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Paesaggio Zero 2010
II Biennale dell’Osservatorio del paesaggio dei parchi del Po e della collina torinese
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“RARITA’ NATURALI”
Paesaggio zerO
II Biennale dell’Osservatorio del paesaggio dei parchi del Po e della collina torinese
18 Marzo- 21 Maggio 2010
Seminario
Paesaggio zerO
II Biennale dell’Osservatorio del parchi del Po e della collina torinese
in collaborazione con la Scuola Holden
organizza
TREKKING LETTERARIO
Dal 16 aprile al 18 aprile 2010
Questo trekking è aperto a tutti coloro che vogliono sperimentare un'esperienza unica da vivere attraverso la scrittura e il paesaggio. L'itinerario, che coinvolgerà un gruppo di 12 persone, prevede 3 giorni di trekking all'interno del Parco Fluviale del Po, nelle zone del Chivassese (Po Confluenze Nord Ovest) e la confluenza della Dora Baltea nel Po, Riserva Naturale Speciale del Baraccone. Il trekking ha inizio venerdì 16 Aprile e si conclude domenica 18: è costituito da momenti di cammino alternati a situazioni di laboratorio - lettura e scrittura e momenti di sosta. L'obiettivo di questo trekking letterario è trasformare un'esperienza d’immersione nella natura in pagine attraverso lo stimolo dei diversi sensi, l'attenzione ai particolari, il confronto con i compagni di viaggio. E così, attraverso il camminare, mediante l’esercizio di percezione e di scrittura, ci si confronta con l'esplorazione fisica e linguistica di un paesaggio. Il percorso si articola in diverse tappe. La sera si cena e pernotta nelle strutture ricettive della zona.
1° giorno - Venerdì 16 aprile
ore 9, 00: ritrovo nella piazza del comune di Brusasco. I partecipanti lasciano le auto e si inizia il percorso. Ogni partecipante porta con sé il pranzo al sacco.
Itinerario: dal centro di Brusasco verso la Rocca di Verrua, strada agricola, laghi e rientro.
Ore 20, 00 cena all’Agriturismo del Luogo e pernottamento presso Ca’ Borgo Vecchio, sempre a Brusasco.
2° giorno - Sabato 17 aprile
Ore 9, 00: partenza.
Itinerario: da Brusasco a San Sebastiano da Po. Pranzo al sacco fornito dall’Agriturismo del Luogo.
Ore 20, 00: cena all’Agriturismo Ca’ del Sol a San Sebastiano da Po e pernottamento presso il Castello di San Sebastiano da Po.
3° giorno - Domenica 18 aprile
Ore 9, 00: partenza.
Itinerario: giro del ginkgo biloba e altre escursioni in zona. Pranzo all’Agriturismo Ca’ del Sol a San Sebastiano da Po. Altro percorso a piedi e/o laboratorio di scrittura.
Ore 17, 00: merenda sinoira presso il Castello di San Sebastiano da Po, con lettura degli scritti e consegna degli attestati di partecipazione.
Ore 18.30 partenza con pullman e ritorno a Brusasco.
Il trekking è guidato da Matteo Fresi, docente di narrazione della Scuola Holden e da Dario Vernassa, guida del Parco, che sottolineerà gli aspetti paesaggistici e naturalistici degli itinerari.
INFORMAZIONI
Destinatari: 1 gruppo di adulti composto da un massimo di 12 persone
Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti ed entro il 7 aprile p.v. inviando e-mail a zero@paesaggiopocollina.it
Quota di partecipazione: 150 euro cad.
La quota comprende:
* Pernottamento a Ca’ Borgo Vecchio del 16/04/10
* Cena all’Agriturismo del Luogo del 16/04/10
* Pranzo al sacco del 17/04/10
* Cena all’Agriturismo Ca’ del Sol del 17/04/10
* Pernottamento al Castello di San Sebastiano da Po del 17/04/10
* Pranzo all’Agriturismo Ca’ del Sol del 18/04/10
* Merenda sinoira del 18/04/10
Il pernottamento è previsto in camere multiple.
I partecipanti dovranno provvedere autonomamente al pranzo al sacco del primo giorno disponendone al momento della partenza.
Trasporti
I partecipanti dovranno recarsi con i propri mezzi al punto di partenza del trekking, la piazza del Comune di Brusasco. Potranno lasciare l’auto in quel punto di ritrovo dove torneranno la domenica intorno alle 19 con la navetta.
Per ulteriori informazioni
www.scuolaholden.it
www.zero.paesaggiopocollina.it
Mostra Scientifica
Performance di Danza Afro Contemporanea con Sowilo
in collaborazione con la SCUOLA HOLDEN
Trekking letterario
Laboratorio letterario per le scuole
Giunge alla seconda edizione “Paesaggio zerO”, la Biennale dell’Osservatorio del paesaggio dei parchi del Po e della collina torinese, nata e organizzata dall’Ente Parco, diretto da Ippolito Ostellino, che ha sede a Moncalieri, presso Cascina Le Vallere, con un programma che inaugura venerdì 18 Marzo 2010 e si conclude il 21 Maggio 2010, costituito da un seminario, una mostra scientifica, un trekking letterario e un laboratorio di narrazione per le scuole, in collaborazione con la Scuola Holden e una performance di Danza Afro Contemporanea con “Sowilo”. Il titolo “RARITA’ NATURALI” è anche il tema di questa seconda Biennale incentrata sulla biodiversità e sulla fondamentale importanza della conoscenza degli aspetti ambientali del territorio lungo il fiume Po e le sue zone limitrofe. La Biennale “Paesaggio zerO” possiede un suo proprio manifesto che è rimasto intatto dalla prima edizione e che rappresenta la filosofia e la poesia dei suoi obiettivi:
Alleggerire. Ritrovare i vuoti. Leggere lo spazio aperto.
Riconoscere il proprio paesaggio. Ridare valore all’utopia concreta.
Innovare con responsabilità conoscendo i meccanismi della natura e della materia.
Costruire un progetto territoriale e comunicarlo per la sua condivisione con il tessuto sociale ed economico.
Paesaggio zerO si svolge in due momenti principali: il primo, a carattere scientifico, si rivolge in particolar modo agli esperti del settore: professori, studiosi, tecnici, studenti e borsisti, durante il quale i temi del paesaggio e della tutela del territorio sono posti al centro e sono oggetto del seminario di confronto e della mostra scientifica, costituita da pannelli e fotografie, che dettagliano e raccontano attraverso schemi ed immagini, gli argomenti del seminario: gli strumenti di tutela, l’habitat, le specie lungo il Po, i progetti di tutela attiva; il secondo momento è invece a carattere culturale e mira a trasmettere i valori del paesaggio del fiume e delle colline torinesi attraverso diverse forme espressive, in questo caso la letteratura e la danza, e che si pone come obiettivo l’avvicinare e coinvolgere il maggior numero di cittadini alla conoscenza del paesaggio fluviale e delle sue meravigliose zone limitrofe, attraverso non solo il contatto fisico con i luoghi, ma anche attraverso l’esperienza sensoriale ed emotiva che ne derivano, mediante appunto le diverse forme d’arte.
E’ stata coinvolta in questo progetto la Scuola Holden di Torino, fondata da Alessandro Baricco, che ha organizzato un trekking letterario di tre giorni all’interno del Parco Fluviale del Po, da venerdì 16 a domenica 18 Aprile 2010, improntato su momenti di cammino alternati a momenti di laboratorio di scrittura e di sosta, per trasformare un’esperienza d’immersione nella natura in pagine attraverso lo stimolo dei diversi sensi, l’attenzione ai particolari, il confronto con i compagni di viaggio. Il trekking è aperto a tutti coloro che vogliono sperimentare un'esperienza unica da vivere attraverso la scrittura e il paesaggio. Sono previste cene e pernottamenti nelle zone ricettive della zona e il trekking sarà accompagnato da un docente della Scuola Holden e da una guida del parco.
E’ stato anche organizzato un laboratorio di narrazione sull’ambiente per gli allievi delle scuole comprese nel territorio del Parco Fluviale e che più assiduamente collaborano con l’Ente, dalle primarie alla secondarie di primo e secondo grado, nel periodo che va da febbraio ad aprile 2010. L’itinerario didattico consiste in un lavoro sulla narrazione, l’ambiente e la possibilità d’interazione tra di essi e comprende due momenti, che saranno differenziati a seconda dell’età dei partecipanti.
Le scuole elementari saranno coinvolte nell’ “Isola che non c’è”, un laboratorio che si propone di avvicinare i bambini alla drammaturgia, attraverso il gioco d’interazione.
Per le scuole medie è in programma “La storia dell’acqua dolce” con l’obiettivo di realizzare un artefatto e di scrivere un racconto che parli del rapporto tra l’umanità e l’acqua dolce.
Per le scuole superiori, con “Nelle terre selvagge”, si punterà a stimolare nei ragazzi attraverso lo strumento della narrazione una reale riflessione sulle proprie aspirazioni.
Il secondo momento di questo itinerario didattico è costituito per ogni classe da una gita/escursione della durata di una giornata al parco del Po, durante la quale i ragazzi saranno accompagnati da un docente della Scuola Holden, da un insegnante della classe coinvolta e da una guida del parco del Po torinese. Al termine del percorso didattico ad ogni alunno sarà richiesto di realizzare un “manufatto verde” che resterà al Parco del Po.
L’altra forma espressiva coinvolta in questa II Biennale è stata individuata nella danza e in particolar modo, nella Danza Afro Contemporanea, mediante la Compagnia “Sowilo”, il cui nome stesso, secondo le rune celtiche ha il significato del sole e dell’energia, che fungerà da trait d’union tra il seminario e la mostra scientifica, accompagnando il pubblico da una dimensione all’altra, nella meravigliosa cornice verde di Cascina Le Vallere.
INFORMAZIONI
“Paesaggio zerO”
dal 18 marzo al 21 maggio 2010
Cascina Le Vallere – sede dell’Ente Parco, Moncalieri, corso Trieste 98, tel. +3901164880
www.parcopotorinese.it; http://zero.paesaggiopocollina.it/2010
Seminario: 18 Marzo 2010 dalle ore 9,00 alle ore 13, 00
Inaugurazione mostra: 18 marzo 2010, ore 13, 30
Apertura mostra: dal 22 marzo al 21 maggio 2010, dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Il venerdì ore 9.30-12.30. Ingresso Libero. Accompagnamento a cura della guida del parco solo su prenotazione: zero@paesaggiopocollina.it
Spettacolo di Danza Afro – Contemporanea, Compagnia Sowilo, 18 marzo ore 13, 30
Ingresso Libero
Scuola Holden www.scuolaholden.it: Trekking letterario: 16 – 18 aprile 2010,
posti disponibili: 12, solo su prenotazione zero@paesaggiopocollina.it e Laboratorio di narrazione per le scuole primarie e secondarie del territorio del Parco Fluviale del Po Torinese: febbraio/aprile.
“RARITA’ NATURALI”
Paesaggio zerO
II Biennale dell’Osservatorio del Paesaggio dei Parchi del Po e della Collina torinese
A cura di Ippolito Ostellino, Direttore Ente Parco
Una Biennale per promuovere la visione e i lavori che l'Osservatorio del Paesaggio e gli enti che lo compongono svolgono sul territorio. L'idea originaria, che sta anche alla base del nome della Biennale “Paesaggio zero”, risiede nella convinzione che una corretta gestione della nostra terra stia nel comprendere le sue diverse anime: quella delle origini e delle dinamiche naturali, quella della storia e quella della rappresentazione che di ciò diamo nel nostro vivere quotidiano e che chiamiamo Paesaggio e come sia di prioritaria importanza la capacità di assegnare un valore alle nostre origini naturali.
Nella prima edizione del 2008 abbiamo proposto un metodo di lavoro, che abbiamo chiamato Infrastruttura Verde, come una piattaforma sulla quale far camminare le diverse problematiche del territorio: storiche, fruitive, ecologiche e paesaggistiche
Con il 2010, anno Internazionale della Biodiversità, era evidente che il tema doveva ripartire dalle origini e dalle dinamiche naturali, dall'illustrazione dei caratteri ecologici del nostro territorio. La Rete ecologica del fiume è l'architrave su cui poggiare le altre visioni e senza di questa i nostri sforzi per un ambiente e un paesaggio migliori risulterebbero vani. Conoscerne le caratteristiche, valutarne la qualità e capire soprattutto dove andare ad intervenire per migliorarla, sono aspetti fondamentali che ogni gestore di ambiente deve percorrere e conoscere. I dati scientifici e di conoscenza stanno alla base dell'operare di un parco e per questo con le prime borse di studio abbiamo avviato una indagine che mira a implementare il futuro lavoro di costruzione di rete che la nuova legge sui parchi ha sancito come uno dei nuovi importanti compiti dei parchi nel futuro nella nostra regione.
Tanto lavoro di ricucitura dentro il parco è in corso di svolgimento e un esempio forte sono i tanti progetti di recupero delle attività estrattive, che hanno convertito milioni di metri quadri di territori da spazi senza un disegno a spazi ridisegnati e dove la natura potrà anche liberamente ridisegnare le proprie architetture e la propria storia, a fianco di altri spazi dove le persone potranno nuovamente ricongiungersi a luoghi per anni resi inaccessibili.
Accanto a ciò è necessario campionare raccogliere e conoscere meglio lo stato della natura del nostro territorio, anche per capire come gli ambienti al suo interno e nelle immediate vicinanze si raccordino o no tra di loro.
Rarità Naturali è un tema che vuole sottolineare come la natura presente in tutto quanto ci circonda rappresenti un valore delicato, raro, e quindi meritevole di tutte le nostre attenzioni e delicatezze: un atteggiamento disattento o peggio di disprezzo, rischia di mettere in pericolo oggetti e viventi rari quindi preziosi.
Il nostro Paesaggio è fatto di nature, di fili d'erba, di libellule e di ecosistemi. Conoscerlo per poter essere certi di continuare a vederlo nel nostro futuro è il compito che ci siamo dati, per mantenere sulla nostra Terra l'equilibrio e il grande sapere che ci lega ad essa, la nostra “Pandora” da salvare, come James Cameron ci ha ricordato attraverso i suoi spettacolari Avatar.
Paesaggio zerO, 2010
II BIENNALE DELL’OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO DEL PO E DELLA COLLINA TORINESE
I RISULTATI DELLE RICERCHE
Il tritone crestato (triturus carnifex), la rana di lataste (rana latastei) e la farfalla lycaena dispar sono tra i nuovi “inquilini” del Parco del PO, meritevoli di particolari cure e misure di conservazione
Paesaggio zerO 2010, la II Biennale dell’Osservatorio del paesaggio del Po e della collina torinese è un evento significativo per la presentazione degli interessanti risultati delle ricerche svoltesi a partire da marzo 2009 nel territorio del Parco Fluviale del Po torinese.
Le ricerche hanno riguardato lo studio delle connessioni ecologiche tra gli habitat esistenti nel parco, permettendo anche la loro trasposizione cartografica, mediante GIS, il programma utilizzato per le gestioni cartografiche. La ricerca che è stata condotta parallelamente si è concentrata invece sullo studio di alcuni TAXA, cioè di gruppi animali e vegetali significativi dal punto di vista della conservazione.
Grazie alla collaborazione del Dottor Marco Stassi, laureato in scienze biologiche e borsista presso il Parco del Po torinese, è stato possibile, mediante un’indagine a carico delle aree umide e degli specchi d’acqua all’interno e in prossimità del territorio del parco, verificare l’attuale funzionalità della rete ecologica dell’area protetta, individuare ulteriori nodi ad alta valenza ambientale, cioè ulteriori habitat e determinare delle linee guida per la gestione dell’attuale rete ecologica e per il suo successivo miglioramento, oltre ad effettuare la trasposizione cartografica della stessa.
A tal scopo nel corso della primavera 2009 sono stati effettuati numerosi sopralluoghi in campo, in tutti gli ambienti d’ interesse del parco, e sono state individuate e caratterizzate 96 stazioni, cioè 96 zone di analisi, differenti l’uno dall’altra, all’interno o nei pressi degli attuali confini del parco.
Attraverso la raccolta dei dati sulla flora e attraverso uno specifico censimento sulle zone umide, è stato possibile valutare gli aspetti naturalistici che potenzialmente potrebbero essere presenti nella zona e dell’effetto che le attività umane possono avere sugli habitat presenti e sulle connessioni ecologiche esistenti tra di essi.
Dall’analisi preliminare è emersa anche l’importanza del reticolo idrografico minore come supporto ai principali corridoi fluviali che permettono la diffusione delle specie tra ambienti diversi.
Tale ricerca è strettamente connessa alla successiva indagine svolta dal Dottor Ivan Ellena, laureato in Scienze Biologiche, anch’egli borsista presso il parco fluviale del Po torinese, avente come obiettivo indicazioni sulla distribuzione, densità e uso dell’habitat delle specie di anfibi e di odonati (libellule) presenti all’interno del parco.
Si è quindi proceduto con l’accertare la presenza delle specie target e caratterizzare gli ambienti nei quali esse sono presenti attraverso monitoraggio su campo e successiva trasposizione cartografica.
Mediante il monitoraggio svoltosi secondo le indicazioni della Societas Herpetologica Italica sono state analizzate 57 stazioni, cioè 57 zone di analisi, e sono stati scoperti nuovi siti riproduttivi di Tritone crestato (Triturus carnifex), Rana di lataste (Rana latastei) e la farfalla Lycaena dispar all’interno del territorio del parco, specie indicate negli allegati della Direttiva Habitat e quindi meritevoli di particolari misure di conservazione.
SOWILO
Compagnia di danza afro contemporanea
presenta
“GUARDA”
Coreografia: Simona Brunelli
Ballerine: Elena Rolla, Emanuela Pennino, Katia Bolognesi, Silvia Enrietti, Valentina Taricco, Simona Brunelli
Musicisti: Luca Piccablotto, Davide Torti, Carlo Graziano, Stefano Attanasio
“GUARDA” è una favola leggera che permette di assaporare la magia contenuta in tutto ciò che ci circonda: la terra, il sole, l’acqua, il vento…
L’animo umano è alla riscoperta di sensazioni ed emozioni forse dimenticate.
Lo stupore della perfezione della natura, l’energia vitale che ci viene donata dalla purezza e dalla genuinità di un bosco, di un animale selvatico, di un lago ghiacciato. Soltanto un cuore puro è veramente libero di amare!
Sono le cose semplici che mozzano il fiato. M.K.Gandhi
SOWILO COMPAGNIA DI DANZA AFRO CONTEMPORANEA
Dopo anni di studio e lavoro, in Italia ed all’estero, con grandi maestri e coreografi come Mat Mattox, Renato Greco, Irene Tassembedo, Katina Genero, nel 2005 Simona Brunelli fonda a Torino la compagnia di danza afro contemporanea SOWILO che ricerca uno stile di danza, come di musica misto tra la tradizione africana e la contemporaneità occidentale. SOWILO è energia e forza secondo le rune celtiche, da cui è stata tratta ispirazione.
Per ulteriori informazioni:
www.sowilodanza.it
sowilodanza@libero.it
Paesaggio zerO
II Biennale dell’Osservatorio del parchi del Po e della collina torinese
in collaborazione con la Scuola Holden
organizza
LABORATORIO DI NARRAZIONE SULL'AMBIENTE
per gli allievi della scuola primaria e secondaria
Febbraio/aprile 2010
Il laboratorio di narrazione sull’ambiente è rivolto alle scuole (dalle elementari alle superiori, comprese nel territorio del parco fluviale del Po torinese) e si divide principalmente in due fasi: la prima in aula, attraverso esercizi di lettura, di scrittura, di riflessione anche attraverso le immagini. Il secondo momento invece è vissuto fuori dall’aula, mediante un’escursione al parco, una mostra e un lavoro manuale. L’obiettivo dell’itinerario didattico è quello di compiere un lavoro sulla narrazione, sull'ambiente e sulle loro possibilità d’interazione, attraverso l'utilizzo di immagini e disegni.
SCUOLE ELEMENTARI
“L'isola che non c'è”
Il laboratorio si propone di avvicinare i bambini alla drammaturgia attraverso il gioco di interazione. Il progetto prevede la visione del film Disney “Le avventure di Peter Pan” e la creazione di una storia costruita a partire proprio dal personaggio di Peter Pan, che apparve per la prima volta in soli due capitoli di un romanzo di James Matthew Berry (L'uccellino bianco) nel 1902. Si propone ai bambini di usare questi elementi per creare una nuova isola che non c'è. Dovranno trovare un modo per viaggiare dal mondo reale a quello di fantasia (Peter Pan volava grazie alla polvere di Trilly!) e stabilire quanto tempo trascorrere nell'uno e nell'altro mondo.
SCUOLE MEDIE
“La storia dell'acqua dolce”
L'obiettivo del laboratorio è quello di realizzare un artefatto e di scrivere un racconto incentrato sul rapporto tra l'umanità e l'acqua dolce. I ragazzi analizzano il racconto a fumetti “Paperino e la storia dell'acqua dolce”. In questa storia, sceneggiata da Bruno Concina e disegnata da Giorgio Cavazzano, Paperino e Archimede fanno un viaggio nella storia dell'uomo e raccontano il suo rapporto con l'acqua dolce navigando su un fiume di fantasia.
SCUOLE SUPERIORI
“Nelle terre selvagge”
La finalità di questo laboratorio è stimolare, attraverso lo strumento della narrazione, una reale riflessione sulle priorità e aspirazioni dei ragazzi. Il progetto prevede la visione del film di Sean Penn “Into the wild”, in cui viene raccontata la vera storia di Christofer Mc Candless. Il film sarà commentato in classe riflettendo sul significato di estremo e di selvaggio, termini che non per forza si devono riferire alla natura incontaminata. Fatto ciò i ragazzi saranno invitati a scrivere un racconto che esprima la loro visione dei due termini. La libertà è sinonimo di felicità?
Il secondo momento del laboratorio di narrazione è rappresentato da una escursione/gita, della durata di una giornata (circa 8 ore) al parco del Po accompagnati dal docente della Scuola Holden, Matteo Fresi, da un insegnante della classe coinvolta e da una Guida del Parco del Po torinese. Durante l’uscita ogni classe concluderà il proprio percorso letterario/fantastico iniziato in aula alternando attività di conoscenza del territorio dal punto di vista naturalistico, visitando la mostra che ha sede a cascina Le Vallere, sede dell’Ente Parco, realizzando un proprio “manufatto verde” che resterà al Parco del Po.
INFORMAZIONI
A chi è rivolto: il laboratorio è destinato a 6 classi delle scuole di Torino e provincia (2 classi di scuola primaria di Torino, 2 classi scuola secondaria di primo grado di Carmagnola e Verolengo e 2 classi di scuola secondaria di secondo grado di Chivasso) comprese nel territorio del Parco Fluviale del PO torinese e che collaborano più assiduamente con l’Ente.
Sede e periodo di svolgimento
Le attività in aula si svolgeranno presso le rispettive scuole delle classi coinvolte a partire dal mese di febbraio 2010.
Per ulteriori informazioni
www.scuolaholden.it
www.zero.paesaggiopocollina.it
Paesaggio zerO
II Biennale dell’Osservatorio del paesaggio dei parchi del Po e della collina torinese
18 Marzo- 21 Maggio 2010
Seminario
Paesaggio zerO
II Biennale dell’Osservatorio del parchi del Po e della collina torinese
in collaborazione con la Scuola Holden
organizza
TREKKING LETTERARIO
Dal 16 aprile al 18 aprile 2010
Questo trekking è aperto a tutti coloro che vogliono sperimentare un'esperienza unica da vivere attraverso la scrittura e il paesaggio. L'itinerario, che coinvolgerà un gruppo di 12 persone, prevede 3 giorni di trekking all'interno del Parco Fluviale del Po, nelle zone del Chivassese (Po Confluenze Nord Ovest) e la confluenza della Dora Baltea nel Po, Riserva Naturale Speciale del Baraccone. Il trekking ha inizio venerdì 16 Aprile e si conclude domenica 18: è costituito da momenti di cammino alternati a situazioni di laboratorio - lettura e scrittura e momenti di sosta. L'obiettivo di questo trekking letterario è trasformare un'esperienza d’immersione nella natura in pagine attraverso lo stimolo dei diversi sensi, l'attenzione ai particolari, il confronto con i compagni di viaggio. E così, attraverso il camminare, mediante l’esercizio di percezione e di scrittura, ci si confronta con l'esplorazione fisica e linguistica di un paesaggio. Il percorso si articola in diverse tappe. La sera si cena e pernotta nelle strutture ricettive della zona.
1° giorno - Venerdì 16 aprile
ore 9, 00: ritrovo nella piazza del comune di Brusasco. I partecipanti lasciano le auto e si inizia il percorso. Ogni partecipante porta con sé il pranzo al sacco.
Itinerario: dal centro di Brusasco verso la Rocca di Verrua, strada agricola, laghi e rientro.
Ore 20, 00 cena all’Agriturismo del Luogo e pernottamento presso Ca’ Borgo Vecchio, sempre a Brusasco.
2° giorno - Sabato 17 aprile
Ore 9, 00: partenza.
Itinerario: da Brusasco a San Sebastiano da Po. Pranzo al sacco fornito dall’Agriturismo del Luogo.
Ore 20, 00: cena all’Agriturismo Ca’ del Sol a San Sebastiano da Po e pernottamento presso il Castello di San Sebastiano da Po.
3° giorno - Domenica 18 aprile
Ore 9, 00: partenza.
Itinerario: giro del ginkgo biloba e altre escursioni in zona. Pranzo all’Agriturismo Ca’ del Sol a San Sebastiano da Po. Altro percorso a piedi e/o laboratorio di scrittura.
Ore 17, 00: merenda sinoira presso il Castello di San Sebastiano da Po, con lettura degli scritti e consegna degli attestati di partecipazione.
Ore 18.30 partenza con pullman e ritorno a Brusasco.
Il trekking è guidato da Matteo Fresi, docente di narrazione della Scuola Holden e da Dario Vernassa, guida del Parco, che sottolineerà gli aspetti paesaggistici e naturalistici degli itinerari.
INFORMAZIONI
Destinatari: 1 gruppo di adulti composto da un massimo di 12 persone
Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti ed entro il 7 aprile p.v. inviando e-mail a zero@paesaggiopocollina.it
Quota di partecipazione: 150 euro cad.
La quota comprende:
* Pernottamento a Ca’ Borgo Vecchio del 16/04/10
* Cena all’Agriturismo del Luogo del 16/04/10
* Pranzo al sacco del 17/04/10
* Cena all’Agriturismo Ca’ del Sol del 17/04/10
* Pernottamento al Castello di San Sebastiano da Po del 17/04/10
* Pranzo all’Agriturismo Ca’ del Sol del 18/04/10
* Merenda sinoira del 18/04/10
Il pernottamento è previsto in camere multiple.
I partecipanti dovranno provvedere autonomamente al pranzo al sacco del primo giorno disponendone al momento della partenza.
Trasporti
I partecipanti dovranno recarsi con i propri mezzi al punto di partenza del trekking, la piazza del Comune di Brusasco. Potranno lasciare l’auto in quel punto di ritrovo dove torneranno la domenica intorno alle 19 con la navetta.
Per ulteriori informazioni
www.scuolaholden.it
www.zero.paesaggiopocollina.it
Mostra Scientifica
Performance di Danza Afro Contemporanea con Sowilo
in collaborazione con la SCUOLA HOLDEN
Trekking letterario
Laboratorio letterario per le scuole
Giunge alla seconda edizione “Paesaggio zerO”, la Biennale dell’Osservatorio del paesaggio dei parchi del Po e della collina torinese, nata e organizzata dall’Ente Parco, diretto da Ippolito Ostellino, che ha sede a Moncalieri, presso Cascina Le Vallere, con un programma che inaugura venerdì 18 Marzo 2010 e si conclude il 21 Maggio 2010, costituito da un seminario, una mostra scientifica, un trekking letterario e un laboratorio di narrazione per le scuole, in collaborazione con la Scuola Holden e una performance di Danza Afro Contemporanea con “Sowilo”. Il titolo “RARITA’ NATURALI” è anche il tema di questa seconda Biennale incentrata sulla biodiversità e sulla fondamentale importanza della conoscenza degli aspetti ambientali del territorio lungo il fiume Po e le sue zone limitrofe. La Biennale “Paesaggio zerO” possiede un suo proprio manifesto che è rimasto intatto dalla prima edizione e che rappresenta la filosofia e la poesia dei suoi obiettivi:
Alleggerire. Ritrovare i vuoti. Leggere lo spazio aperto.
Riconoscere il proprio paesaggio. Ridare valore all’utopia concreta.
Innovare con responsabilità conoscendo i meccanismi della natura e della materia.
Costruire un progetto territoriale e comunicarlo per la sua condivisione con il tessuto sociale ed economico.
Paesaggio zerO si svolge in due momenti principali: il primo, a carattere scientifico, si rivolge in particolar modo agli esperti del settore: professori, studiosi, tecnici, studenti e borsisti, durante il quale i temi del paesaggio e della tutela del territorio sono posti al centro e sono oggetto del seminario di confronto e della mostra scientifica, costituita da pannelli e fotografie, che dettagliano e raccontano attraverso schemi ed immagini, gli argomenti del seminario: gli strumenti di tutela, l’habitat, le specie lungo il Po, i progetti di tutela attiva; il secondo momento è invece a carattere culturale e mira a trasmettere i valori del paesaggio del fiume e delle colline torinesi attraverso diverse forme espressive, in questo caso la letteratura e la danza, e che si pone come obiettivo l’avvicinare e coinvolgere il maggior numero di cittadini alla conoscenza del paesaggio fluviale e delle sue meravigliose zone limitrofe, attraverso non solo il contatto fisico con i luoghi, ma anche attraverso l’esperienza sensoriale ed emotiva che ne derivano, mediante appunto le diverse forme d’arte.
E’ stata coinvolta in questo progetto la Scuola Holden di Torino, fondata da Alessandro Baricco, che ha organizzato un trekking letterario di tre giorni all’interno del Parco Fluviale del Po, da venerdì 16 a domenica 18 Aprile 2010, improntato su momenti di cammino alternati a momenti di laboratorio di scrittura e di sosta, per trasformare un’esperienza d’immersione nella natura in pagine attraverso lo stimolo dei diversi sensi, l’attenzione ai particolari, il confronto con i compagni di viaggio. Il trekking è aperto a tutti coloro che vogliono sperimentare un'esperienza unica da vivere attraverso la scrittura e il paesaggio. Sono previste cene e pernottamenti nelle zone ricettive della zona e il trekking sarà accompagnato da un docente della Scuola Holden e da una guida del parco.
E’ stato anche organizzato un laboratorio di narrazione sull’ambiente per gli allievi delle scuole comprese nel territorio del Parco Fluviale e che più assiduamente collaborano con l’Ente, dalle primarie alla secondarie di primo e secondo grado, nel periodo che va da febbraio ad aprile 2010. L’itinerario didattico consiste in un lavoro sulla narrazione, l’ambiente e la possibilità d’interazione tra di essi e comprende due momenti, che saranno differenziati a seconda dell’età dei partecipanti.
Le scuole elementari saranno coinvolte nell’ “Isola che non c’è”, un laboratorio che si propone di avvicinare i bambini alla drammaturgia, attraverso il gioco d’interazione.
Per le scuole medie è in programma “La storia dell’acqua dolce” con l’obiettivo di realizzare un artefatto e di scrivere un racconto che parli del rapporto tra l’umanità e l’acqua dolce.
Per le scuole superiori, con “Nelle terre selvagge”, si punterà a stimolare nei ragazzi attraverso lo strumento della narrazione una reale riflessione sulle proprie aspirazioni.
Il secondo momento di questo itinerario didattico è costituito per ogni classe da una gita/escursione della durata di una giornata al parco del Po, durante la quale i ragazzi saranno accompagnati da un docente della Scuola Holden, da un insegnante della classe coinvolta e da una guida del parco del Po torinese. Al termine del percorso didattico ad ogni alunno sarà richiesto di realizzare un “manufatto verde” che resterà al Parco del Po.
L’altra forma espressiva coinvolta in questa II Biennale è stata individuata nella danza e in particolar modo, nella Danza Afro Contemporanea, mediante la Compagnia “Sowilo”, il cui nome stesso, secondo le rune celtiche ha il significato del sole e dell’energia, che fungerà da trait d’union tra il seminario e la mostra scientifica, accompagnando il pubblico da una dimensione all’altra, nella meravigliosa cornice verde di Cascina Le Vallere.
INFORMAZIONI
“Paesaggio zerO”
dal 18 marzo al 21 maggio 2010
Cascina Le Vallere – sede dell’Ente Parco, Moncalieri, corso Trieste 98, tel. +3901164880
www.parcopotorinese.it; http://zero.paesaggiopocollina.it/2010
Seminario: 18 Marzo 2010 dalle ore 9,00 alle ore 13, 00
Inaugurazione mostra: 18 marzo 2010, ore 13, 30
Apertura mostra: dal 22 marzo al 21 maggio 2010, dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Il venerdì ore 9.30-12.30. Ingresso Libero. Accompagnamento a cura della guida del parco solo su prenotazione: zero@paesaggiopocollina.it
Spettacolo di Danza Afro – Contemporanea, Compagnia Sowilo, 18 marzo ore 13, 30
Ingresso Libero
Scuola Holden www.scuolaholden.it: Trekking letterario: 16 – 18 aprile 2010,
posti disponibili: 12, solo su prenotazione zero@paesaggiopocollina.it e Laboratorio di narrazione per le scuole primarie e secondarie del territorio del Parco Fluviale del Po Torinese: febbraio/aprile.
“RARITA’ NATURALI”
Paesaggio zerO
II Biennale dell’Osservatorio del Paesaggio dei Parchi del Po e della Collina torinese
A cura di Ippolito Ostellino, Direttore Ente Parco
Una Biennale per promuovere la visione e i lavori che l'Osservatorio del Paesaggio e gli enti che lo compongono svolgono sul territorio. L'idea originaria, che sta anche alla base del nome della Biennale “Paesaggio zero”, risiede nella convinzione che una corretta gestione della nostra terra stia nel comprendere le sue diverse anime: quella delle origini e delle dinamiche naturali, quella della storia e quella della rappresentazione che di ciò diamo nel nostro vivere quotidiano e che chiamiamo Paesaggio e come sia di prioritaria importanza la capacità di assegnare un valore alle nostre origini naturali.
Nella prima edizione del 2008 abbiamo proposto un metodo di lavoro, che abbiamo chiamato Infrastruttura Verde, come una piattaforma sulla quale far camminare le diverse problematiche del territorio: storiche, fruitive, ecologiche e paesaggistiche
Con il 2010, anno Internazionale della Biodiversità, era evidente che il tema doveva ripartire dalle origini e dalle dinamiche naturali, dall'illustrazione dei caratteri ecologici del nostro territorio. La Rete ecologica del fiume è l'architrave su cui poggiare le altre visioni e senza di questa i nostri sforzi per un ambiente e un paesaggio migliori risulterebbero vani. Conoscerne le caratteristiche, valutarne la qualità e capire soprattutto dove andare ad intervenire per migliorarla, sono aspetti fondamentali che ogni gestore di ambiente deve percorrere e conoscere. I dati scientifici e di conoscenza stanno alla base dell'operare di un parco e per questo con le prime borse di studio abbiamo avviato una indagine che mira a implementare il futuro lavoro di costruzione di rete che la nuova legge sui parchi ha sancito come uno dei nuovi importanti compiti dei parchi nel futuro nella nostra regione.
Tanto lavoro di ricucitura dentro il parco è in corso di svolgimento e un esempio forte sono i tanti progetti di recupero delle attività estrattive, che hanno convertito milioni di metri quadri di territori da spazi senza un disegno a spazi ridisegnati e dove la natura potrà anche liberamente ridisegnare le proprie architetture e la propria storia, a fianco di altri spazi dove le persone potranno nuovamente ricongiungersi a luoghi per anni resi inaccessibili.
Accanto a ciò è necessario campionare raccogliere e conoscere meglio lo stato della natura del nostro territorio, anche per capire come gli ambienti al suo interno e nelle immediate vicinanze si raccordino o no tra di loro.
Rarità Naturali è un tema che vuole sottolineare come la natura presente in tutto quanto ci circonda rappresenti un valore delicato, raro, e quindi meritevole di tutte le nostre attenzioni e delicatezze: un atteggiamento disattento o peggio di disprezzo, rischia di mettere in pericolo oggetti e viventi rari quindi preziosi.
Il nostro Paesaggio è fatto di nature, di fili d'erba, di libellule e di ecosistemi. Conoscerlo per poter essere certi di continuare a vederlo nel nostro futuro è il compito che ci siamo dati, per mantenere sulla nostra Terra l'equilibrio e il grande sapere che ci lega ad essa, la nostra “Pandora” da salvare, come James Cameron ci ha ricordato attraverso i suoi spettacolari Avatar.
Paesaggio zerO, 2010
II BIENNALE DELL’OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO DEL PO E DELLA COLLINA TORINESE
I RISULTATI DELLE RICERCHE
Il tritone crestato (triturus carnifex), la rana di lataste (rana latastei) e la farfalla lycaena dispar sono tra i nuovi “inquilini” del Parco del PO, meritevoli di particolari cure e misure di conservazione
Paesaggio zerO 2010, la II Biennale dell’Osservatorio del paesaggio del Po e della collina torinese è un evento significativo per la presentazione degli interessanti risultati delle ricerche svoltesi a partire da marzo 2009 nel territorio del Parco Fluviale del Po torinese.
Le ricerche hanno riguardato lo studio delle connessioni ecologiche tra gli habitat esistenti nel parco, permettendo anche la loro trasposizione cartografica, mediante GIS, il programma utilizzato per le gestioni cartografiche. La ricerca che è stata condotta parallelamente si è concentrata invece sullo studio di alcuni TAXA, cioè di gruppi animali e vegetali significativi dal punto di vista della conservazione.
Grazie alla collaborazione del Dottor Marco Stassi, laureato in scienze biologiche e borsista presso il Parco del Po torinese, è stato possibile, mediante un’indagine a carico delle aree umide e degli specchi d’acqua all’interno e in prossimità del territorio del parco, verificare l’attuale funzionalità della rete ecologica dell’area protetta, individuare ulteriori nodi ad alta valenza ambientale, cioè ulteriori habitat e determinare delle linee guida per la gestione dell’attuale rete ecologica e per il suo successivo miglioramento, oltre ad effettuare la trasposizione cartografica della stessa.
A tal scopo nel corso della primavera 2009 sono stati effettuati numerosi sopralluoghi in campo, in tutti gli ambienti d’ interesse del parco, e sono state individuate e caratterizzate 96 stazioni, cioè 96 zone di analisi, differenti l’uno dall’altra, all’interno o nei pressi degli attuali confini del parco.
Attraverso la raccolta dei dati sulla flora e attraverso uno specifico censimento sulle zone umide, è stato possibile valutare gli aspetti naturalistici che potenzialmente potrebbero essere presenti nella zona e dell’effetto che le attività umane possono avere sugli habitat presenti e sulle connessioni ecologiche esistenti tra di essi.
Dall’analisi preliminare è emersa anche l’importanza del reticolo idrografico minore come supporto ai principali corridoi fluviali che permettono la diffusione delle specie tra ambienti diversi.
Tale ricerca è strettamente connessa alla successiva indagine svolta dal Dottor Ivan Ellena, laureato in Scienze Biologiche, anch’egli borsista presso il parco fluviale del Po torinese, avente come obiettivo indicazioni sulla distribuzione, densità e uso dell’habitat delle specie di anfibi e di odonati (libellule) presenti all’interno del parco.
Si è quindi proceduto con l’accertare la presenza delle specie target e caratterizzare gli ambienti nei quali esse sono presenti attraverso monitoraggio su campo e successiva trasposizione cartografica.
Mediante il monitoraggio svoltosi secondo le indicazioni della Societas Herpetologica Italica sono state analizzate 57 stazioni, cioè 57 zone di analisi, e sono stati scoperti nuovi siti riproduttivi di Tritone crestato (Triturus carnifex), Rana di lataste (Rana latastei) e la farfalla Lycaena dispar all’interno del territorio del parco, specie indicate negli allegati della Direttiva Habitat e quindi meritevoli di particolari misure di conservazione.
SOWILO
Compagnia di danza afro contemporanea
presenta
“GUARDA”
Coreografia: Simona Brunelli
Ballerine: Elena Rolla, Emanuela Pennino, Katia Bolognesi, Silvia Enrietti, Valentina Taricco, Simona Brunelli
Musicisti: Luca Piccablotto, Davide Torti, Carlo Graziano, Stefano Attanasio
“GUARDA” è una favola leggera che permette di assaporare la magia contenuta in tutto ciò che ci circonda: la terra, il sole, l’acqua, il vento…
L’animo umano è alla riscoperta di sensazioni ed emozioni forse dimenticate.
Lo stupore della perfezione della natura, l’energia vitale che ci viene donata dalla purezza e dalla genuinità di un bosco, di un animale selvatico, di un lago ghiacciato. Soltanto un cuore puro è veramente libero di amare!
Sono le cose semplici che mozzano il fiato. M.K.Gandhi
SOWILO COMPAGNIA DI DANZA AFRO CONTEMPORANEA
Dopo anni di studio e lavoro, in Italia ed all’estero, con grandi maestri e coreografi come Mat Mattox, Renato Greco, Irene Tassembedo, Katina Genero, nel 2005 Simona Brunelli fonda a Torino la compagnia di danza afro contemporanea SOWILO che ricerca uno stile di danza, come di musica misto tra la tradizione africana e la contemporaneità occidentale. SOWILO è energia e forza secondo le rune celtiche, da cui è stata tratta ispirazione.
Per ulteriori informazioni:
www.sowilodanza.it
sowilodanza@libero.it
Paesaggio zerO
II Biennale dell’Osservatorio del parchi del Po e della collina torinese
in collaborazione con la Scuola Holden
organizza
LABORATORIO DI NARRAZIONE SULL'AMBIENTE
per gli allievi della scuola primaria e secondaria
Febbraio/aprile 2010
Il laboratorio di narrazione sull’ambiente è rivolto alle scuole (dalle elementari alle superiori, comprese nel territorio del parco fluviale del Po torinese) e si divide principalmente in due fasi: la prima in aula, attraverso esercizi di lettura, di scrittura, di riflessione anche attraverso le immagini. Il secondo momento invece è vissuto fuori dall’aula, mediante un’escursione al parco, una mostra e un lavoro manuale. L’obiettivo dell’itinerario didattico è quello di compiere un lavoro sulla narrazione, sull'ambiente e sulle loro possibilità d’interazione, attraverso l'utilizzo di immagini e disegni.
SCUOLE ELEMENTARI
“L'isola che non c'è”
Il laboratorio si propone di avvicinare i bambini alla drammaturgia attraverso il gioco di interazione. Il progetto prevede la visione del film Disney “Le avventure di Peter Pan” e la creazione di una storia costruita a partire proprio dal personaggio di Peter Pan, che apparve per la prima volta in soli due capitoli di un romanzo di James Matthew Berry (L'uccellino bianco) nel 1902. Si propone ai bambini di usare questi elementi per creare una nuova isola che non c'è. Dovranno trovare un modo per viaggiare dal mondo reale a quello di fantasia (Peter Pan volava grazie alla polvere di Trilly!) e stabilire quanto tempo trascorrere nell'uno e nell'altro mondo.
SCUOLE MEDIE
“La storia dell'acqua dolce”
L'obiettivo del laboratorio è quello di realizzare un artefatto e di scrivere un racconto incentrato sul rapporto tra l'umanità e l'acqua dolce. I ragazzi analizzano il racconto a fumetti “Paperino e la storia dell'acqua dolce”. In questa storia, sceneggiata da Bruno Concina e disegnata da Giorgio Cavazzano, Paperino e Archimede fanno un viaggio nella storia dell'uomo e raccontano il suo rapporto con l'acqua dolce navigando su un fiume di fantasia.
SCUOLE SUPERIORI
“Nelle terre selvagge”
La finalità di questo laboratorio è stimolare, attraverso lo strumento della narrazione, una reale riflessione sulle priorità e aspirazioni dei ragazzi. Il progetto prevede la visione del film di Sean Penn “Into the wild”, in cui viene raccontata la vera storia di Christofer Mc Candless. Il film sarà commentato in classe riflettendo sul significato di estremo e di selvaggio, termini che non per forza si devono riferire alla natura incontaminata. Fatto ciò i ragazzi saranno invitati a scrivere un racconto che esprima la loro visione dei due termini. La libertà è sinonimo di felicità?
Il secondo momento del laboratorio di narrazione è rappresentato da una escursione/gita, della durata di una giornata (circa 8 ore) al parco del Po accompagnati dal docente della Scuola Holden, Matteo Fresi, da un insegnante della classe coinvolta e da una Guida del Parco del Po torinese. Durante l’uscita ogni classe concluderà il proprio percorso letterario/fantastico iniziato in aula alternando attività di conoscenza del territorio dal punto di vista naturalistico, visitando la mostra che ha sede a cascina Le Vallere, sede dell’Ente Parco, realizzando un proprio “manufatto verde” che resterà al Parco del Po.
INFORMAZIONI
A chi è rivolto: il laboratorio è destinato a 6 classi delle scuole di Torino e provincia (2 classi di scuola primaria di Torino, 2 classi scuola secondaria di primo grado di Carmagnola e Verolengo e 2 classi di scuola secondaria di secondo grado di Chivasso) comprese nel territorio del Parco Fluviale del PO torinese e che collaborano più assiduamente con l’Ente.
Sede e periodo di svolgimento
Le attività in aula si svolgeranno presso le rispettive scuole delle classi coinvolte a partire dal mese di febbraio 2010.
Per ulteriori informazioni
www.scuolaholden.it
www.zero.paesaggiopocollina.it
18
marzo 2010
Paesaggio Zero 2010
Dal 18 marzo al 21 maggio 2010
Location
CASCINA LE VALLERE
Moncalieri, Corso Trieste, 98, (Torino)
Moncalieri, Corso Trieste, 98, (Torino)
Biglietti
Accompagnamento a cura della guida del parco solo su prenotazione
Orario di apertura
dal 22 marzo al 21 maggio 2010, dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Il venerdì ore 9.30-12.30.
Vernissage
18 Marzo 2010, ore 13.30
Sito web
zero.paesaggiopocollina.it/2010