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Palinsesti 2007
Le opere dei maestri Dino Basaldella, Getulio Alviani, Luciano Fabro, costituiscono il preambolo storico e la struttura stessa del progetto curatoriale
Comunicato stampa
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Questa rassegna riunisce l’opera di tre generazioni d’artisti della regione Friuli Venezia Giulia, dagli anni Sessanta ad oggi, negli spazi rinnovati del Castello di San Vito al Tagliamento, futura sede museale. La scelta di inserire alcuni autori stranieri nel percorso della mostra attesta una visione interessata a rilevare gli aspetti di contiguità fra i diversi linguaggi artistici nella loro condizione di naturale osmosi fra dimensione territoriale e circolazione internazionale.
Le opere dei maestri Dino Basaldella, Getulio Alviani, Luciano Fabro, costituiscono il preambolo storico e la struttura stessa del progetto curatoriale. Le loro figure, infatti, si inseriscono nel panorama della scultura dei primi anni Sessanta testimoniando tre ipotesi di lavoro:
la persistente ricerca di lirismo espressivo come sentimento del materiale (Dino Basaldella);
una concezione scientista o “programmata”, fedele a standard e funzioni dei materiali industriali (Getulio Alviani);
una ricerca di forma concepita come risultato dell’organizzazione logica di una situazione dinamica (Luciano Fabro).
La mostra prosegue con opere che testimoniano la progressione cui è andata incontro la scultura nei decenni seguenti, alternando i richiami poveristi di Giorgio Valvassori, Davide Skerlj e Beppino De Cesco alle visioni alchemiche di Carlo Patrone e Elio Caredda, fino agli esiti neominimalisti di Carlo Ciussi, Riccardo De Marchi, Laura Modolo e Marco Grassi, alle installazioni multimediali di John Duncan e del duo Missoni-Kopacin.
L’attenzione al design e ai giochi paradossali della comunicazione mediale è testimoniata dai più giovani Michele Bazzana, Chris Gilmour e Stefano Calligaro e Alexej Giacomini, che chiuderanno il percorso della mostra riportandolo idealmente al suo punto iniziale, ad un’idea di modernismo che appare curiosamente sopravvissuta tanto al fronte delle neoavanguardie, quanto alla retorica sonante
della postmodernità.
L’itinerario espositivo continua nell’Ex Ospedale dei Battuti con una mostra antologica dedicata al lavoro che il fotografo milanese Enrico Cattaneo ha dedicato, nel corso degli anni, ad alcuni tra i più significativi scultori italiani, come Mauro Staccioli, Valeriano Trubbiani, Alik Cavaliere e Gino Cortellazzo. L’esposizione è accompagnata da due installazioni di Silvia Vendramel e Nane Zavagno.
In una sezione a latere della mostra, negli spazi dell’ex Essiccatoio Bozzoli, si presenta infine in prima nazionale il video di Matt Stokes “Long After Tonight”, vincitore nel 2006 del "Beck's Future Prize".
Le opere dei maestri Dino Basaldella, Getulio Alviani, Luciano Fabro, costituiscono il preambolo storico e la struttura stessa del progetto curatoriale. Le loro figure, infatti, si inseriscono nel panorama della scultura dei primi anni Sessanta testimoniando tre ipotesi di lavoro:
la persistente ricerca di lirismo espressivo come sentimento del materiale (Dino Basaldella);
una concezione scientista o “programmata”, fedele a standard e funzioni dei materiali industriali (Getulio Alviani);
una ricerca di forma concepita come risultato dell’organizzazione logica di una situazione dinamica (Luciano Fabro).
La mostra prosegue con opere che testimoniano la progressione cui è andata incontro la scultura nei decenni seguenti, alternando i richiami poveristi di Giorgio Valvassori, Davide Skerlj e Beppino De Cesco alle visioni alchemiche di Carlo Patrone e Elio Caredda, fino agli esiti neominimalisti di Carlo Ciussi, Riccardo De Marchi, Laura Modolo e Marco Grassi, alle installazioni multimediali di John Duncan e del duo Missoni-Kopacin.
L’attenzione al design e ai giochi paradossali della comunicazione mediale è testimoniata dai più giovani Michele Bazzana, Chris Gilmour e Stefano Calligaro e Alexej Giacomini, che chiuderanno il percorso della mostra riportandolo idealmente al suo punto iniziale, ad un’idea di modernismo che appare curiosamente sopravvissuta tanto al fronte delle neoavanguardie, quanto alla retorica sonante
della postmodernità.
L’itinerario espositivo continua nell’Ex Ospedale dei Battuti con una mostra antologica dedicata al lavoro che il fotografo milanese Enrico Cattaneo ha dedicato, nel corso degli anni, ad alcuni tra i più significativi scultori italiani, come Mauro Staccioli, Valeriano Trubbiani, Alik Cavaliere e Gino Cortellazzo. L’esposizione è accompagnata da due installazioni di Silvia Vendramel e Nane Zavagno.
In una sezione a latere della mostra, negli spazi dell’ex Essiccatoio Bozzoli, si presenta infine in prima nazionale il video di Matt Stokes “Long After Tonight”, vincitore nel 2006 del "Beck's Future Prize".
08
settembre 2007
Palinsesti 2007
Dall'otto settembre al 04 novembre 2007
fotografia
arte contemporanea
giovane arte
arte contemporanea
giovane arte
Location
SEDI VARIE – San Vito Al Tagliamento
San Vito Al Tagliamento, (Pordenone)
San Vito Al Tagliamento, (Pordenone)
Orario di apertura
da martedì a giovedì 10.00-12.00 / 14.30-19.00 su appuntamento Ufficio Cultura tel. 0434 833295;
venerdì, sabato e domenica 10.00-12.00 / 14.30-19.00
Sito web
www.palinsesti.org
Autore
Curatore