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Padova Aprile Fotografia / Alexandre Marchi – Paesaggi Urbani
La mostra presenta una selezione di circa 50 fotografie a colori, una ricca serie di immagini tratte dai luoghi più suggestivi così come si sono impressi nella mente dell’artista.
Comunicato stampa
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Si intitola Paesaggi Urbani: transiti e differenze la personale del fotografo francese Alexandre Marchi che la manifestazione Padova Aprile Fotografia passaggi / paesaggi 2 inaugurerà Sabato 5 aprile alle ore 18.00 presso le sale delle Scuderie di Palazzo Moroni.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia in collaborazione con la Biennale Internationale de L’Image di Nancy, sostenuta dalla Regione del Veneto e curata da Enrico Gusella, presenta una selezione di circa 50 fotografie a colori dedicate alla rappresentazione della dimensione urbana e dell’individuo in rapporto ad essa. Si potrà apprezzare una ricca serie di immagini tratte dai luoghi più suggestivi così come si sono impressi nella mente dell’artista.
Più giovane tra i fotografi dell’intera rassegna (è nato a Essey-lès-Nancy nel 1975), Marchi si inserisce perfettamente in questo Festival che ha nel paesaggio il suo fulcro. Non è un fotografo poeta, bensì un fotoreporter, con l’istinto del cacciatore e un senso dell’humour originalissimo, con il quale riesce a far vibrare quello che immortala. Piacere estetico e dovere d’informazione si sovrappongono in lui come un unico dictat.
La familiarità con i luoghi fotografati, lo porta a cercare il punto di osservazione privilegiato, la posizione in grado di restituire, integra, la bellezza del luogo. Mai casuali, le sue fotografie sono frutto di ricerca e osservazione continua, verso una resa sincera e fedele del paesaggio.
Nella sua produzione fotografica, grande risalto è lasciato alla città di Nancy ed in particolare al fascino della Place Stanislas che, sotto lo sguardo di Marchi, svela le sue diverse sfaccettature tra storia e quotidianità, nei contrasti tra i pieni e i vuoti, di giorno come di notte. Molti sono i dettagli che si stagliano dal colore intenso del cielo, quasi frammenti ritagliati che diventano originali punti d’osservazione. Nella serie dedicata alla città francese non mancano poi le persone, in perfetta sintonia con i luoghi di cui diventano parte integrante. Persone reali ma anche statue colte in movimenti naturali e nelle pose più spontanee. Marchi si rende trasparente, voce fuori campo in grado di far parlare, autonomamente, i suoi protagonisti.
Significativi sono poi gli esempi di metropoli, come New York e Londra, avvolte nella foschia all’imbrunire oppure segnate dalla solitaria figura di un gabbiano. I grattacieli e i luoghi simbolo delle città, che tanto affascinano Marchi, si alternano sapientemente a particolari inaspettati che portano ad una rilettura originale di ogni luogo. Nulla è banale in queste opere che sono scorci di parchi affollati, bandiere al vento e ancora auto in sosta lungo strade affollate. Nitidissime nei colori accesi, queste immagini lasciano trasparire chiaramente lo spirito che anima i luoghi ritratti. Brevi istantanee capaci di raccontare molto in pochi tratti significativi.
Chiuderanno infine il percorso espositivo alcune fotografie del Marocco e di Malta in cui i colori forti e le luci calde del sud ci portano alla scoperta di luoghi poco noti visti nella loro più autentica esistenza. È così che i grattacieli high tech di New York cedono il passo agli edifici dal fascino un po’ decadente con i muri scrostati e grovigli di fili sospesi. Si respira in queste immagini il profumo del mare, ma anche la solitudine e la folla, in un bilanciamento sempre nuovo di soggetti rappresentati.
Note biografiche di Alexandre Marchi
Nato il 23 maggio 1975 a Essey-lès-Nancy, scopre la passione per la fotografia all’età di 12 anni.
A 19 anni, nel 1994, entra in relazione con l’Agenzia Gamma. Si appassiona rapidamente al fotogiornalismo e comincia a sviluppare un approccio personale fatto di inquadrature molto strette, mirando a ottenere direttamente cliché nitidi che non vengono ritoccati in alcun modo. Capisce che nel fotogiornalismo “tutto risiede nello sguardo, nella sensibilità dell’approccio e nel saper quando scattare”.
Nel 1994 comincia a collaborare con una piccola agenzia di stampa e, in seguito, per Détective, Aujourd’hui en France e Républicain Lorrain.
Nel 1996 abbandona la carriera di giornalista freelance e decide di passare all’Est Républicain. D’istanza a Nancy stringe legami di amicizia con pompieri e poliziotti di cui racconta, con vivide immagini, le storie difficili. Marchi adora infatti il clima così singolare dei commissariati e delle caserme dove la realtà è più sordida e quindi più vera.
Dal 1999 l’Agenzia Gamma lo chiama regolarmente: segue così l’affare Sedrati che gli consente di farsi conoscere anche all’estero. Il terremoto in Turchia, le violenze urbane, l’influenza aviaria, sono solo alcuni dei suoi reportage pubblicati e divenuti famosi in quegli anni.
Nel 2001 parte per l’Albania dove, nel bel mezzo della crisi energetica e politica, incontra la sua futura moglie, come lui, giornalista.
Nel 2006 le fotografie del vecchio presidente Chirac vengono pubblicate sulle copertine di molte riviste francesi tra cui l’Express e il Point.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia in collaborazione con la Biennale Internationale de L’Image di Nancy, sostenuta dalla Regione del Veneto e curata da Enrico Gusella, presenta una selezione di circa 50 fotografie a colori dedicate alla rappresentazione della dimensione urbana e dell’individuo in rapporto ad essa. Si potrà apprezzare una ricca serie di immagini tratte dai luoghi più suggestivi così come si sono impressi nella mente dell’artista.
Più giovane tra i fotografi dell’intera rassegna (è nato a Essey-lès-Nancy nel 1975), Marchi si inserisce perfettamente in questo Festival che ha nel paesaggio il suo fulcro. Non è un fotografo poeta, bensì un fotoreporter, con l’istinto del cacciatore e un senso dell’humour originalissimo, con il quale riesce a far vibrare quello che immortala. Piacere estetico e dovere d’informazione si sovrappongono in lui come un unico dictat.
La familiarità con i luoghi fotografati, lo porta a cercare il punto di osservazione privilegiato, la posizione in grado di restituire, integra, la bellezza del luogo. Mai casuali, le sue fotografie sono frutto di ricerca e osservazione continua, verso una resa sincera e fedele del paesaggio.
Nella sua produzione fotografica, grande risalto è lasciato alla città di Nancy ed in particolare al fascino della Place Stanislas che, sotto lo sguardo di Marchi, svela le sue diverse sfaccettature tra storia e quotidianità, nei contrasti tra i pieni e i vuoti, di giorno come di notte. Molti sono i dettagli che si stagliano dal colore intenso del cielo, quasi frammenti ritagliati che diventano originali punti d’osservazione. Nella serie dedicata alla città francese non mancano poi le persone, in perfetta sintonia con i luoghi di cui diventano parte integrante. Persone reali ma anche statue colte in movimenti naturali e nelle pose più spontanee. Marchi si rende trasparente, voce fuori campo in grado di far parlare, autonomamente, i suoi protagonisti.
Significativi sono poi gli esempi di metropoli, come New York e Londra, avvolte nella foschia all’imbrunire oppure segnate dalla solitaria figura di un gabbiano. I grattacieli e i luoghi simbolo delle città, che tanto affascinano Marchi, si alternano sapientemente a particolari inaspettati che portano ad una rilettura originale di ogni luogo. Nulla è banale in queste opere che sono scorci di parchi affollati, bandiere al vento e ancora auto in sosta lungo strade affollate. Nitidissime nei colori accesi, queste immagini lasciano trasparire chiaramente lo spirito che anima i luoghi ritratti. Brevi istantanee capaci di raccontare molto in pochi tratti significativi.
Chiuderanno infine il percorso espositivo alcune fotografie del Marocco e di Malta in cui i colori forti e le luci calde del sud ci portano alla scoperta di luoghi poco noti visti nella loro più autentica esistenza. È così che i grattacieli high tech di New York cedono il passo agli edifici dal fascino un po’ decadente con i muri scrostati e grovigli di fili sospesi. Si respira in queste immagini il profumo del mare, ma anche la solitudine e la folla, in un bilanciamento sempre nuovo di soggetti rappresentati.
Note biografiche di Alexandre Marchi
Nato il 23 maggio 1975 a Essey-lès-Nancy, scopre la passione per la fotografia all’età di 12 anni.
A 19 anni, nel 1994, entra in relazione con l’Agenzia Gamma. Si appassiona rapidamente al fotogiornalismo e comincia a sviluppare un approccio personale fatto di inquadrature molto strette, mirando a ottenere direttamente cliché nitidi che non vengono ritoccati in alcun modo. Capisce che nel fotogiornalismo “tutto risiede nello sguardo, nella sensibilità dell’approccio e nel saper quando scattare”.
Nel 1994 comincia a collaborare con una piccola agenzia di stampa e, in seguito, per Détective, Aujourd’hui en France e Républicain Lorrain.
Nel 1996 abbandona la carriera di giornalista freelance e decide di passare all’Est Républicain. D’istanza a Nancy stringe legami di amicizia con pompieri e poliziotti di cui racconta, con vivide immagini, le storie difficili. Marchi adora infatti il clima così singolare dei commissariati e delle caserme dove la realtà è più sordida e quindi più vera.
Dal 1999 l’Agenzia Gamma lo chiama regolarmente: segue così l’affare Sedrati che gli consente di farsi conoscere anche all’estero. Il terremoto in Turchia, le violenze urbane, l’influenza aviaria, sono solo alcuni dei suoi reportage pubblicati e divenuti famosi in quegli anni.
Nel 2001 parte per l’Albania dove, nel bel mezzo della crisi energetica e politica, incontra la sua futura moglie, come lui, giornalista.
Nel 2006 le fotografie del vecchio presidente Chirac vengono pubblicate sulle copertine di molte riviste francesi tra cui l’Express e il Point.
05
aprile 2008
Padova Aprile Fotografia / Alexandre Marchi – Paesaggi Urbani
Dal 05 al 30 aprile 2008
fotografia
Location
SCUDERIE DI PALAZZO MORONI
Padova, Via VIII Febbraio, (Padova)
Padova, Via VIII Febbraio, (Padova)
Orario di apertura
10 – 13 e 15 – 18, chiuso il lunedì.
Vernissage
5 Aprile 2008, ore 18
Sito web
cnf.padovanet.it
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore