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Osserva-azione 2 – Car je est un autre
Per quest’anno l’abituale ciclo, dedicato alle proposte di critici attivi in territori geografici differenti, prende l’avvio con due eventi ideati per mettere a confronto le attività di due luoghi espositivi: Bazart e Scoglio di Quarto di Milano ed Installart di Caserta
Comunicato stampa
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Osserva-azione 2 è il secondo appuntamento di Spazio Aperto 2005.
Per quest’anno l’abituale ciclo, dedicato alle proposte di critici attivi in territori geografici differenti, prende l’avvio con due eventi ideati per mettere a confronto le attività di due luoghi espositivi: Bazart e Scoglio di Quarto di Milano ed Installart di Caserta. Al di là della volontà di relazionarsi con realtà differenti, l’intento dello Studio Arte Fuori Centro è di cogliere, in queste due mostre consecutive, le difformità e/o le convergenze delle due sedi espositive per poi creare un momento di riflessione e dibattito sulla ricerca artistica in città italiane diverse per tradizioni e prospettive culturali.
…Le comunità Cast, G.P. Mutoid e Anonima di-chi-sì-lu-son per una scelta situazionale che si collega alla rete virtuale ed alla rete reale, non dirigono i loro atti espositivi verso i prodotti, ma non disdegnano neanche una superfetazione del sistema degli oggetti, basata sul doppio senso dell’assorbimento e della ripulsa. Provenendo dalla pratica del grazing linguistico esse negli anni hanno radicalizzato i comportamenti preparatori per la formulazione di un lavoro e non danno mai per scontato che esso sia veramente finito, sia stato ultimato. Da qui, i prodotti che ne scaturiscono sono quasi sempre il precipitato equi-potenziale (accidentale, accessorio, contingente) più che criptico (sibillino, ermetico) di una più discreta e sfrondata recherche. Ecco, dunque, il motivo per cui l’arte praticata dalle comm… si pone concretamente come non-arte, l’opera è un’open source che si mostra operativa all’estremo della sua disponibilità collettiva. Essa, sin dal suo status nascente, accoglie le idee dello spettatore, le mediazioni dello storico, del critico, del curatore e del filosofo, instaura insomma un’abile ricezione/collaborazione con il pubblico che, come diceva Perretta, diviene un “lettore all’opera”. Da qui, l’idea che non è l’arte ad essere dotata di un’identità ben precisa, ma sono la comunicazione e l’attività tecnica che si muovono dietro di essa che, come sottolineava Gilbert Simondon, costituiscono il “modello della relazione collettiva”.
Per quest’anno l’abituale ciclo, dedicato alle proposte di critici attivi in territori geografici differenti, prende l’avvio con due eventi ideati per mettere a confronto le attività di due luoghi espositivi: Bazart e Scoglio di Quarto di Milano ed Installart di Caserta. Al di là della volontà di relazionarsi con realtà differenti, l’intento dello Studio Arte Fuori Centro è di cogliere, in queste due mostre consecutive, le difformità e/o le convergenze delle due sedi espositive per poi creare un momento di riflessione e dibattito sulla ricerca artistica in città italiane diverse per tradizioni e prospettive culturali.
…Le comunità Cast, G.P. Mutoid e Anonima di-chi-sì-lu-son per una scelta situazionale che si collega alla rete virtuale ed alla rete reale, non dirigono i loro atti espositivi verso i prodotti, ma non disdegnano neanche una superfetazione del sistema degli oggetti, basata sul doppio senso dell’assorbimento e della ripulsa. Provenendo dalla pratica del grazing linguistico esse negli anni hanno radicalizzato i comportamenti preparatori per la formulazione di un lavoro e non danno mai per scontato che esso sia veramente finito, sia stato ultimato. Da qui, i prodotti che ne scaturiscono sono quasi sempre il precipitato equi-potenziale (accidentale, accessorio, contingente) più che criptico (sibillino, ermetico) di una più discreta e sfrondata recherche. Ecco, dunque, il motivo per cui l’arte praticata dalle comm… si pone concretamente come non-arte, l’opera è un’open source che si mostra operativa all’estremo della sua disponibilità collettiva. Essa, sin dal suo status nascente, accoglie le idee dello spettatore, le mediazioni dello storico, del critico, del curatore e del filosofo, instaura insomma un’abile ricezione/collaborazione con il pubblico che, come diceva Perretta, diviene un “lettore all’opera”. Da qui, l’idea che non è l’arte ad essere dotata di un’identità ben precisa, ma sono la comunicazione e l’attività tecnica che si muovono dietro di essa che, come sottolineava Gilbert Simondon, costituiscono il “modello della relazione collettiva”.
05
aprile 2005
Osserva-azione 2 – Car je est un autre
Dal 05 al 22 aprile 2005
arte contemporanea
Location
STUDIO ARTE FUORI CENTRO
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 17-20
Vernissage
5 Aprile 2005, ore 18
Autore
Curatore