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PANdora
La Galleria Bianconi inaugura “PANdora”, che chiude la trilogia iniziata nei mesi precedenti con le mostre “TAdZIO” e “CArNEAde”: tre mostre collettive curate da Alberto Zanchetta che propongono un excursus in cui si è inteso recuperare e riflettere su temi tradizionali della pittura.
Comunicato stampa
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“PANdora” indaga gli attuali sviluppi della “natura morta”, esponendo una ventina di opere di Albano Morandi, Salvatore Scafiti, Dany Vescovi e Aura Zecchini.
La mania per il dettaglio, parimenti al preziosismo di ciascuna natura morta, accentua l’inclinazione alla contemplazione e all’intimismo del mondo silenzioso (stilleben/still-life). Le opere esposte in “PANdora” si pongono in ascolto di queste “vite silenti”, che con la loro rituale ciclicità possono contribuire a comprendere meglio la fragile realtà in cui l’uomo vive.
Le sculture di Albano Morandi, installate nella prima sala della galleria, invadono lo spazio come fosse una piccola serra o un orto botanico. Nelle opere di Morandi gli elementi floreali si innestano con i materiali di scarto prodotti dalla società contemporanea; ne nascono delle nuove specie botaniche che vengono ricoperte di resina o di gesso, creando così delle calcificazioni pompeiane che alludono a nuove, improbabili, esistenze biologiche. Allo stesso modo, le tele e gli acquerelli di Salvatore Scafiti si interrogano sulla purezza della natura mentre stinge nella corruzione del mondo, nel degrado dell’uomo, in un dramma interiore che diventa dramma ecologico.
I dipinti di Vescovi e Zecchini rivisitano invece la pittura fiamminga del ‘600 mostrando la calma apparente di vite silenziose/tranquille che in realtà non sono poi così quiescenti. Aura Zecchini, con un disegno stilizzato, vivace e veloce, mostra il tipico brulicare degli insetti, sintomo che i soggetti floreali stanno deperendo, fino alla marcescenza. Viceversa, i fuori fuoco e gli iperrealismi pittorici di Dany Vescovi non si limitano a imitare in modo pedissequo: sia i colori che i soggetti finiscono per trascendere la verosimiglianza in formule del tutto inedite, che mescolano le forme morbide della natura con una spigolosa geometria euclidea.
Un vaso vuoto, defunzionalizzato dal suo scopo, è posto all’inizio del percorso della mostra. Il contenitore neutro e puro, che gioca sulla metonimia di una natura in vitro, diventa emblema di un ipotetico cordoglio umano verso il pianeta terra ormai inquinato e artificializzato: da esso si sono liberati – alla maniera del vaso di Pandora – tutti i nostri mali.
Albano Morandi è nato a Salò nel 1958, a vive a Raffa nel Puegnago (BS)
Salvatore Scafiti è nato a Acicatena (CT) nel 1972, vive e lavora Peschiera del Garda (VR).
Dany Vescovi è nato a Milano nel 1969, dove vive e lavora
Aura Zecchini è nata a Peschiera del Garda (VR) nel 1983, a vive a Milano.
“PANdora” chiude la stagione espositiva 2008-2009 della Galleria Bianconi, che ha proposto da ottobre ad oggi: “Experimenta Mundi” personale di Arianna Carossa, “Un probabile Umore dell’idea” con sculture di Fontana, Leoncillo, Valentini, Zauli, “Polikartoni” personale di Polona Maher, “Tadzio” collettiva con Nino Longobardi, Massimo Pulini, Nicola Samorì, Willy Verginer, e “Carneade” con Juan Carlos Ceci, Paolo Grassino, Aldo Mondino, Nero.
La mania per il dettaglio, parimenti al preziosismo di ciascuna natura morta, accentua l’inclinazione alla contemplazione e all’intimismo del mondo silenzioso (stilleben/still-life). Le opere esposte in “PANdora” si pongono in ascolto di queste “vite silenti”, che con la loro rituale ciclicità possono contribuire a comprendere meglio la fragile realtà in cui l’uomo vive.
Le sculture di Albano Morandi, installate nella prima sala della galleria, invadono lo spazio come fosse una piccola serra o un orto botanico. Nelle opere di Morandi gli elementi floreali si innestano con i materiali di scarto prodotti dalla società contemporanea; ne nascono delle nuove specie botaniche che vengono ricoperte di resina o di gesso, creando così delle calcificazioni pompeiane che alludono a nuove, improbabili, esistenze biologiche. Allo stesso modo, le tele e gli acquerelli di Salvatore Scafiti si interrogano sulla purezza della natura mentre stinge nella corruzione del mondo, nel degrado dell’uomo, in un dramma interiore che diventa dramma ecologico.
I dipinti di Vescovi e Zecchini rivisitano invece la pittura fiamminga del ‘600 mostrando la calma apparente di vite silenziose/tranquille che in realtà non sono poi così quiescenti. Aura Zecchini, con un disegno stilizzato, vivace e veloce, mostra il tipico brulicare degli insetti, sintomo che i soggetti floreali stanno deperendo, fino alla marcescenza. Viceversa, i fuori fuoco e gli iperrealismi pittorici di Dany Vescovi non si limitano a imitare in modo pedissequo: sia i colori che i soggetti finiscono per trascendere la verosimiglianza in formule del tutto inedite, che mescolano le forme morbide della natura con una spigolosa geometria euclidea.
Un vaso vuoto, defunzionalizzato dal suo scopo, è posto all’inizio del percorso della mostra. Il contenitore neutro e puro, che gioca sulla metonimia di una natura in vitro, diventa emblema di un ipotetico cordoglio umano verso il pianeta terra ormai inquinato e artificializzato: da esso si sono liberati – alla maniera del vaso di Pandora – tutti i nostri mali.
Albano Morandi è nato a Salò nel 1958, a vive a Raffa nel Puegnago (BS)
Salvatore Scafiti è nato a Acicatena (CT) nel 1972, vive e lavora Peschiera del Garda (VR).
Dany Vescovi è nato a Milano nel 1969, dove vive e lavora
Aura Zecchini è nata a Peschiera del Garda (VR) nel 1983, a vive a Milano.
“PANdora” chiude la stagione espositiva 2008-2009 della Galleria Bianconi, che ha proposto da ottobre ad oggi: “Experimenta Mundi” personale di Arianna Carossa, “Un probabile Umore dell’idea” con sculture di Fontana, Leoncillo, Valentini, Zauli, “Polikartoni” personale di Polona Maher, “Tadzio” collettiva con Nino Longobardi, Massimo Pulini, Nicola Samorì, Willy Verginer, e “Carneade” con Juan Carlos Ceci, Paolo Grassino, Aldo Mondino, Nero.
06
maggio 2009
PANdora
Dal 06 maggio al 06 giugno 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA BIANCONI
Milano, Via Lecco, 20, (Milano)
Milano, Via Lecco, 20, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì al sabato 10.30-13 e 14-19
Vernissage
6 Maggio 2009, ore 18.00
Autore
Curatore