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Othmar Winkler – Fra Cielo e Terra
80 opere tra sculture lignee, dipinti e disegni esposte in mostra e percorso delle opere di Winkler presenti a Trento e dintorni
Comunicato stampa
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L'Assessorato alla Cultura e Biblioteche del Comune di Trento e il Museo Diocesano Tridentino promuovono per l'estate 2006 una mostra dedicata all'arte sacra lignea dell'artista Othmar Winkler (Brunico 1907 - Trento 1999), accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo che valorizza nel tempo la produzione artistica dello scultore al di là dell'evento culturale.
La decisione di incentrare l'interesse su un unico materiale, nasce dal fatto che per l'artista il legno riveste, fin dall'inizio dell'attività, un ruolo espressivo di particolare rilievo e proprio nei soggetti sacri trova la sua massima espressione, soprattutto nel decennio immediatamente successivo al secondo conflitto mondiale.
L'ambito temporale indagato, che va dal 1928 al 1957, permette di percorrere l'opera del maestro sudtirolese dagli anni degli esordi e della formazione accademica, sino all'acquisizione di un'indiscutibile maturità artistica che emerge dall'uso di un personalissimo lessico espressivo e dalla realizzazione di alcuni fra i maggiori capolavori della sua vasta produzione scultorea.
Lungo questo tormentato percorso si può cogliere la straordinaria e vivace evoluzione stilistica, che dalle suggestioni dell'arte gotica, dagli studi degli stilemi classici attraverso lo svolgersi di drammatiche vicende storiche pare approdare, almeno temporaneamente, ad un forte ed originale linguaggio espressionista non privo di sfumature a volte visionarie.
La mostra, che ha come obiettivo quello di offrire una lettura iconografica in grado di evidenziare le principali tappe del pensiero artistico di Othmar Winkler, sia in relazione all'evoluzione dello stile che della poetica, si articola in quattro momenti tematici cronologicamente esposti:
* la figura di Cristo: i volti di Gesù coronato, i numerosi crocifissi ed i relativi schizzi di studi e disegni preparatori evidenziano come l'avvicinamento dell'artista ad un proprio linguaggio sia segnato da numerosi ed anche contrastanti passaggi stilistici certamente frutto non solo di evidenti suggestioni del passato e del presente, ma anche di un difficile e sofferto percorso interiore. Al contempo queste opere, come esplicitamente ed efficacemente dimostrano alcini dipinti del periodo di Oslo (1938), legano indissolubilmente la Passione di Cristo alle sofferenze e alle fatiche dell'uomo, un tema che Winkler non abbandonerà mai.
* - la figura di Maria: spazia dalle prime elegantissime Madonne degli anni '30 a quelle degli anni '40, quando l'artista si confronta con gli stili del passato, fino a giungere alle immagini di Maria completamente immerse nel dramma della Passione del Figlio nelle Viae Crucis del dopoguerra.
* - le Viae Crucis: un capitolo a parte è riservato alle Viae Crucis, con le quali l'artista tocca l'apice della sua straordinaria capacità di dare forma tragica alla sofferenza del Cristo e, al contempo, di esprimere la dolcezza e la serenità dell'amore divino.
* - gli arredi liturgici: il quarto capitolo della mostra riguarda il tema degli arredi liturgici. Attraverso l'analisi architettonica, iconografica e stilistica di alcuni progetti e realizzazioni (fra cui spiccano gli arredi per la Chiesa dei Cappuccini di Trento e il progetto per il pulpito della Cattedrale di San Vigilio) si è voluto mettere in luce con quanta appropriata efficacia, anche rispetto alla contemporanea situazione dell'arte liturgica in Italia, Othmar Winkler abbia saputo inserire le sue innovative sculture negli spazi cultuali e in che misura esse siano state anticipatrici di alcune fondamentali aperture del Concilio Vaticano II.
La decisione di incentrare l'interesse su un unico materiale, nasce dal fatto che per l'artista il legno riveste, fin dall'inizio dell'attività, un ruolo espressivo di particolare rilievo e proprio nei soggetti sacri trova la sua massima espressione, soprattutto nel decennio immediatamente successivo al secondo conflitto mondiale.
L'ambito temporale indagato, che va dal 1928 al 1957, permette di percorrere l'opera del maestro sudtirolese dagli anni degli esordi e della formazione accademica, sino all'acquisizione di un'indiscutibile maturità artistica che emerge dall'uso di un personalissimo lessico espressivo e dalla realizzazione di alcuni fra i maggiori capolavori della sua vasta produzione scultorea.
Lungo questo tormentato percorso si può cogliere la straordinaria e vivace evoluzione stilistica, che dalle suggestioni dell'arte gotica, dagli studi degli stilemi classici attraverso lo svolgersi di drammatiche vicende storiche pare approdare, almeno temporaneamente, ad un forte ed originale linguaggio espressionista non privo di sfumature a volte visionarie.
La mostra, che ha come obiettivo quello di offrire una lettura iconografica in grado di evidenziare le principali tappe del pensiero artistico di Othmar Winkler, sia in relazione all'evoluzione dello stile che della poetica, si articola in quattro momenti tematici cronologicamente esposti:
* la figura di Cristo: i volti di Gesù coronato, i numerosi crocifissi ed i relativi schizzi di studi e disegni preparatori evidenziano come l'avvicinamento dell'artista ad un proprio linguaggio sia segnato da numerosi ed anche contrastanti passaggi stilistici certamente frutto non solo di evidenti suggestioni del passato e del presente, ma anche di un difficile e sofferto percorso interiore. Al contempo queste opere, come esplicitamente ed efficacemente dimostrano alcini dipinti del periodo di Oslo (1938), legano indissolubilmente la Passione di Cristo alle sofferenze e alle fatiche dell'uomo, un tema che Winkler non abbandonerà mai.
* - la figura di Maria: spazia dalle prime elegantissime Madonne degli anni '30 a quelle degli anni '40, quando l'artista si confronta con gli stili del passato, fino a giungere alle immagini di Maria completamente immerse nel dramma della Passione del Figlio nelle Viae Crucis del dopoguerra.
* - le Viae Crucis: un capitolo a parte è riservato alle Viae Crucis, con le quali l'artista tocca l'apice della sua straordinaria capacità di dare forma tragica alla sofferenza del Cristo e, al contempo, di esprimere la dolcezza e la serenità dell'amore divino.
* - gli arredi liturgici: il quarto capitolo della mostra riguarda il tema degli arredi liturgici. Attraverso l'analisi architettonica, iconografica e stilistica di alcuni progetti e realizzazioni (fra cui spiccano gli arredi per la Chiesa dei Cappuccini di Trento e il progetto per il pulpito della Cattedrale di San Vigilio) si è voluto mettere in luce con quanta appropriata efficacia, anche rispetto alla contemporanea situazione dell'arte liturgica in Italia, Othmar Winkler abbia saputo inserire le sue innovative sculture negli spazi cultuali e in che misura esse siano state anticipatrici di alcune fondamentali aperture del Concilio Vaticano II.
09
giugno 2006
Othmar Winkler – Fra Cielo e Terra
Dal 09 giugno al 10 settembre 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO PRETORIO – MUSEO DIOCESANO TRIDENTINO
Trento, Piazza Del Duomo, 18, (Trento)
Trento, Piazza Del Duomo, 18, (Trento)
Orario di apertura
9.30-12.30 e 14.30/18. Chiuso il martedì
Vernissage
9 Giugno 2006, ore 18
Autore