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Oxana Tregubova – Il confine del mondo abitato
Il progetto presenta una selezione di dipinti e carte in cui viene celebrata una natura vergine, oasi di forme e colori, dove la vegetazione invade indisturbata lo spazio circostante. Talvolta, spuntano piccoli gesti d’affezione: mani, volti o chiome di capelli. Piccoli presagi della presenza umana.
Comunicato stampa
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Oxana Tregubova
Il confine del mondo abitato
a cura di Edoardo Monti
opening 17 ottobre 2024, ore 18.00
fino all’11 gennaio 2025
Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare Il confine del mondo abitato, prima personale di Oxana Tregubova (Russia, 1990) in galleria.
Il progetto, a cura di Edoardo Monti, presenta un’accurata selezione di dipinti e carte in cui trovano ampio spazio elementi naturali di vario genere. Viene celebrata una natura vergine, oasi di forme e colori, dove la vegetazione invade indisturbata lo spazio circostante.
La ricerca dell’artista trae ispirazione dalla storia del giardino dell’Eden, considerato la prima dimora dell’uomo, luogo di autentico incontro con la natura. L’insieme delle opere produce una narrazione dove si esalta il giardino quale locus amoenus. Le opere della pittrice rievocano la simbologia del giardino biblico, quando l'uomo sapeva ancora apprezzare la sacralità del creato.
Il giardino viene celebrato come luogo di consolazione fisica e spirituale, al cui interno l’uomo compie con cura, amore e attenzione tutti quei piccoli gesti necessari a far crescere una pianta. Gli elementi naturali, composti da rigogliose vegetazioni ed elementi floreali, vengono messi in risalto dal nero siderale degli sfondi. In realtà, fiori e piante vengono usati da Oxana Tregubova come pretesto per giocare con forme e colori, creando stratificati grovigli di materia e colore, concepiti inizialmente solo in digitale e poi concretizzati sulla tela.
L’interesse dell’artista riguarda tutti quegli sprazzi di verde che nascono spontaneamente in spazi inaspettati. Eppure, fra questi, talvolta spuntano piccoli gesti d’affezione: delle mani, dei volti o delle chiome di capelli. Tutti piccoli e non invadenti presagi della presenza dell’uomo.
Oxana Tregubova è nata nel 1990 in Russia. Attualmente vive e lavora a Chiasso (Svizzera). Si è laureata in Graphic Design a Mosca e ha frequentato la Moscow School of New Cinema. Dopo la laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze (2018), ottiene la laurea magistrale in Metodologie della Pittura presso la medesima accademia (2022). Partecipa a varie residenze e progetti artistici, tra cui Palazzo Monti a Brescia (2022). Fra le mostre personali si ricordano: Nocturnes, CASA MB, Milano, 2024; Paesaggio con figure assenti, Galleria Daniele Agostini, Lugano, 2024. Fra le collettive: Haunted Garden, a cura di Leonardo Devito, The Artist Room, Londra, 2024; Gaudenzia, Sonnenstube, Lugano, 2024; De Rerum Natura, a cura di Mara Sartore, Venice Meeting Point, Navy Officers Club, Venezia, 2022; Girl Talk, Palazzo Monti, Brescia, 2022; Premio Combat Prize 2022, Museo Civico G. Fattori, Livorno (finalista), 2022.
Il confine del mondo abitato
a cura di Edoardo Monti
opening 17 ottobre 2024, ore 18.00
fino all’11 gennaio 2025
Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare Il confine del mondo abitato, prima personale di Oxana Tregubova (Russia, 1990) in galleria.
Il progetto, a cura di Edoardo Monti, presenta un’accurata selezione di dipinti e carte in cui trovano ampio spazio elementi naturali di vario genere. Viene celebrata una natura vergine, oasi di forme e colori, dove la vegetazione invade indisturbata lo spazio circostante.
La ricerca dell’artista trae ispirazione dalla storia del giardino dell’Eden, considerato la prima dimora dell’uomo, luogo di autentico incontro con la natura. L’insieme delle opere produce una narrazione dove si esalta il giardino quale locus amoenus. Le opere della pittrice rievocano la simbologia del giardino biblico, quando l'uomo sapeva ancora apprezzare la sacralità del creato.
Il giardino viene celebrato come luogo di consolazione fisica e spirituale, al cui interno l’uomo compie con cura, amore e attenzione tutti quei piccoli gesti necessari a far crescere una pianta. Gli elementi naturali, composti da rigogliose vegetazioni ed elementi floreali, vengono messi in risalto dal nero siderale degli sfondi. In realtà, fiori e piante vengono usati da Oxana Tregubova come pretesto per giocare con forme e colori, creando stratificati grovigli di materia e colore, concepiti inizialmente solo in digitale e poi concretizzati sulla tela.
L’interesse dell’artista riguarda tutti quegli sprazzi di verde che nascono spontaneamente in spazi inaspettati. Eppure, fra questi, talvolta spuntano piccoli gesti d’affezione: delle mani, dei volti o delle chiome di capelli. Tutti piccoli e non invadenti presagi della presenza dell’uomo.
Oxana Tregubova è nata nel 1990 in Russia. Attualmente vive e lavora a Chiasso (Svizzera). Si è laureata in Graphic Design a Mosca e ha frequentato la Moscow School of New Cinema. Dopo la laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze (2018), ottiene la laurea magistrale in Metodologie della Pittura presso la medesima accademia (2022). Partecipa a varie residenze e progetti artistici, tra cui Palazzo Monti a Brescia (2022). Fra le mostre personali si ricordano: Nocturnes, CASA MB, Milano, 2024; Paesaggio con figure assenti, Galleria Daniele Agostini, Lugano, 2024. Fra le collettive: Haunted Garden, a cura di Leonardo Devito, The Artist Room, Londra, 2024; Gaudenzia, Sonnenstube, Lugano, 2024; De Rerum Natura, a cura di Mara Sartore, Venice Meeting Point, Navy Officers Club, Venezia, 2022; Girl Talk, Palazzo Monti, Brescia, 2022; Premio Combat Prize 2022, Museo Civico G. Fattori, Livorno (finalista), 2022.
17
ottobre 2024
Oxana Tregubova – Il confine del mondo abitato
Dal 17 ottobre 2024 all'undici gennaio 2025
arte contemporanea
Location
FAAC – FRANCESCA ANTONINI ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Di Capo Le Case, 4, (Roma)
Roma, Via Di Capo Le Case, 4, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 12-19
sabato ore 10.30-13.30
Vernissage
17 Ottobre 2024, 18-20
Sito web
Autore
Curatore