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Paola D’Ercole 1965 – 2000
In mostra attraverso 45 opere e 4 video il lavoro dell’Architetto-Artista Paola D’Ercole, fondatrice dello “Studio Labirinto”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Poco meno di cinque anni fa, a settembre del 2016, Embrice Arti e Mestiere annunciava in rete – embrice2030.com – la preparazione di due mostre (un Architetto, Paolo Meluzzi, scomparso nel dicembre 2005, e una Architetto-Artista, Paola D’Ercole, 1943-2006).
Entrambi legati a gruppi con diverse connotazione intellettuali, coerentemente a quanto avveniva già nei primi anni Sessanta a Roma nella formazione degli studenti di Architettura e dei giovani Architetti laureati dal 1958 in poi.
Nel 2016 cadeva il quarantesimo anniversario della morte di Jorge Luis Borges (16 giugno
1976), autore principe nella bibliografia del labirinto fra i moderni: un labirinto letterario, e
della mente, fino alla pratica quotidiana. Sul versante opposto, Walter Gropius era il profeta
della integrazione architettonica negli anni Sessanta, che si aprivano con la pubblicazione di
due libri nella traduzione italiana: "L’Aleph", appunto, di J.L. Borges (Adelphi, 1959), e "Architettura Integrata", di W. Gropius (Il Saggiatore, 1958).
A entrambi i temi si riferiscono i giovani architetti romani nella seconda metà degli anni Sessanta.
Lo “Studio Labirinto”, fondato da Paola D’Ercole con i suoi amici nel 1966, avrà, come molti
altri gruppi strutturati a Roma e in Italia e all’estero (AUA, GRAU, superstudio, Archigram),
esiti marginali nello sviluppo della città reale.
Anche perché il sentiero, per i troppi laureati Architetti, finito il miracolo economico, non portava più a un bivio, ma approdava ad uno spazio vuoto, di fronte al quale le opzioni di vita
erano mille e al tempo stesso invisibili.
La via di Paola D’Ercole è stata quella della uscita dal labirinto attraverso il lavoro artistico.
Entrambi legati a gruppi con diverse connotazione intellettuali, coerentemente a quanto avveniva già nei primi anni Sessanta a Roma nella formazione degli studenti di Architettura e dei giovani Architetti laureati dal 1958 in poi.
Nel 2016 cadeva il quarantesimo anniversario della morte di Jorge Luis Borges (16 giugno
1976), autore principe nella bibliografia del labirinto fra i moderni: un labirinto letterario, e
della mente, fino alla pratica quotidiana. Sul versante opposto, Walter Gropius era il profeta
della integrazione architettonica negli anni Sessanta, che si aprivano con la pubblicazione di
due libri nella traduzione italiana: "L’Aleph", appunto, di J.L. Borges (Adelphi, 1959), e "Architettura Integrata", di W. Gropius (Il Saggiatore, 1958).
A entrambi i temi si riferiscono i giovani architetti romani nella seconda metà degli anni Sessanta.
Lo “Studio Labirinto”, fondato da Paola D’Ercole con i suoi amici nel 1966, avrà, come molti
altri gruppi strutturati a Roma e in Italia e all’estero (AUA, GRAU, superstudio, Archigram),
esiti marginali nello sviluppo della città reale.
Anche perché il sentiero, per i troppi laureati Architetti, finito il miracolo economico, non portava più a un bivio, ma approdava ad uno spazio vuoto, di fronte al quale le opzioni di vita
erano mille e al tempo stesso invisibili.
La via di Paola D’Ercole è stata quella della uscita dal labirinto attraverso il lavoro artistico.
20
giugno 2021
Paola D’Ercole 1965 – 2000
Dal 20 al 27 giugno 2021
architettura
Location
GALLERIA EMBRICE
Roma, Via Delle Sette Chiese, 78, (Roma)
Roma, Via Delle Sette Chiese, 78, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 19-21
Vernissage
20 Giugno 2021, tutti i giorni ore 19-21
Sito web
Editore
WriteUp Books
Ufficio stampa
WriteUp Books
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Patrocini