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Paola d’Amore – Il Sogno della Grecia
Duplice visibilità ad Enna per l’artista Paola D’Amore che in occasione della sua nuova personale curata da Aurelio Pes . I suoi ultimi lavori saranno visibili da fine giugno a fine agosto sia all’interno della Torre di Federico II che al Castello di Lombardia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 27 giugno il Sindaco di Enna, Maurizio Di Pietro, l’Assessore alla Cultura Francesco Colianni, inaugurano la mostra dell’artista Paola D’Amore
Il Sogno della Grecia a cura di Aurelio Pes.
L’evento, organizzato da Miliza Rodic, la quale ha già presentato i lavori dell’artista siciliana a Palazzo Ajutamicristo a Palermo, è promosso dalla Confraternita degli Ignudi.
Un nuovo evento dalla duplice visibilità per Paola D’Amore, la quale in occasione della mostra di Enna, allestita sia al Castello di Lombardia che all’interno della prestigiosa Torre di Federico II, presenta al pubblico quindici lavori circa.
L’elemento determinante della mostra palermitana era costituito dalla visione prospettica delle opere in esposizione, organizzate per terzine. Considerate, nella simbologia e iconografia, il numero assoluto in quanto, non casualmente, legate all’idea trinitaria, oltre che alla sua raffigurazione in triangolo, simbolo di Dio.
I ritmi ternari ineriscono così, radicalmente, alla costruzione dello spazio, in cui tutto è organizzato secondo visioni prospettiche, ripetute all’infinito, in maniera quasi ossessiva.
Nella Divina Commedia, le terzine di Dante si susseguono fino al Paradiso, spazio sacro che potrà essere raggiunto soltanto seguendo la ternarietà dei percorsi.
In caso contrario, la conquista dei passaggi iniziatici dall’Inferno al Purgatorio al Paradiso, se non scandita secondo i rituali ora descritti, non potrà mai conseguire l’esito auspicato, che per Dante consisterà nel felice compimento della sua opera.
Nella mostra di Enna ci scrive l’artista, si resta sopraffatti da un palinsesto di cultura del tutto simile a quello ora descritto, senza pari quasi nel resto del mondo, che va dalla Grecia alla epopea federiciana, al contesto generale che c’è intorno: Morgantina, Centuripe, Aidone, Agrigento; territori dove, avrebbe detto Goethe, convergono i raggi della storia universale, in maniera, nel contempo, sovrabbondante e particolare.
Alla fine, il nostro girovagare a caso da un luogo a un altro, consegue il premio insperato. Con enorme sorpresa di Aurelio Pes, troviamo, cioè, il luogo per eccellenza, vale a dire la torre federiciana, che ha un impianto ottagonale, forma geometrica che, per Federico II, costituiva un archetipo assoluto, come si evidenzia nel suo a Castel del Monte, o a Gerusalemme, non casualmente concepita come un sacro ottagono. Il quale è dunque la rappresentazione vivente della città celeste trapiantata in terra. Tale elemento rifondativo dell’impero di Federico II, consente dunque la ricostruzione della mostra appena conclusa, a Palermo, e acuisce il suo sguardo nella pura forma a Enna, che in tal modo diviene una evocazione ideale della Grecia e del mondo a venire che a questa forma assoluta dovrà inevitabilmente ispirarsi.
Press
MLC COMUNICAZIONE
mlc.comunicazione@gmail.com
Il Sogno della Grecia a cura di Aurelio Pes.
L’evento, organizzato da Miliza Rodic, la quale ha già presentato i lavori dell’artista siciliana a Palazzo Ajutamicristo a Palermo, è promosso dalla Confraternita degli Ignudi.
Un nuovo evento dalla duplice visibilità per Paola D’Amore, la quale in occasione della mostra di Enna, allestita sia al Castello di Lombardia che all’interno della prestigiosa Torre di Federico II, presenta al pubblico quindici lavori circa.
L’elemento determinante della mostra palermitana era costituito dalla visione prospettica delle opere in esposizione, organizzate per terzine. Considerate, nella simbologia e iconografia, il numero assoluto in quanto, non casualmente, legate all’idea trinitaria, oltre che alla sua raffigurazione in triangolo, simbolo di Dio.
I ritmi ternari ineriscono così, radicalmente, alla costruzione dello spazio, in cui tutto è organizzato secondo visioni prospettiche, ripetute all’infinito, in maniera quasi ossessiva.
Nella Divina Commedia, le terzine di Dante si susseguono fino al Paradiso, spazio sacro che potrà essere raggiunto soltanto seguendo la ternarietà dei percorsi.
In caso contrario, la conquista dei passaggi iniziatici dall’Inferno al Purgatorio al Paradiso, se non scandita secondo i rituali ora descritti, non potrà mai conseguire l’esito auspicato, che per Dante consisterà nel felice compimento della sua opera.
Nella mostra di Enna ci scrive l’artista, si resta sopraffatti da un palinsesto di cultura del tutto simile a quello ora descritto, senza pari quasi nel resto del mondo, che va dalla Grecia alla epopea federiciana, al contesto generale che c’è intorno: Morgantina, Centuripe, Aidone, Agrigento; territori dove, avrebbe detto Goethe, convergono i raggi della storia universale, in maniera, nel contempo, sovrabbondante e particolare.
Alla fine, il nostro girovagare a caso da un luogo a un altro, consegue il premio insperato. Con enorme sorpresa di Aurelio Pes, troviamo, cioè, il luogo per eccellenza, vale a dire la torre federiciana, che ha un impianto ottagonale, forma geometrica che, per Federico II, costituiva un archetipo assoluto, come si evidenzia nel suo a Castel del Monte, o a Gerusalemme, non casualmente concepita come un sacro ottagono. Il quale è dunque la rappresentazione vivente della città celeste trapiantata in terra. Tale elemento rifondativo dell’impero di Federico II, consente dunque la ricostruzione della mostra appena conclusa, a Palermo, e acuisce il suo sguardo nella pura forma a Enna, che in tal modo diviene una evocazione ideale della Grecia e del mondo a venire che a questa forma assoluta dovrà inevitabilmente ispirarsi.
Press
MLC COMUNICAZIONE
mlc.comunicazione@gmail.com
27
giugno 2019
Paola d’Amore – Il Sogno della Grecia
Dal 27 giugno al 31 agosto 2019
arte contemporanea
Location
TORRE DI FEDERICO II
Enna, Viale Armando Diaz, (Enna)
Enna, Viale Armando Diaz, (Enna)
Biglietti
Castello euro 3,00
Torre euro 2,00
Cumulativo Castello e Torre euro 4,00
Orario di apertura
10.00 – 19,00 tutti i giorni
Vernissage
27 Giugno 2019, ore 18,00
Autore
Curatore