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Ossimori
Illusione, metamorfosi, trasfigurazione e dissimulazione della realtà sono i temi centrali della collettiva “Ossimori”, curata da Matteo Galbiati presso Kromya Art Gallery Verona con opere di Cristina e Renata Cosi, Andrea Facco, Federico Ferrarini e Luca Marignoni.
Comunicato stampa
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Illusione, metamorfosi, trasfigurazione e dissimulazione della realtà sono i temi centrali della collettiva “Ossimori”, in programma dal 26 febbraio all’8 aprile 2022 nella sede veronese (via Oberdan, 11c) di Kromya Art Gallery. Curata da Matteo Galbiati con opere di Cristina e Renata Cosi, Andrea Facco, Federico Ferrarini e Luca Marignoni, la mostra sarà inaugurata sabato 26 febbraio dalle 16.00 alle 20.00.
Attraverso la pittura e la scultura, i cinque artisti sanno mettere in discussione la verità di quanto appare con azioni che generano una continua ridefinizione del dato percettivo. Inganno e mimesi, rivelazione e rappresentazione sono i termini con cui ogni loro intervento riconfigura il dato acquisito dallo sguardo.
«Le verità raccontate in modo così verosimile dall’arte – spiega il curatore Matteo Galbiati – si rivelano friabili e ingannevoli e, agli occhi, non resta che riconfigurare attentamente il giudizio persuasivo appena dato per definitivo. Ma quel che vediamo è inganno o il tentativo di migliorare la realtà e avvicinarla, proprio attraverso l’arte, al mondo delle idee? In questo scarto ambiguo tra posizioni opposte sta la forza espressiva dei loro lavori che, messi a confronto, accentuano le loro qualità peculiari grazie a questa dialettica di reciproca prossimità».
Nella ricerca di Cristina (Cesena, 1980) e Renata (Cesena, 1983) Cosi la ceramica prende la forma di pelli, stoffe, pagine: sono in generali supporti bianchi, vuoti e leggeri incapaci nel tempo di aver trattenuto le memorie e le storie vissute. Sono fossilizzati in una pesante leggerezza che fissa quei cambiamenti che potrebbero avvertire.
Interroga, invece, la pittura Andrea Facco (Verona, 1973) che, inseguendo la puntualità dell’iperrealismo, prova, in una sfida semantica, a rappresentare ciò che già è stato rappresentato. La sua realtà allora si allontana da quella iniziale per dedurre l’essenza di qualcosa di diverso in un continuo trasformarsi del visibile.
Anche Federico Ferrarini (Verona, 1976), tra pittura e scultura, apre una connessione spazio-temporale con il nostro mondo trasferendo dalla bidimensionalità delle tele, alla tridimensionalità delle installazioni scultoree, una trasfigurante vibrazione che indugia sull’evidenza di energie ataviche e cosmiche, le stesse che regolano l’universo in cui siamo immersi.
Infine Luca Marignoni (Cles, 1989), nell’essenzialità elaborata delle sue forme, dibatte sulla dualità degli opposti alterando lo stato fisico del materiale e facendolo vibrare di inconsuete evoluzioni formali; così cerca l’energia vitale che la materia stessa conserva, trattiene e lascia deflagrare restituendola allo sguardo che è capace di intercettarla nelle sue nuove possibilità e verità.
Kromya Art Gallery Verona è aperta al pubblico da martedì a sabato con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30, chiuso lunedì e domenica. Ingresso gratuito. Accessi regolamentati nel rispetto della normativa vigente. Per informazioni e appuntamenti: T. +39 045 9788842, riccardo@kromyartgallery.com, info@kromyartgallery.com, www.kromyartgallery.com, www.instagram.com/kromya_art_gallery, www.facebook.com/Kromyartgallery.
Kromya Art Gallery nasce a Lugano, Svizzera, nel 2018 e si sviluppa negli spazi intimi di un appartamento di primo Novecento, nel centro storico della città. In aggiunta alla sede storica, diretta da Tecla Riva, nel novembre 2020 è stata inaugurata, con una mostra personale di Giorgio Griffa, una nuova sede a Verona, a pochi passi dall’Arena, diretta da Riccardo Steccanella. Un’iniziativa che segna l’impegno di Kromya quale punto d’incontro e scambio tra il panorama culturale svizzero e quello italiano, nell’ottica di una progettualità congiunta orientata alla crescita e alle contaminazioni. L’attività espositiva è distinta nelle sezioni denominate “CAMERE” e “•YOUNG”. Se con “CAMERE” la galleria rende omaggio a movimenti già storicizzati, con la sezione “•YOUNG” si dedica alla promozione del lavoro di giovani artisti emergenti. Oltre alla partecipazione a varie fiere d’arte nazionali ed internazionali (ultime delle quali Wopart 2020, ArtVerona Digital, Miart 2021), Kromya Art Gallery ospita nelle sue sedi eventi artistici e culturali.
Attraverso la pittura e la scultura, i cinque artisti sanno mettere in discussione la verità di quanto appare con azioni che generano una continua ridefinizione del dato percettivo. Inganno e mimesi, rivelazione e rappresentazione sono i termini con cui ogni loro intervento riconfigura il dato acquisito dallo sguardo.
«Le verità raccontate in modo così verosimile dall’arte – spiega il curatore Matteo Galbiati – si rivelano friabili e ingannevoli e, agli occhi, non resta che riconfigurare attentamente il giudizio persuasivo appena dato per definitivo. Ma quel che vediamo è inganno o il tentativo di migliorare la realtà e avvicinarla, proprio attraverso l’arte, al mondo delle idee? In questo scarto ambiguo tra posizioni opposte sta la forza espressiva dei loro lavori che, messi a confronto, accentuano le loro qualità peculiari grazie a questa dialettica di reciproca prossimità».
Nella ricerca di Cristina (Cesena, 1980) e Renata (Cesena, 1983) Cosi la ceramica prende la forma di pelli, stoffe, pagine: sono in generali supporti bianchi, vuoti e leggeri incapaci nel tempo di aver trattenuto le memorie e le storie vissute. Sono fossilizzati in una pesante leggerezza che fissa quei cambiamenti che potrebbero avvertire.
Interroga, invece, la pittura Andrea Facco (Verona, 1973) che, inseguendo la puntualità dell’iperrealismo, prova, in una sfida semantica, a rappresentare ciò che già è stato rappresentato. La sua realtà allora si allontana da quella iniziale per dedurre l’essenza di qualcosa di diverso in un continuo trasformarsi del visibile.
Anche Federico Ferrarini (Verona, 1976), tra pittura e scultura, apre una connessione spazio-temporale con il nostro mondo trasferendo dalla bidimensionalità delle tele, alla tridimensionalità delle installazioni scultoree, una trasfigurante vibrazione che indugia sull’evidenza di energie ataviche e cosmiche, le stesse che regolano l’universo in cui siamo immersi.
Infine Luca Marignoni (Cles, 1989), nell’essenzialità elaborata delle sue forme, dibatte sulla dualità degli opposti alterando lo stato fisico del materiale e facendolo vibrare di inconsuete evoluzioni formali; così cerca l’energia vitale che la materia stessa conserva, trattiene e lascia deflagrare restituendola allo sguardo che è capace di intercettarla nelle sue nuove possibilità e verità.
Kromya Art Gallery Verona è aperta al pubblico da martedì a sabato con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30, chiuso lunedì e domenica. Ingresso gratuito. Accessi regolamentati nel rispetto della normativa vigente. Per informazioni e appuntamenti: T. +39 045 9788842, riccardo@kromyartgallery.com, info@kromyartgallery.com, www.kromyartgallery.com, www.instagram.com/kromya_art_gallery, www.facebook.com/Kromyartgallery.
Kromya Art Gallery nasce a Lugano, Svizzera, nel 2018 e si sviluppa negli spazi intimi di un appartamento di primo Novecento, nel centro storico della città. In aggiunta alla sede storica, diretta da Tecla Riva, nel novembre 2020 è stata inaugurata, con una mostra personale di Giorgio Griffa, una nuova sede a Verona, a pochi passi dall’Arena, diretta da Riccardo Steccanella. Un’iniziativa che segna l’impegno di Kromya quale punto d’incontro e scambio tra il panorama culturale svizzero e quello italiano, nell’ottica di una progettualità congiunta orientata alla crescita e alle contaminazioni. L’attività espositiva è distinta nelle sezioni denominate “CAMERE” e “•YOUNG”. Se con “CAMERE” la galleria rende omaggio a movimenti già storicizzati, con la sezione “•YOUNG” si dedica alla promozione del lavoro di giovani artisti emergenti. Oltre alla partecipazione a varie fiere d’arte nazionali ed internazionali (ultime delle quali Wopart 2020, ArtVerona Digital, Miart 2021), Kromya Art Gallery ospita nelle sue sedi eventi artistici e culturali.
26
febbraio 2022
Ossimori
Dal 26 febbraio all'otto aprile 2022
arte contemporanea
Location
Kromya Art Gallery
Verona, Via Guglielmo Oberdan, 11, (VR)
Verona, Via Guglielmo Oberdan, 11, (VR)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-12.30 e 16-19.30, chiuso lunedì e domenica
Vernissage
26 Febbraio 2022, ore 16-20
Sito web
Ufficio stampa
CSArt - Comunicazione per l'Arte
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione