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Paesaggi di Magazzino
Il magazzino come diario di appunti privati, luogo di evocazioni speciali…
Comunicato stampa
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Il magazzino come diario di appunti privati, luogo di evocazioni speciali…
Il magazzino come geografia della conservazione: che non significa isolare, sia chiaro, ma preservare in vista del giusto momento, del frangente espositivo con cui ridare uno spazio vivo al tempo lento dell’opera.
Ci sono vari modi di pensare il deposito della galleria d’arte: per Italo Bergantini è sempre stato un prolungamento dinamico delle sale espositive, un antro segreto in cui mostrare allestimenti coraggiosi, abbinamenti inconsueti, sperimentazioni di confine. Oggi quel magazzino entra nella galleria e conferma la sua natura di paesaggio vivo, una geografia figurativa che sovrappone esperienze linguistiche, temi e contenuti, supporti e ingombri mai definitivi.
Dove il magazzino diventa paesaggio, ecco l’opera mostrare le molteplici nature del paesaggio contemporaneo, evocando visioni oniriche, realismi urbani, periferie e centri, antico e presente, lontano e vicino… l’occhio del gallerista si è mosso nei depositi come uno zoom che scandagliava e selezionava dove necessario, finché una mostra ha preso forma, si è rivelata nel suo organismo espressivo. Pittura, fotografia, disegno e scultura si amalgamano nel gioco di rimandi e contrasti, i diversi suoni visivi si mettono al servizio della complessità, costruendo un viaggio mentale che porta il mondo fuori dal magazzino, verso il “dentro” della galleria, dove il vostro sguardo darà collocazione interiore ad ogni singola opera.
The warehouse as a diary of private notes, a place of special evocations ...
The warehouse as the geography of conservation: which does not mean isolation, to be clear, but to preserve for the right time, for that breaking out in exhibition where the slow time of the work of art is given live space.
There are various ways of seeing the storeroom of the art gallery: for Italo Bergantini it has always been a dynamic extension of the exhibition rooms, a secret cave in which to show brave installations, unusual combinations, and to test the borders. Today, that warehouse enters the gallery and confirms its nature as a living landscape, a figurative geography that overlays linguistic experiences, themes and content, clutter and supports that are never definitive.
Where the warehouse becomes landscape, the work begins to show the multiple natures of the modern landscape, evoking dreamlike visions, urban realism, peripheries and centers, past and present, near and far... the gallery owner’s eye moved in the deposits like a zoom that was probing and selecting where necessary, until an exhibition took shape, and revealed itself in its expressive organism. Painting, photography, drawing and sculpture are all amalgamated in the game of recollections and contrasts, the different visual sounds are at the service of complexity, creating a mental journey that leads the world out of the warehouse, to the "inside" of the gallery, where your glance will give an interior location to each individual piece.
--
Nel corso della serata presenteremo il Libro LUIGI MENICHELLI ‘Leaves of grass’ e, un brindisi speciale, degustazione di ‘Birra Vernissage’ offerta da Ostapovici art project.
During the evening we will be presenting LUIGI MENICHELLI’s book, “Leaves of grass”, and there will be a special toast, and beer tasting of “Birra Vernissage”, courtesy of Ostapovici art project.
Il magazzino come geografia della conservazione: che non significa isolare, sia chiaro, ma preservare in vista del giusto momento, del frangente espositivo con cui ridare uno spazio vivo al tempo lento dell’opera.
Ci sono vari modi di pensare il deposito della galleria d’arte: per Italo Bergantini è sempre stato un prolungamento dinamico delle sale espositive, un antro segreto in cui mostrare allestimenti coraggiosi, abbinamenti inconsueti, sperimentazioni di confine. Oggi quel magazzino entra nella galleria e conferma la sua natura di paesaggio vivo, una geografia figurativa che sovrappone esperienze linguistiche, temi e contenuti, supporti e ingombri mai definitivi.
Dove il magazzino diventa paesaggio, ecco l’opera mostrare le molteplici nature del paesaggio contemporaneo, evocando visioni oniriche, realismi urbani, periferie e centri, antico e presente, lontano e vicino… l’occhio del gallerista si è mosso nei depositi come uno zoom che scandagliava e selezionava dove necessario, finché una mostra ha preso forma, si è rivelata nel suo organismo espressivo. Pittura, fotografia, disegno e scultura si amalgamano nel gioco di rimandi e contrasti, i diversi suoni visivi si mettono al servizio della complessità, costruendo un viaggio mentale che porta il mondo fuori dal magazzino, verso il “dentro” della galleria, dove il vostro sguardo darà collocazione interiore ad ogni singola opera.
The warehouse as a diary of private notes, a place of special evocations ...
The warehouse as the geography of conservation: which does not mean isolation, to be clear, but to preserve for the right time, for that breaking out in exhibition where the slow time of the work of art is given live space.
There are various ways of seeing the storeroom of the art gallery: for Italo Bergantini it has always been a dynamic extension of the exhibition rooms, a secret cave in which to show brave installations, unusual combinations, and to test the borders. Today, that warehouse enters the gallery and confirms its nature as a living landscape, a figurative geography that overlays linguistic experiences, themes and content, clutter and supports that are never definitive.
Where the warehouse becomes landscape, the work begins to show the multiple natures of the modern landscape, evoking dreamlike visions, urban realism, peripheries and centers, past and present, near and far... the gallery owner’s eye moved in the deposits like a zoom that was probing and selecting where necessary, until an exhibition took shape, and revealed itself in its expressive organism. Painting, photography, drawing and sculpture are all amalgamated in the game of recollections and contrasts, the different visual sounds are at the service of complexity, creating a mental journey that leads the world out of the warehouse, to the "inside" of the gallery, where your glance will give an interior location to each individual piece.
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Nel corso della serata presenteremo il Libro LUIGI MENICHELLI ‘Leaves of grass’ e, un brindisi speciale, degustazione di ‘Birra Vernissage’ offerta da Ostapovici art project.
During the evening we will be presenting LUIGI MENICHELLI’s book, “Leaves of grass”, and there will be a special toast, and beer tasting of “Birra Vernissage”, courtesy of Ostapovici art project.
22
marzo 2014
Paesaggi di Magazzino
Dal 22 marzo al 24 aprile 2014
arte contemporanea
Location
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA
Latina, Viale Le Corbusier, (Latina)
Latina, Viale Le Corbusier, (Latina)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-19,30
Vernissage
22 Marzo 2014, ore 19
Autore
Curatore