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Out of Sight
Arte e vita si intrecciano, ma cosa accade quando “scomparire” diviene un progetto che coinvolge una vita intera? Cosa accade quando gli artisti decidono di smettere di produrre o più semplicemente scompaiono senza lasciare traccia?
Comunicato stampa
Segnala l'evento
-English version below-
OUT OF SIGHT
A cura di Adam Carr
Artisti: Robert Allen, Mary Aurory, John Fare, Jacob Golden, Alfred Johansen, Oscar Neuestern
Dal 8 ottobre al 11 novembre
Inaugurazione: 8 ottobre, h 19.00 – 22.00
Orari: 12.00 – 19.00, martedì - sabato
T293, Via Tribunali 293, Napoli
T293 è lieta di annunciare la mostra Out Of Sight, a cura di Adam Carr.
Nel tentativo di svelare il non visto e l’ignoto, Out Of Sight si propone di vedere se la nozione di scoperta può essere ancora ritenuta valida o pertinente nel caso in cui si tratti di mostre e in particolare di artisti e delle loro opere. Alla base della mostra, che presenta il lavoro di sei artisti, per quanto questo possa apparire scontato, ci sono artisti non del tutto ordinari. Ciascuno è stato scelto sia per la sua pratica non convenzionale, sia per le questioni poste -benché in maniera non intenzionale all’epoca— sul ruolo dell’artista e sulle condizioni che regolano la produzione delle opere.
Arte e vita si intrecciano, ma cosa accade quando “scomparire” diviene un progetto che coinvolge una vita intera? Cosa accade quando gli artisti decidono di smettere di produrre o più semplicemente scompaiono senza lasciare traccia? Possono gli artisti decidere di operare ai margini del mondo dell’arte? Che succede se il loro lavoro li costringe a fare questo? E’ possibile che una novità risulti nuova pur appartenendo al passato? Mentre gli artisti coinvolti offrono risposte a queste domande, e ben funzionano come rappresentazioni delle loro stesse “case stories”, essenzialmente, i presupposti e le idee che riguardano quanto detto prima, sono anche l’argomento e il punto di partenza del loro lavoro.
Alfred Johansen (1924 Danimarca) ha prodotto pochi lavori prima di scomparire. Ha adottato lo spirito della performance e spostato l’approccio concettuale per portare l’arte su altri livelli, con lavori che nessuno può vedere. Il progetto di Mary Aurory (1959 Marocco, vive e lavora ad Anversa) ha a che fare con artisti poco conosciuti, e al tempo stesso opta per il non farsi notare. Quando John Fare (1936 Ontario, Canada) raggiungeva risultati artistici, finiva per mettere in pericolo la sua stessa vita. Seppur confermata da un certificato, la sua fine è, tuttavia, ancora avvolta dal mistero. La carriera di Jacob Golden (1970 Germania, vive e lavora a Vienna) ha a che fare con i furti; per lui ogni mostra è un rischio. Robert Allen descrive il suo lavoro come: una sola opera, un solo gesto. Su un articolo apparso su ARTnews nel 1969, Oscar Neuestern (1948 US) autorizzava ad accedere al suo lavoro solo alla fine del secolo, il suo progetto era il concetto di assoluto—la sua intera carriera è fondata sull’assenza.
Attualmente, laddove si può sostenere che la domanda eserciti una considerabile pressione sulla biografia di un artista, sulla produzione, così come sulla successiva esposizione ricezione dell’arte, Out Of Sight fa vedere artisti che offrono una differente prospettiva. Il loro lavoro amplifica le possibilità per un cambiamento, percorrendo territori sconosciuti della produzione artistica ed evitando allo stesso tempo sovrapproduzione e sovraesposizione. In questo modo sono esclusivi come un vero e proprio capolavoro di vita.
- Adam Carr è un curatore e scrittore indipendente che vive a Londra.
- Per altre informazioni e immagini contattare la galleria.
OUT OF SIGHT
Curated by Adam Carr
Participating artists: Robert Allen, Mary Aurory, John Fare, Jacob Golden, Alfred Johansen, and Oscar Neuestern
October 8th - November 12th 2008
Opening reception: October 8th, 19.00 – 22.00
Opening hours: 12.00 – 19.00
T293, Via Tribunali 293, Napoli
T293 is delighted to announce the exhibition Out Of Sight, curated by Adam Carr.
Reveling in obscurity, the overlooked and the unknown, Out Of Sight sets out to see if the notion of discovery is still viable or pertinent when presenting exhibitions and in particular artists and their works. Presenting the work of six artists, although as ordinary as this may seem, at the essence of this exhibition, however, are artists not part of the commonplace, alighting instead in the unfamiliar. Each has been chosen for their individual, unorthodox practices, as well as questions they pose—albeit at times unintentionally—on the role of the artist and the conditions under which artwork is commonly produced.
Art and life is often intertwined, but what happens when disappearing becomes a life long project? What happens when artists decide to stop producing work or simply vanish without a trace? Can artists choose to operate at the very fringes on the artworld? What happens if their work forces them to do so? Newness being new while being old, is this achievable? While the included artists offer answers to these questions, and while they may well function as descriptions of their case stories, pivotally, the conditions and ideas surrounding the above are also the subjects and starting points of their work.
Alfred Johansen (b.1924 Denmark) produced very few pieces before later disappearing. He took on the spirit of performance art and pushed a conceptual approach to making art to new levels, in works of which no one can ever see. Mary Aurory’s (b.1959 Morocco, lives and works in Antwerp) project is concerned with obscure, lesser-known artists while opting to not be noticed at all. When John Fare (b. 1936 Ontario, Canada) pursued his artistic goals, he in turn endangered his own life. Reinforced by regularly exhibiting his own birth certificate, his end, however, is still shrouded in mystery. Jacob Golden (b.1970 Leipzig, Germany, lives and works in Vienna) has a career in producing art involving acts of theft; every exhibition is a risk for him. Robert Allen (b. 1940 UK) describes his work as one: one work, one act—one gesture. A feature of an ARTnews article in 1969, Oscar Neuestern (b.1948 US) only allowed access to his work at the turn of century, his project was the concept of the absolute—his entire career is founded and built on absence.
Currently, where it could be argued that demand exerts a considerable force on the biography of an artist, the production of art, as well as its subsequent exhibition and reception, Out Of Sight presents artists who offer a different outlook. Their work amplifies the possibility of and for change, marking uncharted territories of art production and avoiding as well a sense of over production or exposure. They remain elusive as if it were a masterpiece—choreographing life itself.
- Adam Carr is an independent curator and writer currently based in London.
- For further information and images, please contact the gallery
OUT OF SIGHT
A cura di Adam Carr
Artisti: Robert Allen, Mary Aurory, John Fare, Jacob Golden, Alfred Johansen, Oscar Neuestern
Dal 8 ottobre al 11 novembre
Inaugurazione: 8 ottobre, h 19.00 – 22.00
Orari: 12.00 – 19.00, martedì - sabato
T293, Via Tribunali 293, Napoli
T293 è lieta di annunciare la mostra Out Of Sight, a cura di Adam Carr.
Nel tentativo di svelare il non visto e l’ignoto, Out Of Sight si propone di vedere se la nozione di scoperta può essere ancora ritenuta valida o pertinente nel caso in cui si tratti di mostre e in particolare di artisti e delle loro opere. Alla base della mostra, che presenta il lavoro di sei artisti, per quanto questo possa apparire scontato, ci sono artisti non del tutto ordinari. Ciascuno è stato scelto sia per la sua pratica non convenzionale, sia per le questioni poste -benché in maniera non intenzionale all’epoca— sul ruolo dell’artista e sulle condizioni che regolano la produzione delle opere.
Arte e vita si intrecciano, ma cosa accade quando “scomparire” diviene un progetto che coinvolge una vita intera? Cosa accade quando gli artisti decidono di smettere di produrre o più semplicemente scompaiono senza lasciare traccia? Possono gli artisti decidere di operare ai margini del mondo dell’arte? Che succede se il loro lavoro li costringe a fare questo? E’ possibile che una novità risulti nuova pur appartenendo al passato? Mentre gli artisti coinvolti offrono risposte a queste domande, e ben funzionano come rappresentazioni delle loro stesse “case stories”, essenzialmente, i presupposti e le idee che riguardano quanto detto prima, sono anche l’argomento e il punto di partenza del loro lavoro.
Alfred Johansen (1924 Danimarca) ha prodotto pochi lavori prima di scomparire. Ha adottato lo spirito della performance e spostato l’approccio concettuale per portare l’arte su altri livelli, con lavori che nessuno può vedere. Il progetto di Mary Aurory (1959 Marocco, vive e lavora ad Anversa) ha a che fare con artisti poco conosciuti, e al tempo stesso opta per il non farsi notare. Quando John Fare (1936 Ontario, Canada) raggiungeva risultati artistici, finiva per mettere in pericolo la sua stessa vita. Seppur confermata da un certificato, la sua fine è, tuttavia, ancora avvolta dal mistero. La carriera di Jacob Golden (1970 Germania, vive e lavora a Vienna) ha a che fare con i furti; per lui ogni mostra è un rischio. Robert Allen descrive il suo lavoro come: una sola opera, un solo gesto. Su un articolo apparso su ARTnews nel 1969, Oscar Neuestern (1948 US) autorizzava ad accedere al suo lavoro solo alla fine del secolo, il suo progetto era il concetto di assoluto—la sua intera carriera è fondata sull’assenza.
Attualmente, laddove si può sostenere che la domanda eserciti una considerabile pressione sulla biografia di un artista, sulla produzione, così come sulla successiva esposizione ricezione dell’arte, Out Of Sight fa vedere artisti che offrono una differente prospettiva. Il loro lavoro amplifica le possibilità per un cambiamento, percorrendo territori sconosciuti della produzione artistica ed evitando allo stesso tempo sovrapproduzione e sovraesposizione. In questo modo sono esclusivi come un vero e proprio capolavoro di vita.
- Adam Carr è un curatore e scrittore indipendente che vive a Londra.
- Per altre informazioni e immagini contattare la galleria.
OUT OF SIGHT
Curated by Adam Carr
Participating artists: Robert Allen, Mary Aurory, John Fare, Jacob Golden, Alfred Johansen, and Oscar Neuestern
October 8th - November 12th 2008
Opening reception: October 8th, 19.00 – 22.00
Opening hours: 12.00 – 19.00
T293, Via Tribunali 293, Napoli
T293 is delighted to announce the exhibition Out Of Sight, curated by Adam Carr.
Reveling in obscurity, the overlooked and the unknown, Out Of Sight sets out to see if the notion of discovery is still viable or pertinent when presenting exhibitions and in particular artists and their works. Presenting the work of six artists, although as ordinary as this may seem, at the essence of this exhibition, however, are artists not part of the commonplace, alighting instead in the unfamiliar. Each has been chosen for their individual, unorthodox practices, as well as questions they pose—albeit at times unintentionally—on the role of the artist and the conditions under which artwork is commonly produced.
Art and life is often intertwined, but what happens when disappearing becomes a life long project? What happens when artists decide to stop producing work or simply vanish without a trace? Can artists choose to operate at the very fringes on the artworld? What happens if their work forces them to do so? Newness being new while being old, is this achievable? While the included artists offer answers to these questions, and while they may well function as descriptions of their case stories, pivotally, the conditions and ideas surrounding the above are also the subjects and starting points of their work.
Alfred Johansen (b.1924 Denmark) produced very few pieces before later disappearing. He took on the spirit of performance art and pushed a conceptual approach to making art to new levels, in works of which no one can ever see. Mary Aurory’s (b.1959 Morocco, lives and works in Antwerp) project is concerned with obscure, lesser-known artists while opting to not be noticed at all. When John Fare (b. 1936 Ontario, Canada) pursued his artistic goals, he in turn endangered his own life. Reinforced by regularly exhibiting his own birth certificate, his end, however, is still shrouded in mystery. Jacob Golden (b.1970 Leipzig, Germany, lives and works in Vienna) has a career in producing art involving acts of theft; every exhibition is a risk for him. Robert Allen (b. 1940 UK) describes his work as one: one work, one act—one gesture. A feature of an ARTnews article in 1969, Oscar Neuestern (b.1948 US) only allowed access to his work at the turn of century, his project was the concept of the absolute—his entire career is founded and built on absence.
Currently, where it could be argued that demand exerts a considerable force on the biography of an artist, the production of art, as well as its subsequent exhibition and reception, Out Of Sight presents artists who offer a different outlook. Their work amplifies the possibility of and for change, marking uncharted territories of art production and avoiding as well a sense of over production or exposure. They remain elusive as if it were a masterpiece—choreographing life itself.
- Adam Carr is an independent curator and writer currently based in London.
- For further information and images, please contact the gallery
08
ottobre 2008
Out of Sight
Dall'otto ottobre al 12 novembre 2008
arte contemporanea
Location
T293 [Sede definitivamente chiusa]
Napoli, Via Dei Tribunali, 293, (Napoli)
Napoli, Via Dei Tribunali, 293, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 12.00 - 19.00
Vernissage
8 Ottobre 2008, 19.00
Autore
Curatore