Torna la Palermo ottocentesca nella tradizionale mostra natalizia di Lanterna Magica curata da Vincenzo Mirisola. Un’esposizione di foto per lo più inedite, incentrata questa volta sulla vita di tutti i giorni nelle strade brulicanti di persone intente nelle più diverse attività, o semplicemente sedute davanti alle case a prendere il fresco e a socializzare con i vicini. Immagini rare perché all’epoca i soggetti preferiti dai fotografi erano i monumenti, le piazze, le chiese, i panorami; tutto quello che si poteva vendere più facilmente ai ricchi turisti di passaggio che volevano portare a casa un ricordo dei luoghi visitati e dei loro tesori d’arte. Ma il popolo, la gente comune e le loro modeste abitazioni in quartieri periferici non rientravano nell’iconografia codificata dell’epoca, tranne quando ne veniva cercata, ed esagerata, “l’esoticità” per le foto dei costumi tradizionali.
Invece nelle immagini presentate da Lanterna Magica troviamo pescatori con le loro famiglie, mercanti, carrettieri, ragazzi armati di scope e di cesti, bambini che girano scalzi e animano le strade e le piazze di una città che ci appare più felice di quella attuale, nonostante riusciamo a intravedere la povertà delle persone attraverso gli abiti dimessi e le abitazioni fatiscenti. I ritmi sono lenti, si riesce a comunicare con i propri simili, ci si sofferma a godere del mare e di una bella giornata di sole. E noi osservatori riusciamo quasi a respirare l’aria pulita di una città ormai scomparsa.
Sullo sfondo un’epoca felice e prospera che vede Palermo proiettata verso l’Europa grazie alla favorevole situazione economica e alla forza trainante della ricchezza e delle imprese dei Florio.
Le immagini ci mostrano una città pulita, con grandi spazi, strade e piazze in ordine, giardini ben curati; un luogo dove ci sarebbe piaciuto vivere, e che forse proprio per questo continua ad alimentare la nostra fantasia e la nostra speranza.
Si, siamo ancora innamorati di quella Palermo, e continuiamo a cercarla.
La mostra propone immagini in gran parte inedite dei più importanti fotografi dell’Ottocento. Tra i fotografi locali, i Fratelli Tagliarini, Eugenio Interguglielmi e Giuseppe Incorpora; tra quelli venuti da fuori, gli stranieri Robert Rive e Giorgio Sommer e gli italiani Alinari e Brogi.
Le foto esposte sono tutte fotografie originali vintage d’epoca stampate all’albumina, e in alcuni casi finemente colorate a mano.