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PANTA REI
Venerdì 20 settembre 2024, alle ore 18.00, la sede di Fondazione Cariverona in Palazzo Pellegrini a Verona presenta un nuovo percorso espositivo, a cura di Urbs Picta, che prende il nome e dà il via a tutto il progetto annuale, Panta Rei, qui dedicato alla tematica delle acque urbane indagata nella relazione tra la città scaligera e l’Adige.
L’allestimento propone, fino al 30 agosto 2025, un’accurata selezione di ventuno opere della collezione di Fondazione Cariverona che, da inizio Settecento alla metà del Novecento, raccontano le trasformazioni della città veneta intorno alla sua arteria fluviale: dai primi insediamenti in epoca preromana allo sfruttamento del fiume come via d’acqua, dall’innalzamento degli argini alle attuali problematiche. La storia di Verona è profondamente intrecciata a quella del suo fiume e le trasformazioni urbanistiche avvenute nei secoli non raccontano solo un cambiamento nella struttura della città, ma anche il mutare di attività, professioni e identità nei quartieri attraversati dall’Adige e, di conseguenza, un’evoluzione della città nel suo complesso.
Panta Rei, con la curatela di Urbs Picta e la direzione artistica di Jessica Bianchera, declina la tematica in due ambiti principali.
In primis territoriale, con una riflessione sul rapporto tra Verona e il suo fiume e, in generale, sulle acque urbane, attraverso la mostra omonima a Palazzo Pellegrini, sede della Fondazione Cariverona. L’esposizione Panta Rei inaugura il 20 settembre prossimo alle ore 18.00, arricchita dal Concerto per l’acqua a cura del Conservatorio di Verona E. F. Dall’Abaco, e resta visitabile fino al 30 agosto 2025. Venti opere, realizzate nell’ampio arco temporale che va dai primi del Settecento alla metà del Novecento – a partire dalla celebre Donna che nuota sott’acqua (1941-1942) di Arturo Martini che rinomina l’attuale Sala Basaldella in Sala Martini – offrono un’analisi della trasformazione urbanistica e, insieme, sociale e culturale della città scaligera in relazione all’Adige.
Inoltre, l’indagine territoriale prosegue con la residenza dell’artista e ricercatrice Oriana Persico, dal titolo evocativo Udatinos. Sensibili all’acqua, oltre al vasto programma pubblico, che include un progetto di mediazione culturale, laboratori per scuole e famiglie, la rassegna cinematografica Gli stati dell’acqua (ex Chiesa di San Pietro in Monastero, dal 26 al 29 settembre 2024 alle ore 21, preceduta da approfondimenti e performance alle ore 20.30), a cura di Diplomart – Bridge Film Festival, che con cinque titoli di diversa durata e differenti generi, dall’animazione al documentario, invita a riflettere sulla mutevolezza dell’acqua, fenomeno non solo poetico, ma in primo luogo ambientale. E ancora, la conferenza Luca Bochicchio: Arturo Martini e la Donna che nuota sott’acqua e la tavola rotonda Verona e il suo fiume.
Dalla visione particolare legata alla città l’indagine, quindi, si espande e abbraccia un ambito più universale, per un’analisi ad ampio raggio delle dinamiche legate alla crisi idrica anche in senso sociale e geopolitico, grazie alla mostra TOMORROWS – A Land of Water, a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti, ospitata da Fondazione Cariverona nelle storiche sale di Castel San Pietro, l’imponente fortezza che dall’alto abbraccia con lo sguardo tutta Verona. L’esposizione, che inaugura venerdì 11 ottobre alle ore 21.30 arricchita dalla live performance di Lorenzo Senni e dal dj set di Ritmica (programma musicale curato da Path Festival per il suo decimo anniversario), nell’ambito del programma “Art&TheCity” di ArtVerona 2024, presenta fino al 10 novembre 2024 opere video e installazioni di artiste internazionali, quali DAVRA research collective (Saodat Ismailova, Madina Joldybek, Zumrad Mirzalieva), Lina Dib, Elena Mazzi e Alberta Whittle.
Per una visione scientificamente più approfondita e declinando il carattere transdisciplinare del progetto, a marzo 2025 si terrà il convegno nazionale Acque, presente e futuro: stato e prospettive di tutela.
Dichiara Bruno Giordano, presidente Fondazione Cariverona: «Sono convinto che la cultura sia un potente motore di riflessione e di innovazione, in grado di generare soluzioni audaci per affrontare le sfide globali. La nostra Fondazione vuole impegnarsi a valorizzare il proprio patrimonio di opere per contribuire a costruire un futuro più giusto. Arte, pittura, scultura, cinema hanno, infatti, il potere di trasformare radicalmente il mondo in cui viviamo: suscitano emozioni profonde e ci spingono a immaginare realtà alternative, creando connessioni tra le persone e ispirando azioni concrete. È con questa convinzione che abbiamo deciso di sostenere il progetto Panta Rei. Grazie a un programma ricco di eventi pensati per tutta la città, vogliamo contribuire a rafforzare la consapevolezza collettiva sulla crisi climatica in atto, a partire dall’elemento dell’acqua, non per cedere all’ansia o alla paura, ma per trovare lo slancio necessario ad abbracciare un nuovo modello di sviluppo sostenibile».
Prosegue la direttrice artistica Jessica Bianchera: «Panta Rei si inserisce in una linea di ricerca che insieme a Fondazione Cariverona e Urbs Picta porto avanti da anni, con progetti come Tomorrows – Notes on the future of the Earth, Al Femminile, Fuori – Nella terra dell’uomo. Questi percorsi esplorano il potenziale dell’arte come strumento di dialogo e riflessione su temi che riguardano il territorio e le comunità. Anche in questa occasione, l’arte diventa il punto di partenza per un dibattito più ampio, transdisciplinare, che coinvolge diversi pubblici e settori, contribuendo a costruire una consapevolezza collettiva su questioni fondamentali per il nostro presente e futuro. Attraverso Panta Rei intendiamo proseguire il nostro impegno per favorire un coinvolgimento attivo e consapevole del pubblico su temi cruciali come la crisi idrica, rendendo l’arte un motore di cambiamento sociale e culturale».
Panta Rei è un progetto di Fondazione Cariverona, a cura di Urbs Picta e in collaborazione con numerosi enti territoriali, quali Veronafiere S.p.A. – ArtVerona, Contemporanea – Università di Verona, Accademia di Belle Arti statale di Verona, Conservatorio di Verona “Evaristo Felice Dall’Abaco”, DiplomArt – Bridge Film Festival, Her: She Loves Data e, nell’ambito della mostra Tomorrows – A Land of Water, anche AGIVERONA, Careof e Path Festival, con il patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Verona, e la media partnership di exibart.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero.
PANTA REI
Verona, Via Achille Forti, 3