Voorlinden, Wassenaar, 2016; MAAT, Lisbona, 2018; MIDeC Museo Internazionale del Design Ceramico, Cerro di Laveno Mombello, 20018, Kasteel van Gaasbeek, Bruxelles, 2019; Rocca di Angera, Angera 2020; Fondation d’Entreprise Martell, Cognac, 2020; Ceramic Art Avenue Art Museum, Jingdezhen, 2022; Fondation Villa Datris, Isle-sur-la-Sorgue, 2022; GAMeC, Bergamo, 2022.
21
gennaio 2023
Ornaghi & Prestinari – Sbilenco
Dal 21 gennaio al 07 maggio 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA CONTINUA
San Gimignano, Via Del Castello, 11, (Siena)
San Gimignano, Via Del Castello, 11, (Siena)
Orario di apertura
dal lunedì a venerdì ore 10 - 13 e 14 - 18, sabato e domenica ore 10 - 13 e 14 - 19
Vernissage
21 Gennaio 2023, 16-21
Sito web
Ufficio stampa
SILVIA PICHINI
Autore