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Osvalda Pucci. Antologica
L’amore contemplativo dell’artista, che alberga dentro la selva della quotidianità e del ricordo, si determina per poi farsi realtà in forme sorprendenti sempre diverse e polivalenti.
Comunicato stampa
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Artista autodidatta, nativa di Siena, ma residente ad Arezzo la Pucci coltiva questa passione da oltre trent’anni. Un lungo percorso, di ricerca e sperimentazione e finanche di contenuti, che oggi approda ad una pittura che, sebbene astratta, risulta essere ricca di una poetica, che si sublima in originali armonie di roteanti spazi, nature lineari e, talvolta, in figure umane appena abbozzate.
L’amore contemplativo dell’artista, che alberga dentro la selva della quotidianità e del ricordo, si determina per poi farsi realtà in forme sorprendenti sempre diverse e polivalenti.
Si tratta di visioni e di pensieri che, metabolizzati interiormente ed espressi con un uso vorticoso del colore spanto sulla tela, danno il risultato dell’espressione figurale della Pucci: paesaggi, nature morte e figure umane. Ogni tela è frutto di emozione e passione, rigore e ordine, ma è anche la sintesi di un modulare libero e corposo del colore che, avvolgendo tutta la composizione, la proietta in uno slancio concorde e durevole.
Non a caso la scelta di colori, dalla forza prorompente nonché caratterizzati da una luce vivida, risultano essere l’altro elemento fondante delle sue composizioni.
L’impeto testimoniale di questa personale forma di pittura che, continuando a rimanere estranea a contaminazioni e compromessi, continua ad esplorare e a reinventare la complessità del mondo cogliendo quell’attimo nel quale l’intensità della forma e della materia si risolvono in uno spazio di natura sintetica quanto essenziale.
L’amore contemplativo dell’artista, che alberga dentro la selva della quotidianità e del ricordo, si determina per poi farsi realtà in forme sorprendenti sempre diverse e polivalenti.
Si tratta di visioni e di pensieri che, metabolizzati interiormente ed espressi con un uso vorticoso del colore spanto sulla tela, danno il risultato dell’espressione figurale della Pucci: paesaggi, nature morte e figure umane. Ogni tela è frutto di emozione e passione, rigore e ordine, ma è anche la sintesi di un modulare libero e corposo del colore che, avvolgendo tutta la composizione, la proietta in uno slancio concorde e durevole.
Non a caso la scelta di colori, dalla forza prorompente nonché caratterizzati da una luce vivida, risultano essere l’altro elemento fondante delle sue composizioni.
L’impeto testimoniale di questa personale forma di pittura che, continuando a rimanere estranea a contaminazioni e compromessi, continua ad esplorare e a reinventare la complessità del mondo cogliendo quell’attimo nel quale l’intensità della forma e della materia si risolvono in uno spazio di natura sintetica quanto essenziale.
09
ottobre 2004
Osvalda Pucci. Antologica
Dal 09 ottobre al 14 novembre 2004
arte contemporanea
Location
HOTEL PLANET
Arezzo, Strada Provinciale, 71, (Arezzo)
Arezzo, Strada Provinciale, 71, (Arezzo)
Vernissage
9 Ottobre 2004, ore 17,30
Curatore