Nel solco della precedente esposizione, anche l’attuale mostra consente il confronto tra artisti contemporanei provenienti da culture e ambienti profondamente diversi. L’oggetto delle opere non è più la figura femminile bensì il paesaggio, familiare e spesso riconoscibile nelle tele di Edgardo Corbelli (Torino 1918-1989), che ritrae soprattutto dintorni di Torino e provincia, gli acquerelli di Giulio Da Milano (1895-1990) e i “non luoghi” di Fernando Farulli, pittore fiorentino (1923-1997; Biennale di Venezia nel 1952) dalle violente dissonanze cromatiche e dalle larghe campiture di colore. Tutti i maestri russi da noi selezionati, totalmente estranei a tematiche di propaganda politica, nel paesaggio esprimono al meglio la propria sensibilità, il profondo legame con la terra madre e i grandi spazi aperti. Oltre alle tele dei più conosciuti fratelli Tkacev, Boris Lavrenko, Leonid Vaichlia, Dmitrij Kosmin, Nikolaij Latyshenko, sarà l’occasione per ammirare anche opere di raro fascino di Vladimir Joukov, Nicolaij Baskakov, Andrey Ovcharov e Anatoly Levitine, artisti esposti con minor frequenza e di straordinario talento.