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Palestina – La verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni
I palestinesi sono stati costretti a lasciare le loro terre abitate da secoli e a vivere nella miseria e nella fame. Cosa significa perdere la propria terra per un popolo prevalentemente contadino?cosa significa vivere in esilio? quali sentimenti nutrono in territorio straniero? cosa significa non avere un’identità riconosciuta nel mondo?
Comunicato stampa
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In un tempo disorientato e frammentato l'estraneità della terra e la condizione di esilio sembrano sempre più caratterizzarci e avvicinarci alla condizione palestinese.
I palestinesi sono stati costretti a lasciare le loro terre abitate da secoli e a vivere nella miseria e nella fame. Cosa significa perdere la propria terra per un popolo prevalentemente contadino?cosa significa vivere in esilio? quali sentimenti nutrono in territorio straniero? cosa significa non avere un'identità riconosciuta nel mondo?
Questi e molti altri quesiti ci hanno unito nel tentativo di testimoniare la tragedia palestinese attraverso immagini, fotografie, video e musiche.... affinchè si possa intravedere un qualche barlume nella notte del mondo
Andrea Rossetti con le sue fotografie presentate recentemente nella mostra "Walls" , vuole esortare a una riflessione, mostrando alcuni luoghi significativi e controversi, lungo le centinaia di chilometri del tracciato del muro di separazione e all'interno di città palestinesi dalla storia millenaria.
Paola Ferraris esporrà una tela con soggetto quasi a grandezza naturale, l'artista, con uno scatto minuzioso pone l'attenzione del fruitore su ciò che resta diun chek point distrutto da un bombardamento, visibile anche in assenza di luce.
Bruno Volpez attraverso l'impiego di un colore magmatico e in cui il segno si mostra tramite una danza di pennelli, che richiama alla mente riti tribali, ha realizzato tre lavori per "Palestina". Le sue tele sono permeate di una qualità emotiva prepotente, che intride lo spettatore di violenza misurata ma densa, che rimanda al mondo dei numeri e della matematica; un mondo fatto di segni ove non l'impulsività cede il passo all'organizzazione e nulla viene urlato, ma provato e dinanzi ai risultati non c'è rifiuto che tenga.
"La fine di questa notte non ha termine?……E il feto formato dentro questo utero infermo, ha potuto salvarsi dal malessere?……Io non propongo una risposta, ma torreggio su un deserto……Come si chiamerebbe l'isola se si asciugasse il mare?……Non propongo una risposta, ma torreggio su un deserto" (Darwish).Roberto Rossi con "Mare di mezzo" presenta un mare oscuro che divide due popoli, impossibile da attraversare, freddo.il muro è il mare, un mare che allontana.
Mariya Marinova e Nasko Dimitrov propongono "Gli Occhi Assenti"un'opera multimediale "a quattro mani " tra site specific e performance. Aprendo gli occhi:"Che cosa ci rimane dopo la guerra?"gli occhi assenti"
A che servono i poeti in un tempo di povertà, di miseria umana, di cecità morale e spirituale? si chiedeva Hölderlin e si chiede Désirée Land nel suo lavoro, il quale si rivela man mano un percorso a ritroso nei meandri della terra, un continuo scavare per svelare e velare per ritrovare le radici e la luce tra oscurità impenetrabili e luminosità accecanti tra apparizioni e celamenti.
Infine, il giorno dell'inaugurazione della mostra sarà presente un video performance di Paola Ferraris e Désirée Land
I palestinesi sono stati costretti a lasciare le loro terre abitate da secoli e a vivere nella miseria e nella fame. Cosa significa perdere la propria terra per un popolo prevalentemente contadino?cosa significa vivere in esilio? quali sentimenti nutrono in territorio straniero? cosa significa non avere un'identità riconosciuta nel mondo?
Questi e molti altri quesiti ci hanno unito nel tentativo di testimoniare la tragedia palestinese attraverso immagini, fotografie, video e musiche.... affinchè si possa intravedere un qualche barlume nella notte del mondo
Andrea Rossetti con le sue fotografie presentate recentemente nella mostra "Walls" , vuole esortare a una riflessione, mostrando alcuni luoghi significativi e controversi, lungo le centinaia di chilometri del tracciato del muro di separazione e all'interno di città palestinesi dalla storia millenaria.
Paola Ferraris esporrà una tela con soggetto quasi a grandezza naturale, l'artista, con uno scatto minuzioso pone l'attenzione del fruitore su ciò che resta diun chek point distrutto da un bombardamento, visibile anche in assenza di luce.
Bruno Volpez attraverso l'impiego di un colore magmatico e in cui il segno si mostra tramite una danza di pennelli, che richiama alla mente riti tribali, ha realizzato tre lavori per "Palestina". Le sue tele sono permeate di una qualità emotiva prepotente, che intride lo spettatore di violenza misurata ma densa, che rimanda al mondo dei numeri e della matematica; un mondo fatto di segni ove non l'impulsività cede il passo all'organizzazione e nulla viene urlato, ma provato e dinanzi ai risultati non c'è rifiuto che tenga.
"La fine di questa notte non ha termine?……E il feto formato dentro questo utero infermo, ha potuto salvarsi dal malessere?……Io non propongo una risposta, ma torreggio su un deserto……Come si chiamerebbe l'isola se si asciugasse il mare?……Non propongo una risposta, ma torreggio su un deserto" (Darwish).Roberto Rossi con "Mare di mezzo" presenta un mare oscuro che divide due popoli, impossibile da attraversare, freddo.il muro è il mare, un mare che allontana.
Mariya Marinova e Nasko Dimitrov propongono "Gli Occhi Assenti"un'opera multimediale "a quattro mani " tra site specific e performance. Aprendo gli occhi:"Che cosa ci rimane dopo la guerra?"gli occhi assenti"
A che servono i poeti in un tempo di povertà, di miseria umana, di cecità morale e spirituale? si chiedeva Hölderlin e si chiede Désirée Land nel suo lavoro, il quale si rivela man mano un percorso a ritroso nei meandri della terra, un continuo scavare per svelare e velare per ritrovare le radici e la luce tra oscurità impenetrabili e luminosità accecanti tra apparizioni e celamenti.
Infine, il giorno dell'inaugurazione della mostra sarà presente un video performance di Paola Ferraris e Désirée Land
16
maggio 2009
Palestina – La verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni
Dal 16 maggio al 16 giugno 2009
fotografia
Location
CENTRO CULTURALE DAR AL HIKMA
Torino, Via Gianfrancesco Fiochetto, 15, (Torino)
Torino, Via Gianfrancesco Fiochetto, 15, (Torino)
Orario di apertura
ore 10.00-12.00/15.30-18.00
Vernissage
16 Maggio 2009, ore 18
Autore
Curatore