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Ousmane Ndiaye Dago – Femme terre
Il lavoro di Ousmane Ndiaye Dago si inserisce nel più generale orizzonte di innovazione dell’arte africana contemporanea. Egli immortala figure femminili, ragazze africane nude le cui forme vengono nascoste e, contemporaneamente, esaltate da tessuti e materiali vari. L’artista avvolge o appoggia con estrema cura i tessuti sulle forme delle ragazze e con pennellate di fango, gesso, argilla, macchie di colore che si seccano sulla loro pelle, le trasforma in una sorta di simulacri geologici o, come lui stesso le connota, in “femme-terre” marmoree.
Comunicato stampa
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Il lavoro di Ousmane Ndiaye Dago si inserisce nel più generale orizzonte di innovazione dell’arte africana contemporanea. Egli immortala figure femminili, ragazze africane nude le cui forme vengono nascoste e, contemporaneamente, esaltate da tessuti e materiali vari. L’artista avvolge o appoggia con estrema cura i tessuti sulle forme delle ragazze e con pennellate di fango, gesso, argilla, macchie di colore che si seccano sulla loro pelle, le trasforma in una sorta di simulacri geologici o, come lui stesso le connota, in “femme-terre” marmoree. Per esaltare la tensione della rappresentazione, Dago copre sapientemente i volti delle ragazze con la loro capigliatura, anche questa modellata con fango e argilla. Infine fissa le forme e le pose delle modelle con lo scatto fotografico. La pelle diventa superficie, su cui il fotografo scultore crea forme plastiche . Le donne diventano terra, perché ne assumono i colori, la forma e la consistenza. L’atto creativo di Dago comincia dall’allestimento della “scenografia”, delle “attrici” e dei loro “costumi”, come in una sorta di teatro.
“ La misura di Dago è l’ossessione. L’idea della femme-terre e del “teatro della crudeltà” in cui è immessa pare talmente intensa che mi chiedo se vorrà mai “aggiornarla”, come si dice da noi. Forse sarà proprio l’idea del teatro a suggerirgli qualche nuova variante. In fondo Dago è anche un formalista accanito: l’erotismo raffinato e sapientemente impaginato dei suoi gruppi ha un impianto classicista e quando le figure tendono a piegarsi e a flettere vien da pensare al Liberty: ragazze come fiori che una Fin de Siècle fa erano pronte a sbocciare in un intreccio di curve e che nelle sue foto sembrano già sbocciate in un cataclisma di colore o per meglio dire in un clima da Grand Guignol, sottolineando quanto teatro ci sia nella sua arte.” (…)
E. Mascelloni
Ousmane Ndiaye Dago è nato a Ndiobene in Senegal nel 1951. Si è diplomato in Arti Plastiche all’Istituto di Belle Arti del Senegal e si è diplomato in Arti Grafiche all’Accademia Reale di Belle Arti di Anversa. Dago ha collaborato con alcuni artisti di fama mondiale con Youssoun Dour e Thione Seck. Ha partecipato a numerose mostre sia in Senegal che in Europa: alla Biennale di Dakar, alla Biennale di Venezia, alla Galleria Spazia di Bologna, allo Studio Brescia Arte Contemporanea, alla Galleria Franco Riccardo di Napoli, al Centro Espositivo per l’Arte Contemporanea Rocca di Umbertide.
“ La misura di Dago è l’ossessione. L’idea della femme-terre e del “teatro della crudeltà” in cui è immessa pare talmente intensa che mi chiedo se vorrà mai “aggiornarla”, come si dice da noi. Forse sarà proprio l’idea del teatro a suggerirgli qualche nuova variante. In fondo Dago è anche un formalista accanito: l’erotismo raffinato e sapientemente impaginato dei suoi gruppi ha un impianto classicista e quando le figure tendono a piegarsi e a flettere vien da pensare al Liberty: ragazze come fiori che una Fin de Siècle fa erano pronte a sbocciare in un intreccio di curve e che nelle sue foto sembrano già sbocciate in un cataclisma di colore o per meglio dire in un clima da Grand Guignol, sottolineando quanto teatro ci sia nella sua arte.” (…)
E. Mascelloni
Ousmane Ndiaye Dago è nato a Ndiobene in Senegal nel 1951. Si è diplomato in Arti Plastiche all’Istituto di Belle Arti del Senegal e si è diplomato in Arti Grafiche all’Accademia Reale di Belle Arti di Anversa. Dago ha collaborato con alcuni artisti di fama mondiale con Youssoun Dour e Thione Seck. Ha partecipato a numerose mostre sia in Senegal che in Europa: alla Biennale di Dakar, alla Biennale di Venezia, alla Galleria Spazia di Bologna, allo Studio Brescia Arte Contemporanea, alla Galleria Franco Riccardo di Napoli, al Centro Espositivo per l’Arte Contemporanea Rocca di Umbertide.
09
gennaio 2009
Ousmane Ndiaye Dago – Femme terre
Dal 09 gennaio al 22 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEI SETTE
Orvieto, Corso Cavour, 87, (Terni)
Orvieto, Corso Cavour, 87, (Terni)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10:30 – 13:00 e 14:30 – 17:00
Vernissage
9 Gennaio 2009, ore 18
Ufficio stampa
ACAS SERVICES
Autore
Curatore