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Osvaldo Tassera
Le linee, i piani intersecati, gli spazi elegantemente colorati, evidenziano il recupero di una dimensione interiore e trasmettono il messaggio della perenne lotta dell’uomo tra l’essere e il divenire
Comunicato stampa
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Prosegue senza sosta il percorso artistico di Torre Canavese, che questa volta presenta una personale di Osvaldo Tassera.
Di formazione tipicamente piemontese l’artista appartiene alla stagione artistica contrassegnata da maestri quali Eugenio Comencini e Giacomo Soffiantino.
“Un momento culturale di alto profilo che va ad aggiungersi al programma di eventi che Torre continua ad organizzare sul suo territorio. – Afferma il sindaco Piero Bertinetto – Con questa personale l’attenzione di Torre Canavese si sposta oltre i confini della produzione artistica canavesana e stabilisce un primo legame con la scuola pittorica torinese, mostrando ancora una volta la sua vocazione di paese d’arte a tutto tondo.”
“Un’occasione da non perdere per approfondire la conoscenza di questo artista e per consegnare alla storia la documentazione della sua ricerca estetica. – Conferma Claudio Gai, Assessore alla cultura del Comune di Torre. – Un altro prestigioso tassello che va ad aggiungersi al mosaico di eventi culturali che il nostro Comune continua senza sosta a produrre da molti anni.”
La mostra, curata da Ennio Rutigliano, sarà inaugurata il 17 maggio alle 17,30 presso la Pinacoteca Comunale e si concluderà il 1° giugno, per spostarsi poi a Castellamonte, nel Palazzo dei Conti Botton.
“La pittura di Osvaldo Tassera, si basa sulla ricerca di sperimentazione tecnica di aggregazione di forme – spiega Ennio Rutigliano, direttore artistico di Torre Canavese e curatore della mostra – e si colloca tra prestigiosi nomi torinesi. Le sue opere sono composte da forme equilibrate. Le linee, i piani intersecati, gli spazi elegantemente colorati, evidenziano il recupero di una dimensione interiore e trasmettono il messaggio della perenne lotta dell’uomo tra l’essere e il divenire.”
Di lui hanno parlato molti critici. Ecco cosa afferma Angelo Mistrangelo de ‘La Stampa’: “E in questo diario per immagini si ravvisa la misura di una pittura sensibile al valore dello spazio, di una struttura compositiva leggera, aerea, lieve come il fremito impercettibile di un lontano ricordo.”
Così Paolo Levi, di ‘Repubblica’: “...Tassera fa un omaggio alla mutabilità del colore, al mistero del fondo all'impossibilità di portare in luce il vero. Infatti non c'è staticità nel fondo del mare a causa della mutabilità della luce, dell'acqua. La ‘lente’ e la sua profondità non danno certezza a chi si immerge ed osserva. La provvisorietà regna persino nel paesaggio abissale.
é questo il messaggio pittorico di Tassera...”
Il maestro nasce ad Omegna nel 1929; nel 1954 si trasferisce a Torino, definendola città di adozione. Alla pittura si avvicina attraverso la cultura, quella cultura per lui fatta di cinema, teatro, mostre, musei, avvenimenti che la città gli propone.
Dopo aver frequentato lo studio dl pittore Guido Bertello, segue il corso libero di nudo all'accademia Albertina, sotto la guida di maestri come Giacomo Soffiantino ed Eugenio Comenicini.
Frequenta la scuola di grafica internazionale a Venezia, diretta dal maestro Riccardo Licata. Lascia questo mondo proprio nella sua città natale: muore infatti ad Omegna nel 2005.
Recensioni delle sue mostre sono state pubblicate sui più rilevanti giornali. Di lui hanno scritto oltre a Angelo Mistrangelo e Paolo Levi, critici come Angelo Dragone, Massimo Centini, Gian Giorgio Massara, Giorgio Raverdino, Aldo Spinardi, S.Casale, Vittorio Bottino, M.A.Montagnani, Giuseppe Biasutti, Mario Bianco, Teresio Polastro.
Di formazione tipicamente piemontese l’artista appartiene alla stagione artistica contrassegnata da maestri quali Eugenio Comencini e Giacomo Soffiantino.
“Un momento culturale di alto profilo che va ad aggiungersi al programma di eventi che Torre continua ad organizzare sul suo territorio. – Afferma il sindaco Piero Bertinetto – Con questa personale l’attenzione di Torre Canavese si sposta oltre i confini della produzione artistica canavesana e stabilisce un primo legame con la scuola pittorica torinese, mostrando ancora una volta la sua vocazione di paese d’arte a tutto tondo.”
“Un’occasione da non perdere per approfondire la conoscenza di questo artista e per consegnare alla storia la documentazione della sua ricerca estetica. – Conferma Claudio Gai, Assessore alla cultura del Comune di Torre. – Un altro prestigioso tassello che va ad aggiungersi al mosaico di eventi culturali che il nostro Comune continua senza sosta a produrre da molti anni.”
La mostra, curata da Ennio Rutigliano, sarà inaugurata il 17 maggio alle 17,30 presso la Pinacoteca Comunale e si concluderà il 1° giugno, per spostarsi poi a Castellamonte, nel Palazzo dei Conti Botton.
“La pittura di Osvaldo Tassera, si basa sulla ricerca di sperimentazione tecnica di aggregazione di forme – spiega Ennio Rutigliano, direttore artistico di Torre Canavese e curatore della mostra – e si colloca tra prestigiosi nomi torinesi. Le sue opere sono composte da forme equilibrate. Le linee, i piani intersecati, gli spazi elegantemente colorati, evidenziano il recupero di una dimensione interiore e trasmettono il messaggio della perenne lotta dell’uomo tra l’essere e il divenire.”
Di lui hanno parlato molti critici. Ecco cosa afferma Angelo Mistrangelo de ‘La Stampa’: “E in questo diario per immagini si ravvisa la misura di una pittura sensibile al valore dello spazio, di una struttura compositiva leggera, aerea, lieve come il fremito impercettibile di un lontano ricordo.”
Così Paolo Levi, di ‘Repubblica’: “...Tassera fa un omaggio alla mutabilità del colore, al mistero del fondo all'impossibilità di portare in luce il vero. Infatti non c'è staticità nel fondo del mare a causa della mutabilità della luce, dell'acqua. La ‘lente’ e la sua profondità non danno certezza a chi si immerge ed osserva. La provvisorietà regna persino nel paesaggio abissale.
é questo il messaggio pittorico di Tassera...”
Il maestro nasce ad Omegna nel 1929; nel 1954 si trasferisce a Torino, definendola città di adozione. Alla pittura si avvicina attraverso la cultura, quella cultura per lui fatta di cinema, teatro, mostre, musei, avvenimenti che la città gli propone.
Dopo aver frequentato lo studio dl pittore Guido Bertello, segue il corso libero di nudo all'accademia Albertina, sotto la guida di maestri come Giacomo Soffiantino ed Eugenio Comenicini.
Frequenta la scuola di grafica internazionale a Venezia, diretta dal maestro Riccardo Licata. Lascia questo mondo proprio nella sua città natale: muore infatti ad Omegna nel 2005.
Recensioni delle sue mostre sono state pubblicate sui più rilevanti giornali. Di lui hanno scritto oltre a Angelo Mistrangelo e Paolo Levi, critici come Angelo Dragone, Massimo Centini, Gian Giorgio Massara, Giorgio Raverdino, Aldo Spinardi, S.Casale, Vittorio Bottino, M.A.Montagnani, Giuseppe Biasutti, Mario Bianco, Teresio Polastro.
17
maggio 2008
Osvaldo Tassera
Dal 17 maggio al primo giugno 2008
arte contemporanea
Location
PINACOTECA COMUNALE
Torre Canavese, (TORINO)
Torre Canavese, (TORINO)
Vernissage
17 Maggio 2008, 17,30
Autore
Curatore