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Palinsesti XXII Edizione
Il 30 novembre (Antico Teatro Sociale “G.G. Arrigoni”, ore 11.00) verrà inaugurata la
ventiduesima edizione di Palinsesti, la rassegna d’arte contemporanea organizzata dal Comune di San
Vito al Tagliamento, Assessorato Beni e Attività Culturali, che, fra le molte incertezze di questa fase e
congiuntura economica, ritrova slancio per rinnovarsi e aprirsi anche alle nuove generazioni con un
programma più concentrato sui singoli artisti.
Comunicato stampa
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Il 30 novembre (Antico Teatro Sociale “G.G. Arrigoni”, ore 11.00) verrà inaugurata la
ventiduesima edizione di Palinsesti, la rassegna d’arte contemporanea organizzata dal Comune di San
Vito al Tagliamento, Assessorato Beni e Attività Culturali, che, fra le molte incertezze di questa fase e
congiuntura economica, ritrova slancio per rinnovarsi e aprirsi anche alle nuove generazioni con un
programma più concentrato sui singoli artisti.
Quattro i progetti di quest’anno con alcune novità ed alcune gradite conferme. Innanzitutto i due
nuovi a taglio monografico. Una retrospettiva, la prima, dedicata a Graziano Negri, il pittore veneto
recentemente scomparso, curata da Alessandro Del Puppo, Valentino Turchetto e Denis Viva.
Fra i maggiori esponenti italiani della pittura astratta cosiddetta “analitica”, poiché si tratta di
un’arte che indaga il suo stesso funzionamento, Negri ha lasciato un corpus di opere che va dagli esordi
sino ad oggi, un percorso completo indagato dalla mostra che sarà ospitata nel seicentesco palazzo
Altan. A latere, Alessandro Ruzzier condurrà un progetto fotografico, nel quale reinterpreterà, attraverso
il suo obiettivo, il significato attribuito da Negri al rapporto tra immagine e supporto.
Nell’ex Essiccatoio Bozzoli, riqualificato dal recente restauro, il progetto “Le meccaniche
incerte” sarà appositamente realizzato da un duo di artiste slovene e curato da Giovanni Rubino.
Proseguendo infatti l’indagine sulla situazione artistica dell’Europa Orientale, quest’anno Palinsesti
presenterà, in concomitanza con la 30a edizione della Biennale Internazionale di Grafica di Lubiana, la
collaborazione tra Meta Grgurevi e Urša Vidic, capaci di creare un’incantata atmosfera retrò
attraverso l’impiego di ingranaggi, proiezioni e pellicole. L’installazione Galanterie Mecanique, si
compone di congegni, ombre e luci, che si muovono con tempi diversi, sincroni e asincroni, e compie
con gli spazi di archeologia industriale dell’ex Essiccatoio Bozzoli un connubio che mette in scena il
sogno, oppure l’incubo, della civiltà industriale.
Le due conferme principali della rassegna sono i progetti più a lungo termine di Palinsesti.
Innanzitutto la quinta edizione del Premio In Sesto, curata da Giorgia Gastaldon, che, in occasione del
lustro, avrà una commissione “interna” di selezionatori, composta dagli organizzatori storici della
rassegna (Angelo Bertani, Alessandro Del Puppo e Denis Viva) e dalla professoressa Caterina Furlan
della Fondazione Furlan. Anche quest’anno a Pordenone, nella sede della fondazione, sarà ospitata la
mostra personale del vincitore della precedente edizione del Premio, Gianni Pignat. Gli artisti
selezionati quest’anno, ripartiti fra le provincie della Regione sono: Alessandra Lazzaris, Guerrino
Dirindin, Chris Gilmour e Luciano Celli. Il miglior progetto proposto dai quattro artisti, scelto con il
voto del pubblico, verrà ospitato, per la prima volta del Premio In Sesto, nel luogo stesso in cui la
scultura vincitrice verrà poi realizzata: le Antiche Carceri asburgiche. L’Amministrazione Comunale con
questa scelta ha voluto infatti, dopo il sapiente restauro, terminato di recente, curato dagli architetti
Fabiola Molinaro e Paolo Zampese, valorizzare questo edificio della prima metà dell’800, di particolare
valenza storico-artistica, restituendolo alla comunità sanvitese.
Altra conferma che guarda al futuro è la mostra realizzata dall’Associazione Grafite, che esporrà sempre
in palazzo Altan i risultati di tre giovani artiste (Marina Ferretti, Giulia Iacolutti, Lara Trevisan)
dopo un laboratorio fotografico curato e tenuto da Alessandro Ruzzier.
ventiduesima edizione di Palinsesti, la rassegna d’arte contemporanea organizzata dal Comune di San
Vito al Tagliamento, Assessorato Beni e Attività Culturali, che, fra le molte incertezze di questa fase e
congiuntura economica, ritrova slancio per rinnovarsi e aprirsi anche alle nuove generazioni con un
programma più concentrato sui singoli artisti.
Quattro i progetti di quest’anno con alcune novità ed alcune gradite conferme. Innanzitutto i due
nuovi a taglio monografico. Una retrospettiva, la prima, dedicata a Graziano Negri, il pittore veneto
recentemente scomparso, curata da Alessandro Del Puppo, Valentino Turchetto e Denis Viva.
Fra i maggiori esponenti italiani della pittura astratta cosiddetta “analitica”, poiché si tratta di
un’arte che indaga il suo stesso funzionamento, Negri ha lasciato un corpus di opere che va dagli esordi
sino ad oggi, un percorso completo indagato dalla mostra che sarà ospitata nel seicentesco palazzo
Altan. A latere, Alessandro Ruzzier condurrà un progetto fotografico, nel quale reinterpreterà, attraverso
il suo obiettivo, il significato attribuito da Negri al rapporto tra immagine e supporto.
Nell’ex Essiccatoio Bozzoli, riqualificato dal recente restauro, il progetto “Le meccaniche
incerte” sarà appositamente realizzato da un duo di artiste slovene e curato da Giovanni Rubino.
Proseguendo infatti l’indagine sulla situazione artistica dell’Europa Orientale, quest’anno Palinsesti
presenterà, in concomitanza con la 30a edizione della Biennale Internazionale di Grafica di Lubiana, la
collaborazione tra Meta Grgurevi e Urša Vidic, capaci di creare un’incantata atmosfera retrò
attraverso l’impiego di ingranaggi, proiezioni e pellicole. L’installazione Galanterie Mecanique, si
compone di congegni, ombre e luci, che si muovono con tempi diversi, sincroni e asincroni, e compie
con gli spazi di archeologia industriale dell’ex Essiccatoio Bozzoli un connubio che mette in scena il
sogno, oppure l’incubo, della civiltà industriale.
Le due conferme principali della rassegna sono i progetti più a lungo termine di Palinsesti.
Innanzitutto la quinta edizione del Premio In Sesto, curata da Giorgia Gastaldon, che, in occasione del
lustro, avrà una commissione “interna” di selezionatori, composta dagli organizzatori storici della
rassegna (Angelo Bertani, Alessandro Del Puppo e Denis Viva) e dalla professoressa Caterina Furlan
della Fondazione Furlan. Anche quest’anno a Pordenone, nella sede della fondazione, sarà ospitata la
mostra personale del vincitore della precedente edizione del Premio, Gianni Pignat. Gli artisti
selezionati quest’anno, ripartiti fra le provincie della Regione sono: Alessandra Lazzaris, Guerrino
Dirindin, Chris Gilmour e Luciano Celli. Il miglior progetto proposto dai quattro artisti, scelto con il
voto del pubblico, verrà ospitato, per la prima volta del Premio In Sesto, nel luogo stesso in cui la
scultura vincitrice verrà poi realizzata: le Antiche Carceri asburgiche. L’Amministrazione Comunale con
questa scelta ha voluto infatti, dopo il sapiente restauro, terminato di recente, curato dagli architetti
Fabiola Molinaro e Paolo Zampese, valorizzare questo edificio della prima metà dell’800, di particolare
valenza storico-artistica, restituendolo alla comunità sanvitese.
Altra conferma che guarda al futuro è la mostra realizzata dall’Associazione Grafite, che esporrà sempre
in palazzo Altan i risultati di tre giovani artiste (Marina Ferretti, Giulia Iacolutti, Lara Trevisan)
dopo un laboratorio fotografico curato e tenuto da Alessandro Ruzzier.
30
novembre 2013
Palinsesti XXII Edizione
Dal 30 novembre al 30 dicembre 2013
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – San Vito Al Tagliamento
San Vito Al Tagliamento, (Pordenone)
San Vito Al Tagliamento, (Pordenone)
Vernissage
30 Novembre 2013, h 11
Autore
Curatore