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Paesaggi. Natura e città
Il paesaggio è un percorso tematico che consente di essere declinato in tanti modi, valorizzando, ad esempio, la natura incontaminata o il contesto urbano, e di spaziare liberamente tra i tanti nostri artisti, spesso distanti per epoca o formazione.
Comunicato stampa
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Il paesaggio è un percorso tematico che consente di essere declinato in tanti modi, a volte antitetici, valorizzando, ad esempio, la natura incontaminata o il contesto urbano, ed è stato scelto per la mostra proprio in virtù della sua “vaghezza”, per consentirci, come spesso amiamo fare, di spaziare liberamente tra i tanti nostri artisti, spesso distanti per epoca o formazione.
Tra le opere italiane, spiccano una bellissima veduta dalle alture di Torino di Enrico Reycend (1855 - 1928), “sorella” di una tela di proprietà della GAM e un paesaggio futurista del 1926 di Tato (1896 - 1974). Saranno esposti altri dintorni torinesi, quelli di Edgardo Corbelli (1918 - 1989), oltre a una Venezia e un lungofiume a Parigi rispettivamente dei lombardi Angelo Del Bon (1898 - 1952) e Cesare Breveglieri (1902 - 1948), e ai “non luoghi” di Fernando Farulli, pittore fiorentino (1923 - 1997; Biennale di Venezia nel 1952) dalle violente dissonanze cromatiche. Gli autori francesi sono rappresentati da Henry Biva (1848 - 1928), con l’opera Paysage, esposta in diverse mostre istituzionali sull’Impressionismo, tra cui, la più recente, Impressionisti. Tra sogno e colore al Mastio della Cittadella di Torino nel 2023, Henry Maurice Cahours (1889 - 1974), con le incantevoli marine tra Bretagna e Normandia, e l’ormai iconica Dora Maar (1907 - 1997), con i suoi paesaggi astratti. In mostra anche il tedesco Ernst Liebermann (1869 - 1960 ), con un suggestivo, quasi fiabesco - non a caso, essendo stato anche illustratore di fiabe, tra cui quelle dei fratelli Grimm - paesaggio notturno e gli artisti russi delle Scuole di Mosca e San Pietroburgo che, refrattari alle tematiche di regime, nel paesaggio esprimono al meglio il profondo legame con la terra madre e i grandi spazi aperti, così come il vissuto quotidiano fatto di scorci urbani.
Tra le opere italiane, spiccano una bellissima veduta dalle alture di Torino di Enrico Reycend (1855 - 1928), “sorella” di una tela di proprietà della GAM e un paesaggio futurista del 1926 di Tato (1896 - 1974). Saranno esposti altri dintorni torinesi, quelli di Edgardo Corbelli (1918 - 1989), oltre a una Venezia e un lungofiume a Parigi rispettivamente dei lombardi Angelo Del Bon (1898 - 1952) e Cesare Breveglieri (1902 - 1948), e ai “non luoghi” di Fernando Farulli, pittore fiorentino (1923 - 1997; Biennale di Venezia nel 1952) dalle violente dissonanze cromatiche. Gli autori francesi sono rappresentati da Henry Biva (1848 - 1928), con l’opera Paysage, esposta in diverse mostre istituzionali sull’Impressionismo, tra cui, la più recente, Impressionisti. Tra sogno e colore al Mastio della Cittadella di Torino nel 2023, Henry Maurice Cahours (1889 - 1974), con le incantevoli marine tra Bretagna e Normandia, e l’ormai iconica Dora Maar (1907 - 1997), con i suoi paesaggi astratti. In mostra anche il tedesco Ernst Liebermann (1869 - 1960 ), con un suggestivo, quasi fiabesco - non a caso, essendo stato anche illustratore di fiabe, tra cui quelle dei fratelli Grimm - paesaggio notturno e gli artisti russi delle Scuole di Mosca e San Pietroburgo che, refrattari alle tematiche di regime, nel paesaggio esprimono al meglio il profondo legame con la terra madre e i grandi spazi aperti, così come il vissuto quotidiano fatto di scorci urbani.
09
febbraio 2024
Paesaggi. Natura e città
Dal 09 febbraio al 02 aprile 2024
arte moderna
Location
GALLERIA D’ARTE PIRRA
Torino, Corso Vittorio Emanuele II, 82, (Torino)
Torino, Corso Vittorio Emanuele II, 82, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10.00 -12.30; 15.30 - 19. Aperti domenica mattina
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