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Osservatorio Urbano
Lungomare invita 7 gruppi di progettisti a realizzare sopralluoghi urbani che mostrano 7 approcci alla città diversi
Comunicato stampa
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Concetto:
Bolzano
Esiste un limite oltre la claustrofobica linea di circonferenza della terra? Esiste un limite oltre il fittizio confine di una città?
Bolzano è una città alpina di ca. 100.000 abitanti. Essa appare monocentrica e compatta ed i suoi margini sembrano chiaramente definiti. A grandi aree urbanizzate si alternano estese superfici intensivamente coltivate ed altre di notevole interesse paesaggistico. Le pendici boscose del Colle, la macchia mediterranea del Guncina, i vigneti delle colline, i frutteti della piana atesina, le coltivazioni e le case rurali che penetrano fin dentro la città forniscono uno sfondo drammatico e variabile alla scenografia urbana. La cittá consolidata occupa la superficie disponibile di fondovalle alla confluenza del torrente Isarco con il torrente Talvera e si interrompe dove iniziano le pendici boscose o coltivate. Essa non sembra lasciare spazio a residui urbani perchè il suolo è intensamente utilizzato per l'edificazione o l'agricoltura. I dintorni, in pianura od in ‘montagna’, sono caratterizzati da un fragile equilibrio tra un paesaggio culturale ed un paesaggio naturale di grande pregio. Nelle direzioni in cui la conca offrirebbe territorio pianeggiante si trovano colture intensive a frutteto e vigneto di altissimo valore economico. Il paesaggio fortemente antropizzato delle pendici rappresenta inoltre una componente di forte identificazione culturale per una parte della popolazione di lingua tedesca.
La geomorfologia rappresenta uno degli elementi principali che hanno determinato lo sviluppo fisico, economico e sociale della città. Lo spazio per una possibile crescita in pianura è strutturalmente limitato e tutto questo contrasta con una forte domanda di usi urbani per la residenza, la produzione ed i servizi. Bolzano non è in fase di crescita demografica, ma la sua oggettiva ricchezza economica, la sua articolazione sociale e la mescolanza culturale che la caratterizzano propongono modelli di vita, di lavoro, di mobilità e di consumo che si trasformano in nuova domanda di suolo.
Paradossalmente questa città sembra dunque possedere un’identità ben definita ed un’ immagine idillica cara non solo ai suoi cittadini, ma anche a tutti quelli che la osservano dall’esterno. Eppure, attraverso una ‘lente di ingrandimento', questa immagine si frammenta in quella di tante città e di tanti paesaggi. L’estremo fabbisogno di espansione e di nuova edificazione ha condotto ad uno sfrangiamento dei margini che dovrebbero rappresentare l’intangibile confine tra ‘città’ e ‘campagna’. Anche le zone controllate da severi vincoli sono state sottoposte nel corso degli anni al fenomeno della speculazione edilizia. Strutture agricole di varia dimensione generano ai margini una struttura urbana ‘polverizzata’.
Emerge l’immagine di una città esplosa e dai margini frastagliati che si regge su una struttura multiforme, inscritta in uno spazio costituito da realtà ambientali, topografiche, culturali e di habitat ben definite: una Bolzano compatta, storica e densamente urbanizzata, una frammentaria, fatta di capannoni industriali, depositi ortofrutticoli, contenitori commerciali, officine e agglomerati residenziali autosufficienti ed una prevalentemente rurale che si distende sulla piana agricola e si arrampica sulle pendici più dolci.
osservatoriourbano: uno strumento di lettura ed archiviazione 'in progress'
Per investigare la natura poliedrica di Bolzano costruiamo osservatoriourbano come strumento di lettura ed archiviazione nel quale sono raccolti informazioni, ‘vissuti’ ed ‘osservati’ sulla città sotto forma di testi, immagini personali e sopralluoghi artistici, progettuali ed informali. Le immagini di una città sono molteplici e tramite l’osservatoriourbano vogliamo aprire sguardi possibili ed inaspettati su un contesto noto o sconosciuto.
Nell’osservatoriourbano, che si configura come un ‘work in progress’, sono contenuti materiali oggettivi e materiali soggettivi. Queste componenti dell’archivio possono a loro volta essere utilizzate, interpretate e rielaborate durante lo svolgimento dei sopralluoghi.
Il materiale oggettivo è rappresentato da dati quantitativi e tecnici, come cartografia, statistiche, testi e pubblicazioni, link etc., che non forniscono informazioni “altre” (emozioni ed atmosfere per esempio) sulla città.
Il materiale soggettivo consta di informazioni personali ed informali, raccolte in maniera capillare sul territorio, che non rientrano nelle matrici descrittive dell’analisi urbanistica convenzionale. Punti sparsi sul territorio, definiti dai partecipanti al progetto, forniscono percezioni “immediate” della città da parte di chi la vive e la abita.
I sopralluoghi sono azioni organizzate dall’
agenzia di esplorazione urbana Lungomare e coordinate da gruppi internazionali
nell’ambito delle quali vengono sperimentate a Bolzano strategie di lettura urbana alternative. Il risultato di questi workshop diventa un’ulteriore componente dell’archivio. Imparzialità e completezza non sono l’obiettivo di osservatoriourbano. Esso aspira a fornire scorci molteplici su una realtà multiforme e lo spunto per incrociare informazioni e generarne ulteriori. L’obiettivo è indagare il territorio bolzanino alla ricerca di codici individuali e locali, che legano di volta in volta l’ossevatore e i fenomeni osservati: la cittá fisica, i suoi abitanti e la “cittá interna” di chi la osserva. L’osservatoriourbano aspira ad una forma di rappresentazione ad n dimensioni che sia in grado non di fornire informazioni esaustive, ma spunti su tematismi che mancano nella cartografia zenitale e nella letteratura di cui fin’ora disponiamo, come contributo trasversale alla pianificazione urbanisitica ed architettonica.
Agenzia di esplorazione urbana Lungomare
L'agenzia di esplorazione urbana Lungomare è la sede fisica di osservatoriourbano. Tra il 13 di maggio ed il 22 di luglio essa è in contatto diretto e continuativo con il pubblico e coordina viaggi, escursioni ed azioni. Tutto il materiale di osservatoriourbano è qui raccolto e consultabile. Una mediateca, il materiale cartografico, le informazioni fornite dagli esploratori possono essere prese in visione al Lungomare. Conferenze ed azioni mantengono attiva l’attenzione della popolazione sul progetto che qui si svolge.Nel periodo tra il 13 di maggio ed il 22 di luglio l'agenzia organizza cinque sopralluoghi della durata di tre giorni ciascuno ai quali sono invitati gruppi di lavoro di provenienza internazionale. Ciascuno dei gruppi invitati coordina un sopralluogo: un’azione che testa una pratica di lettura sulla città di Bolzano e può spaziare dal ‘sampling’ alla ‘deriva’ situazionista, al ‘playground’, creando nuove cartografie creative e mappe cognitive. Chi coordina i workshop può servirsi del materiale precedentemente raccolto da osservatoriourbano oppure sviluppare un’azione indipendente. L'esito del sopralluogo, che viene documentato nell'archivio, viene presentato con un evento speciale nell'agenzia.
Programma
Sopralluogo1 08.04 Manuela Demattio, Roberto Gigliotti, Carlotta Polo - Lungomare
Vernissage 13.05 Bartolomeo Sailer, Saul Saguatti - Bologna
Sopralluogo2 17.05 - 20.05 TU Innsbruck - Facoltà di Architettura
Expedition3 23.05 - 27.05 IMPEXunlimited - Berlin
Expedition4 14.06 - 17.06 ogi:noknauss - Firenze
Expedition5 28.06 - 01.07 Ma0 - Roma
Expedition6 12.07 - 15.07 Peanutz Architekten - Berlin
Finissage 22.07 tavola rotonda conclusiva (probabilmente con Stefano Boeri)
Bolzano
Esiste un limite oltre la claustrofobica linea di circonferenza della terra? Esiste un limite oltre il fittizio confine di una città?
Bolzano è una città alpina di ca. 100.000 abitanti. Essa appare monocentrica e compatta ed i suoi margini sembrano chiaramente definiti. A grandi aree urbanizzate si alternano estese superfici intensivamente coltivate ed altre di notevole interesse paesaggistico. Le pendici boscose del Colle, la macchia mediterranea del Guncina, i vigneti delle colline, i frutteti della piana atesina, le coltivazioni e le case rurali che penetrano fin dentro la città forniscono uno sfondo drammatico e variabile alla scenografia urbana. La cittá consolidata occupa la superficie disponibile di fondovalle alla confluenza del torrente Isarco con il torrente Talvera e si interrompe dove iniziano le pendici boscose o coltivate. Essa non sembra lasciare spazio a residui urbani perchè il suolo è intensamente utilizzato per l'edificazione o l'agricoltura. I dintorni, in pianura od in ‘montagna’, sono caratterizzati da un fragile equilibrio tra un paesaggio culturale ed un paesaggio naturale di grande pregio. Nelle direzioni in cui la conca offrirebbe territorio pianeggiante si trovano colture intensive a frutteto e vigneto di altissimo valore economico. Il paesaggio fortemente antropizzato delle pendici rappresenta inoltre una componente di forte identificazione culturale per una parte della popolazione di lingua tedesca.
La geomorfologia rappresenta uno degli elementi principali che hanno determinato lo sviluppo fisico, economico e sociale della città. Lo spazio per una possibile crescita in pianura è strutturalmente limitato e tutto questo contrasta con una forte domanda di usi urbani per la residenza, la produzione ed i servizi. Bolzano non è in fase di crescita demografica, ma la sua oggettiva ricchezza economica, la sua articolazione sociale e la mescolanza culturale che la caratterizzano propongono modelli di vita, di lavoro, di mobilità e di consumo che si trasformano in nuova domanda di suolo.
Paradossalmente questa città sembra dunque possedere un’identità ben definita ed un’ immagine idillica cara non solo ai suoi cittadini, ma anche a tutti quelli che la osservano dall’esterno. Eppure, attraverso una ‘lente di ingrandimento', questa immagine si frammenta in quella di tante città e di tanti paesaggi. L’estremo fabbisogno di espansione e di nuova edificazione ha condotto ad uno sfrangiamento dei margini che dovrebbero rappresentare l’intangibile confine tra ‘città’ e ‘campagna’. Anche le zone controllate da severi vincoli sono state sottoposte nel corso degli anni al fenomeno della speculazione edilizia. Strutture agricole di varia dimensione generano ai margini una struttura urbana ‘polverizzata’.
Emerge l’immagine di una città esplosa e dai margini frastagliati che si regge su una struttura multiforme, inscritta in uno spazio costituito da realtà ambientali, topografiche, culturali e di habitat ben definite: una Bolzano compatta, storica e densamente urbanizzata, una frammentaria, fatta di capannoni industriali, depositi ortofrutticoli, contenitori commerciali, officine e agglomerati residenziali autosufficienti ed una prevalentemente rurale che si distende sulla piana agricola e si arrampica sulle pendici più dolci.
osservatoriourbano: uno strumento di lettura ed archiviazione 'in progress'
Per investigare la natura poliedrica di Bolzano costruiamo osservatoriourbano come strumento di lettura ed archiviazione nel quale sono raccolti informazioni, ‘vissuti’ ed ‘osservati’ sulla città sotto forma di testi, immagini personali e sopralluoghi artistici, progettuali ed informali. Le immagini di una città sono molteplici e tramite l’osservatoriourbano vogliamo aprire sguardi possibili ed inaspettati su un contesto noto o sconosciuto.
Nell’osservatoriourbano, che si configura come un ‘work in progress’, sono contenuti materiali oggettivi e materiali soggettivi. Queste componenti dell’archivio possono a loro volta essere utilizzate, interpretate e rielaborate durante lo svolgimento dei sopralluoghi.
Il materiale oggettivo è rappresentato da dati quantitativi e tecnici, come cartografia, statistiche, testi e pubblicazioni, link etc., che non forniscono informazioni “altre” (emozioni ed atmosfere per esempio) sulla città.
Il materiale soggettivo consta di informazioni personali ed informali, raccolte in maniera capillare sul territorio, che non rientrano nelle matrici descrittive dell’analisi urbanistica convenzionale. Punti sparsi sul territorio, definiti dai partecipanti al progetto, forniscono percezioni “immediate” della città da parte di chi la vive e la abita.
I sopralluoghi sono azioni organizzate dall’
agenzia di esplorazione urbana Lungomare e coordinate da gruppi internazionali
nell’ambito delle quali vengono sperimentate a Bolzano strategie di lettura urbana alternative. Il risultato di questi workshop diventa un’ulteriore componente dell’archivio. Imparzialità e completezza non sono l’obiettivo di osservatoriourbano. Esso aspira a fornire scorci molteplici su una realtà multiforme e lo spunto per incrociare informazioni e generarne ulteriori. L’obiettivo è indagare il territorio bolzanino alla ricerca di codici individuali e locali, che legano di volta in volta l’ossevatore e i fenomeni osservati: la cittá fisica, i suoi abitanti e la “cittá interna” di chi la osserva. L’osservatoriourbano aspira ad una forma di rappresentazione ad n dimensioni che sia in grado non di fornire informazioni esaustive, ma spunti su tematismi che mancano nella cartografia zenitale e nella letteratura di cui fin’ora disponiamo, come contributo trasversale alla pianificazione urbanisitica ed architettonica.
Agenzia di esplorazione urbana Lungomare
L'agenzia di esplorazione urbana Lungomare è la sede fisica di osservatoriourbano. Tra il 13 di maggio ed il 22 di luglio essa è in contatto diretto e continuativo con il pubblico e coordina viaggi, escursioni ed azioni. Tutto il materiale di osservatoriourbano è qui raccolto e consultabile. Una mediateca, il materiale cartografico, le informazioni fornite dagli esploratori possono essere prese in visione al Lungomare. Conferenze ed azioni mantengono attiva l’attenzione della popolazione sul progetto che qui si svolge.Nel periodo tra il 13 di maggio ed il 22 di luglio l'agenzia organizza cinque sopralluoghi della durata di tre giorni ciascuno ai quali sono invitati gruppi di lavoro di provenienza internazionale. Ciascuno dei gruppi invitati coordina un sopralluogo: un’azione che testa una pratica di lettura sulla città di Bolzano e può spaziare dal ‘sampling’ alla ‘deriva’ situazionista, al ‘playground’, creando nuove cartografie creative e mappe cognitive. Chi coordina i workshop può servirsi del materiale precedentemente raccolto da osservatoriourbano oppure sviluppare un’azione indipendente. L'esito del sopralluogo, che viene documentato nell'archivio, viene presentato con un evento speciale nell'agenzia.
Programma
Sopralluogo1 08.04 Manuela Demattio, Roberto Gigliotti, Carlotta Polo - Lungomare
Vernissage 13.05 Bartolomeo Sailer, Saul Saguatti - Bologna
Sopralluogo2 17.05 - 20.05 TU Innsbruck - Facoltà di Architettura
Expedition3 23.05 - 27.05 IMPEXunlimited - Berlin
Expedition4 14.06 - 17.06 ogi:noknauss - Firenze
Expedition5 28.06 - 01.07 Ma0 - Roma
Expedition6 12.07 - 15.07 Peanutz Architekten - Berlin
Finissage 22.07 tavola rotonda conclusiva (probabilmente con Stefano Boeri)
13
maggio 2005
Osservatorio Urbano
Dal 13 maggio al 30 luglio 2005
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA LUNGOMARE
Bolzano, Rafensteiner, 12, (Bolzano)
Bolzano, Rafensteiner, 12, (Bolzano)
Orario di apertura
mercoledi-venerdi ore 15-20
Vernissage
13 Maggio 2005, ore 19
Autore
Curatore