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OtherehtO | IO cose | Chierico – Feel the machine
Mostra collettiva
Comunicato stampa
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''Macchina'' e' un termine abusato che azzera ogni requisito tecnico dell'oggetto analizzato e racchiude in se generalizzandole, l'insieme delle parti nascoste e dei congegni particolari che ne consentono il funzionamento. La parola macchina tende ad uniformare una vasta gamma d'apparecchi diversi tra loro, poiche' ''macchina'' non e' soltanto sinonimo d'automobile, ma anche di meccanismo, dispositivo, ordigno...). Macchina puo' essere tanto una caffettiera quanto un Pc, tanto la televisione quanto una catena di montaggio atta a costruire altre macchine appunto, diverse per scopo, utilizzo, adibizione. Sempre piu' spesso, puo' accadere che l'indifferenza nei confronti del funzionamento e della tecnologia intrinseca al macchinario, sia dovuta alle modalità di presentazione del prodotto stesso, a come esso ci appare a primo impatto. Il design aerodinamico, le interfacce accattivanti, i cases o le boxes multicolori che rivestono, definiscono e caratterizzano la macchina, declassano a prima vista le problematiche concernenti la strutturazione del prodotto stesso, mostrandocene la bontà ''a prescindere'' e quindi l'idoneità a possederlo nonostante l'esigenza effettiva. La grafica, per esempio, e' un oggetto interscambiabile che trae giovamento dalla contaminazione e dalla condivisione. Per questo motivo, di fronte all'esaurirsi delle risorse materiali e alla crisi dei mercati, essa acquisisce un ruolo strategico per migliorare i processi produttivi, la relazione tra produttori e tra questi e il consumatore.
Accade cosi' che siamo spinti a comprare ''il carattere dell'oggetto'' ossia quello introdottoci dall'universo pubblicitario attraverso la cartellonistica, il cinema, le televisioni e non ultimo il world wide web. Oggi, il valore sta nell'immateriale in quanto non si acquistano piu' prodotti che soddisfano un bisogno specifico, ma bensi' degli oggetti caricati di significati talvolta cosi' paradossali da sfociare nella dimensione del grottesco o del sogno se non peggio in quella dell'illusione.
La comunicazione e' un prodotto immateriale. Qualora ci si trovi davanti alla progettazione di una corporate identity, di un video promozionale, di un sito internet, di un lavoro di new media art, l'artista, il programmatore o il communication designer ha il ruolo di strutturare un materiale astratto, la cui forma finale sarà la percezione sinestesica di tale artefatto.
Questo e' chiaro per il gruppo IO cose, che con l'opera Empathy Box (2008) si presentano come gli ideatori e i rivenditori ufficiali di una fantomatica macchina d'espiazione progettata per infliggere dolore al fruitore che la utilizza per purificare la sua anima ed avvicinarsi al divino. Cilicio dei giorni nostri, Empaty Box, e' una macchina spirituale ''miracolosa'', un ponte che avvicina il sacro al profano e che promette allo spettatore di ''inscatolare'' i suoi debiti esistenziali, di alleggerirsi dai pesi di coscienza e di gettare gli impegni presi col proprio spirito infondo all'Empathy Box.
Il lavoro di Alessio Chierico indaga le strutture del codice digitale per dimostrare l'immateriale nella sua essenza alfanumerica. Il lavoro [e-Book - ITA] Gabriele D'Annunzio - Alcyone.txt (2008), consiste nella traduzione esadecimale del famoso libro di D'Annunzio. La pubblicazione in rete di questo testo, denuncia l'illegittimità del copyright nei supporti digitali, ponendo un'inevitabile questione.
Pathologik Data (2009) e' l'opera che propone OtherehtO. Sono poesie visive espresse e composte tramite le istruzioni del software Pure Data. Attraverso un utilizzo speculativo del codice uomo-macchina questo lavoro crea nuove forme linguistiche che sfruttano le simbologie proprie del software, decontestualizzandole dalla loro funzione pratica.
Accade cosi' che siamo spinti a comprare ''il carattere dell'oggetto'' ossia quello introdottoci dall'universo pubblicitario attraverso la cartellonistica, il cinema, le televisioni e non ultimo il world wide web. Oggi, il valore sta nell'immateriale in quanto non si acquistano piu' prodotti che soddisfano un bisogno specifico, ma bensi' degli oggetti caricati di significati talvolta cosi' paradossali da sfociare nella dimensione del grottesco o del sogno se non peggio in quella dell'illusione.
La comunicazione e' un prodotto immateriale. Qualora ci si trovi davanti alla progettazione di una corporate identity, di un video promozionale, di un sito internet, di un lavoro di new media art, l'artista, il programmatore o il communication designer ha il ruolo di strutturare un materiale astratto, la cui forma finale sarà la percezione sinestesica di tale artefatto.
Questo e' chiaro per il gruppo IO cose, che con l'opera Empathy Box (2008) si presentano come gli ideatori e i rivenditori ufficiali di una fantomatica macchina d'espiazione progettata per infliggere dolore al fruitore che la utilizza per purificare la sua anima ed avvicinarsi al divino. Cilicio dei giorni nostri, Empaty Box, e' una macchina spirituale ''miracolosa'', un ponte che avvicina il sacro al profano e che promette allo spettatore di ''inscatolare'' i suoi debiti esistenziali, di alleggerirsi dai pesi di coscienza e di gettare gli impegni presi col proprio spirito infondo all'Empathy Box.
Il lavoro di Alessio Chierico indaga le strutture del codice digitale per dimostrare l'immateriale nella sua essenza alfanumerica. Il lavoro [e-Book - ITA] Gabriele D'Annunzio - Alcyone.txt (2008), consiste nella traduzione esadecimale del famoso libro di D'Annunzio. La pubblicazione in rete di questo testo, denuncia l'illegittimità del copyright nei supporti digitali, ponendo un'inevitabile questione.
Pathologik Data (2009) e' l'opera che propone OtherehtO. Sono poesie visive espresse e composte tramite le istruzioni del software Pure Data. Attraverso un utilizzo speculativo del codice uomo-macchina questo lavoro crea nuove forme linguistiche che sfruttano le simbologie proprie del software, decontestualizzandole dalla loro funzione pratica.
12
febbraio 2009
OtherehtO | IO cose | Chierico – Feel the machine
Dal 12 al 21 febbraio 2009
design
Location
GUM STUDIO
Carrara, Via Apuana, 3, (Massa-carrara)
Carrara, Via Apuana, 3, (Massa-carrara)
Orario di apertura
dal 12 febbraio al 15 febbraio e dal 19 febbraio al 21 febbraio 18-20, dal lunedi' al mercoledi' solo su appuntamento
Vernissage
12 Febbraio 2009, ore 18,30
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