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Otto donne ed un mistero
Nel mondo dell’arte contemporanea si è consumato un efferato delitto: è stata messa in dubbio la predominanza maschile!
Comunicato stampa
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Nel mondo dell’arte contemporanea si è consumato un efferato delitto: è stata messa in dubbio la predominanza maschile!
Quale reato! Chi sarà il responsabile?
Otto artiste:Antonella Bersani, Benedetta Bonichi, Ivana Falconi, Irina Gabiani, Francesca Gagliardi, Sarah Ledda, Benedetta Mori Ubaldini, Chiara Todero, sono sospettate di avere commesso questo delitto.
Tutte le otto artiste hanno dell’ottime ragioni sospettate.
Chi avrà compiuto il delitto? Chi sarà veramente responsabile di questo misfatto?
Sarà Benedetta Bonichi con le sue immagini “radiografiche” che, pur presentando un immaginario fantastico, derivano da raffinate elaborazioni di topoi dell’arte classica? O sarà Antonella Bersani che, nelle sue opere scultoree e nelle sue installazioni, rielabora, con una evidente cifra ironica, le certezze domestiche e gli antichi rituali del lavoro femminile?
O forse dobbiamo sospettare delle due straniere del gruppo: delle poetiche installazioni della georgiana Irina Gabiani, che indaga sul rapporto tra umano e divino, o delle ironiche e, talvolta, ciniche composizioni scultoree della svizzera Ivana Falconi, che con occhio attento interpreta manie e idiosincrasie della società contemporanea?
E che dire delle altre quattro sospettate?
La responsabile non sarà forse Francesca Gagliardi, attenta osservatrice dell’universo femminile che, nel suo lavoro, trasfigura, quasi a livello organico, le costanti della vanità muliebre, o forse Benedetta Mori Ubaldini, geniale scultrice che, attraverso le sue opere modellate con la rete da pollaio, ricrea un universo fantastico con accenti da una fiaba gotica?
Forse la nostra attenzione di improvvisati investigatori deve cadere sulla dolce Sarah Ledda, così appassionata di cinema da ispirarsi ai classici di Hollywood per proporre una insolita e nostalgica rilettura del mondo in chiave cinemascope.
E chi rimane ancora, ah sì… forse la più anticonformista fra le otto artiste, la pecora nera, l’inconsueta writer in gonnella, Chiara Todero, che allontanandosi dai muri delle periferie ci ripropone, con qualche sottintendimento autobiografico, su tela, il suo mondo così vicino alla Kai Kai Kiki, e al tempo stesso, ingannevolmente fanciullesco.
Questo mistero avrà una risposta?
Abbiamo rinchiuso le otto artiste e le loro opere in un loft a strapiombo sul torrente Cervo di Biella: la sede della galleria Zaion, Forse, la sera del 17 febbraio 2007, quando le tenebre allungheranno le ombre fino ad inghiottirle, e le acque impetuose del torrente ululeranno sotto le alte finestre della galleria, avremo una risposta.
Forse…….
Quale reato! Chi sarà il responsabile?
Otto artiste:Antonella Bersani, Benedetta Bonichi, Ivana Falconi, Irina Gabiani, Francesca Gagliardi, Sarah Ledda, Benedetta Mori Ubaldini, Chiara Todero, sono sospettate di avere commesso questo delitto.
Tutte le otto artiste hanno dell’ottime ragioni sospettate.
Chi avrà compiuto il delitto? Chi sarà veramente responsabile di questo misfatto?
Sarà Benedetta Bonichi con le sue immagini “radiografiche” che, pur presentando un immaginario fantastico, derivano da raffinate elaborazioni di topoi dell’arte classica? O sarà Antonella Bersani che, nelle sue opere scultoree e nelle sue installazioni, rielabora, con una evidente cifra ironica, le certezze domestiche e gli antichi rituali del lavoro femminile?
O forse dobbiamo sospettare delle due straniere del gruppo: delle poetiche installazioni della georgiana Irina Gabiani, che indaga sul rapporto tra umano e divino, o delle ironiche e, talvolta, ciniche composizioni scultoree della svizzera Ivana Falconi, che con occhio attento interpreta manie e idiosincrasie della società contemporanea?
E che dire delle altre quattro sospettate?
La responsabile non sarà forse Francesca Gagliardi, attenta osservatrice dell’universo femminile che, nel suo lavoro, trasfigura, quasi a livello organico, le costanti della vanità muliebre, o forse Benedetta Mori Ubaldini, geniale scultrice che, attraverso le sue opere modellate con la rete da pollaio, ricrea un universo fantastico con accenti da una fiaba gotica?
Forse la nostra attenzione di improvvisati investigatori deve cadere sulla dolce Sarah Ledda, così appassionata di cinema da ispirarsi ai classici di Hollywood per proporre una insolita e nostalgica rilettura del mondo in chiave cinemascope.
E chi rimane ancora, ah sì… forse la più anticonformista fra le otto artiste, la pecora nera, l’inconsueta writer in gonnella, Chiara Todero, che allontanandosi dai muri delle periferie ci ripropone, con qualche sottintendimento autobiografico, su tela, il suo mondo così vicino alla Kai Kai Kiki, e al tempo stesso, ingannevolmente fanciullesco.
Questo mistero avrà una risposta?
Abbiamo rinchiuso le otto artiste e le loro opere in un loft a strapiombo sul torrente Cervo di Biella: la sede della galleria Zaion, Forse, la sera del 17 febbraio 2007, quando le tenebre allungheranno le ombre fino ad inghiottirle, e le acque impetuose del torrente ululeranno sotto le alte finestre della galleria, avremo una risposta.
Forse…….
17
febbraio 2007
Otto donne ed un mistero
Dal 17 febbraio al 07 aprile 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA ZAION – LANIFICIO PRIA
Biella, Salita Di Riva, 3, (Biella)
Biella, Salita Di Riva, 3, (Biella)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì 16.30-19.30
Vernissage
17 Febbraio 2007, ore 18
Autore
Curatore