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Pantanal. La pittura emerge dalla palude
Pantanal è la più grande zona umida del mondo, un’immensa pianura alluvionale situata in Sudamerica, fra Brasile, Bolivia e Paraguay, con un’estensione di 150.000 km quadrati. Il nome Pantanal deriva dalla parola portoghese “pântano”, ovvero “palude”, un’ambiente non certo edificante, così come l’attuale situazione della pittura. Oggi, infatti, questa espressione artistica cerca a fatica di rientrare a testa alta nel mondo dell’arte. Solo gli autori più originali e coraggiosi possono emergere dalla palude. La mostra prende in esame tredici artisti di generazioni differenti
Comunicato stampa
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Inaugura sabato 10 febbraio 2007 alle ore 17.30, presso la galleria Paggeriarte di Sassuolo, la collettiva Pantanal. La pittura emerge dalla palude, in mostra opere di: Alessandra Ariatti, Daniele Cudini,Till Freiwald, Elke Krystufek, Yayoi Kusama, Giorgio Lupattelli, Marotta & Russo, Ryan Mendoza, Navin Rawanchaikul, Antonio Riello, Alessandro Roma, Francesco Spampinato, Alexandra Wacker.
Pantanal è la più grande zona umida del mondo, un’immensa pianura alluvionale situata in Sudamerica, fra Brasile, Bolivia e Paraguay, con un’estensione di 150.000 km quadrati. Il nome Pantanal deriva dalla parola portoghese “pântano”, ovvero “palude”, un’ambiente non certo edificante, così come l’attuale situazione della pittura. Oggi, infatti, questa espressione artistica cerca a fatica di rientrare a testa alta nel mondo dell’arte. Solo gli autori più originali e coraggiosi possono emergere dalla palude. La mostra prende in esame tredici artisti di generazioni differenti:
Alessandra Ariatti (Reggio Emilia, 1967) dipinge amici e parenti con una precisione glaciale, restituendoci un’inedito album di famiglia. Daniele Cudini (Fermo – Ascoli Piceno) fa emergere dalle sue ultime raffinatissime tele in bianco e nero alcune storie senza tempo, enigmatiche e visionarie. Till Freiwald (Lima - Perù, 1963) realizza ritratti di giovani modelli ripresi dal vero ai quali restituisce una rilevanza monumentale. Elke Krystufek (Vienna - Austria, 1970), provocatoria e fuori dagli schemi, esegue performance, fotografie e dipinti in cui l’attore principale è il suo corpo. Il lavoro di Yayoi Kusama (Tokio – Giappone) è riconoscibile per l’utilizzo di pallini e tutto ciò che mette in crisi la percezione. Giorgio Lupattelli (Magione - Perugia) si serve della pittura per intrappolare il flusso continuo d’immagini mediatiche che caratterizzano il nostro tempo. Marotta & Russo (Stefano Marotta, La Chaux de Fonds - Svizzera, 1971 / Roberto Russo, Udine, 1969) ricostruiscono coloratissimi skylines di metropoli del futuro ispirati a “geometrie informatiche”. I dipinti di Ryan Mendoza (New York – USA, 1971) manifestano con determinazione storie di vita quotidiana che vanno oltre la realtà e la cronaca. Navin Rawanchaikul (Chiang Mai - Tailandia, 1971) sfrutta lo stile della cartellonistica orientale ritraendo i personaggi come in una specie di grande circo. Antonio Riello (Marostica, 1958) realizza “ritratti” di celebri armi da guerra su di uno sfondo decorato da una tappezzeria da cameretta per bimbi. Alessandro Roma (Milano, 1977) rappresenta pittoricamente interni di abitazioni e strutture di edifici che collassano in un inedito collage. La pittura di Francesco Spampinato (Catania, 1978) mostra astratti ma concettuali giochi di colore che ricordano i mandala buddhisti. Alexandra Wacker (Austria, 1958) realizza ritratti di noti e meno noti personaggi del mondo della musica.
Ospiti di questa mostra i Sure Creative Lab (Michela Caselli, Domenico Falaschetti, Fabrizio Falaschetti, Fiorenzo Masacci, Patrizia Gabriella Mazza, Walter Pica e Maria Carmina Puggioni), collettivo marchigiano che si insinua come un ironico virus all'interno degli spazi espositivi, intrecciando inedite relazioni emotive con lo spettatore e con le opere degli artisti in mostra.
Pantanal è la più grande zona umida del mondo, un’immensa pianura alluvionale situata in Sudamerica, fra Brasile, Bolivia e Paraguay, con un’estensione di 150.000 km quadrati. Il nome Pantanal deriva dalla parola portoghese “pântano”, ovvero “palude”, un’ambiente non certo edificante, così come l’attuale situazione della pittura. Oggi, infatti, questa espressione artistica cerca a fatica di rientrare a testa alta nel mondo dell’arte. Solo gli autori più originali e coraggiosi possono emergere dalla palude. La mostra prende in esame tredici artisti di generazioni differenti:
Alessandra Ariatti (Reggio Emilia, 1967) dipinge amici e parenti con una precisione glaciale, restituendoci un’inedito album di famiglia. Daniele Cudini (Fermo – Ascoli Piceno) fa emergere dalle sue ultime raffinatissime tele in bianco e nero alcune storie senza tempo, enigmatiche e visionarie. Till Freiwald (Lima - Perù, 1963) realizza ritratti di giovani modelli ripresi dal vero ai quali restituisce una rilevanza monumentale. Elke Krystufek (Vienna - Austria, 1970), provocatoria e fuori dagli schemi, esegue performance, fotografie e dipinti in cui l’attore principale è il suo corpo. Il lavoro di Yayoi Kusama (Tokio – Giappone) è riconoscibile per l’utilizzo di pallini e tutto ciò che mette in crisi la percezione. Giorgio Lupattelli (Magione - Perugia) si serve della pittura per intrappolare il flusso continuo d’immagini mediatiche che caratterizzano il nostro tempo. Marotta & Russo (Stefano Marotta, La Chaux de Fonds - Svizzera, 1971 / Roberto Russo, Udine, 1969) ricostruiscono coloratissimi skylines di metropoli del futuro ispirati a “geometrie informatiche”. I dipinti di Ryan Mendoza (New York – USA, 1971) manifestano con determinazione storie di vita quotidiana che vanno oltre la realtà e la cronaca. Navin Rawanchaikul (Chiang Mai - Tailandia, 1971) sfrutta lo stile della cartellonistica orientale ritraendo i personaggi come in una specie di grande circo. Antonio Riello (Marostica, 1958) realizza “ritratti” di celebri armi da guerra su di uno sfondo decorato da una tappezzeria da cameretta per bimbi. Alessandro Roma (Milano, 1977) rappresenta pittoricamente interni di abitazioni e strutture di edifici che collassano in un inedito collage. La pittura di Francesco Spampinato (Catania, 1978) mostra astratti ma concettuali giochi di colore che ricordano i mandala buddhisti. Alexandra Wacker (Austria, 1958) realizza ritratti di noti e meno noti personaggi del mondo della musica.
Ospiti di questa mostra i Sure Creative Lab (Michela Caselli, Domenico Falaschetti, Fabrizio Falaschetti, Fiorenzo Masacci, Patrizia Gabriella Mazza, Walter Pica e Maria Carmina Puggioni), collettivo marchigiano che si insinua come un ironico virus all'interno degli spazi espositivi, intrecciando inedite relazioni emotive con lo spettatore e con le opere degli artisti in mostra.
10
febbraio 2007
Pantanal. La pittura emerge dalla palude
Dal 10 febbraio al 25 marzo 2007
arte contemporanea
Location
PAGGERIARTE
Sassuolo, Piazzale Della Rosa, (Modena)
Sassuolo, Piazzale Della Rosa, (Modena)
Orario di apertura
giovedì e venerdì ore 16-19
sabato e domenica ore 10-13 e 16-19
Vernissage
10 Febbraio 2007, ore 17.30
Autore
Curatore