"Le fotografie di Sybelyus scaturiscono dalla compresenza di spinte opposte, contraddizioni vitali che le percorrono internamente come una linfa e le rendono affini a specchi d’acqua sulla cui superficie si riflette una realtà cangiante, ma che a ben guardare nascondono una profondità misteriosa, tutta da sondare. Sono immagini in cui la spontaneità del gesto fotografico dell’artista, che non rinuncia alla presa diretta di scorci e dettagli inaspettati colti in una delle sue uscite tra le vie di città conosciute e amate, convive con l’esigenza della meditazione e dell’attesa. Così, lo slancio rapido con cui l’autore strappa uno scatto a una strada eccezionalmente deserta del centro storico di Firenze o a un antico palazzo imperiale giapponese, si raffredda in un procedimento mentale di rielaborazione visiva, in cui forme e simboli non valgono più solo per la loro individuale pregnanza, ma acquistano un senso nuovo in virtù di una coincidenza di significati tutta interiore".