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Padiglione Ucraino alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia: Monumento a un Monumento
Il progetto del Padiglione Ucraino interpreta al pieno il concetto generale della 55 Esposizione Internazionale d’Arte – Il Palazzo Enciclopedico. Il titolo è statto suggerito dal lavoro di Zhanna Kadyrova, e dalla sua idea di realizzare un monumento “velato”, per chiunque e qualunque cosa, una vera e propria pura potenzialità storica. Il monumento, secondo l’etimologia della parola, è un concentrato di materia che incorpora memoria storica e culturale. La manipolazione con la storia, la sua costante riscrittura uccide la sensazione di realtà: di quello che sta succedendo ora o è successo in passato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Victor Sydorenko: "Per la prima volta l’Ucraina presenta la sua giovane arte e i suoi giovani artisti; si tratta di un passo davvero strategico per noi. La scelta di questi artisti e della loro proposte artistiche crea un progetto unico, perfettamente puro e solido, dedicato alla memoria in tutti i suoi aspetti: culturali, storici e personali...”
Il progetto del Padiglione Ucraino interpreta al pieno il concetto generale della 55 Esposizione Internazionale d'Arte – Il Palazzo Enciclopedico. Il titolo è statto suggerito dal lavoro di Zhanna Kadyrova, e dalla sua idea di realizzare un monumento “velato”, per chiunque e qualunque cosa, una vera e propria pura potenzialità storica. Il monumento, secondo l’etimologia della parola, è un concentrato di materia che incorpora memoria storica e culturale. La manipolazione con la storia, la sua costante riscrittura uccide la sensazione di realtà: di quello che sta succedendo ora o è successo in passato.
Più tollerante e lungimirante, la giovane generazione non nega il passato. L’aggiornamento dell’Archivio Culturale è visto piuttosto come un processo privo di conflitti. Questo conferma la tesi sulle novità che appaiono e che possono essere visualizzati solo sullo sfondo del passato.
Mykola Ridnyi nel suo video "Monumento" ci mostra dal punto di vista dello spettatore il distaccato del dramma della distruzione dell’utopia del passato. Il video cattura lo smantellamento di un vecchio monumento sovietico e la costruzione del nuovo monumento nella città di Kharkiv. I lavoratori moderni rimuovono i simboli degli eroici lavoratori del passato. Oltre al video, Ridnyi ha creato una serie di sculture astratte in granito; è il gioco della sensazione della forma, le allusioni minimaliste di laconicità e la monumentalità del concetto di monumento scultoreo.
Gamlet Zinkovskyi comincia dal contrario – dall’Anonimo. Cataloga la massa umana in categorie psicologiche distinte. Il risultato di questo lavoro è il “Libro della gente” – installazione, fatta da centinaia di ritratti microscopici incorniciati in scatole di fiammiferi.
Le immagini di uomini depressi nella cornice di una scatola di fiammiferi non indica solo il livello della loro personalità; queste immagini sono apparse come il risultato della ricerca delle forme piu mobili.
Le opere d'arte, esposte nel Padiglione ucraino, riflettono diversi principi, metodi e approcci della funzione commemorativa dell'arte. Non si riducono a un denominatore comune o a una routine visiva comune. Tutta questa diversità crea un profilo obiettivo dei nostri tempi e delle sue intenzioni: la ricerca di un nuovo eroe, una nuova utopia e una nuova visione.
Il progetto del Padiglione Ucraino interpreta al pieno il concetto generale della 55 Esposizione Internazionale d'Arte – Il Palazzo Enciclopedico. Il titolo è statto suggerito dal lavoro di Zhanna Kadyrova, e dalla sua idea di realizzare un monumento “velato”, per chiunque e qualunque cosa, una vera e propria pura potenzialità storica. Il monumento, secondo l’etimologia della parola, è un concentrato di materia che incorpora memoria storica e culturale. La manipolazione con la storia, la sua costante riscrittura uccide la sensazione di realtà: di quello che sta succedendo ora o è successo in passato.
Più tollerante e lungimirante, la giovane generazione non nega il passato. L’aggiornamento dell’Archivio Culturale è visto piuttosto come un processo privo di conflitti. Questo conferma la tesi sulle novità che appaiono e che possono essere visualizzati solo sullo sfondo del passato.
Mykola Ridnyi nel suo video "Monumento" ci mostra dal punto di vista dello spettatore il distaccato del dramma della distruzione dell’utopia del passato. Il video cattura lo smantellamento di un vecchio monumento sovietico e la costruzione del nuovo monumento nella città di Kharkiv. I lavoratori moderni rimuovono i simboli degli eroici lavoratori del passato. Oltre al video, Ridnyi ha creato una serie di sculture astratte in granito; è il gioco della sensazione della forma, le allusioni minimaliste di laconicità e la monumentalità del concetto di monumento scultoreo.
Gamlet Zinkovskyi comincia dal contrario – dall’Anonimo. Cataloga la massa umana in categorie psicologiche distinte. Il risultato di questo lavoro è il “Libro della gente” – installazione, fatta da centinaia di ritratti microscopici incorniciati in scatole di fiammiferi.
Le immagini di uomini depressi nella cornice di una scatola di fiammiferi non indica solo il livello della loro personalità; queste immagini sono apparse come il risultato della ricerca delle forme piu mobili.
Le opere d'arte, esposte nel Padiglione ucraino, riflettono diversi principi, metodi e approcci della funzione commemorativa dell'arte. Non si riducono a un denominatore comune o a una routine visiva comune. Tutta questa diversità crea un profilo obiettivo dei nostri tempi e delle sue intenzioni: la ricerca di un nuovo eroe, una nuova utopia e una nuova visione.
29
maggio 2013
Padiglione Ucraino alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia: Monumento a un Monumento
Dal 29 maggio al 24 novembre 2013
arte contemporanea
Location
ISTITUTO VENETO DI SCIENZE LETTERE E ARTI – PALAZZO LOREDAN
Venezia, Campo Santo Stefano, 2945, (VENEZIA)
Venezia, Campo Santo Stefano, 2945, (VENEZIA)
Autore
Curatore