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Paola Di Bello
Il locale ospita per il tempo di una serata tre lavori recenti di Paola Di Bello, creati nel contesto della situazione conflittuale del quartiere Isola
Comunicato stampa
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Framing the Community, 2006
Strip, via de Castillia e via Confalonieri, 2007
L'Isola-Che-Non-C'è, 2007
Tantrika Shop in via Pollaiolo 2 ospita per il tempo di una serata tre lavori recenti di Paola Di Bello, creati nel contesto della situazione conflittuale del quartiere Isola. Framing the Community consiste in una cinquantina di ritratti di famiglie dell’Isola realizzate all’interno della “Stecca degli Artigiani”, oggi distrutta, mentre Strip documenta la situazione dei giardini e della “Stecca” un anno fa. L'Isola-Che-Non-C'è è un progetto che rivendica l’accesso libero ai giardini di via Confalonieri per mamme e bambini.
Il progetto fotografico di Paola Di Bello è una sorta di tassonomia eclettica delle aree del disagio urbano contemporaneo: dai quartieri operai italiani, come l’Isola, alle favelas di São Paulo, dai campi nomadi suburbani dei Rom alle zone squatters di Tokyo. E’ difficile isolare una sola immagine dalle campionature fotografiche che la raccolgono. Non perché i singoli elementi hanno un carattere seriale ma perché ogni volta sono determinati da un diverso insieme che ha una natura spaziale. Ogni insieme è come un quadro organizzato, coerente, frammentato in costellazioni variabili, in sezioni territoriali, in immagini differentemente componibili come in un puzzle perechiano o in una mappa borgesiana. In questo senso quella di Paola Di Bello è una sorta di geo-fotografia della città globale.
Per anni Isola Art Center ha lavorato con il Forum Isola alla riconversione dell’edificio della “Stecca degli artigiani” in un Centro per l’arte e il quartiere. Isola Art Center è tutt’oggi un laboratorio che offre all'arte contemporanea una piattaforma di sperimentazione, lavorando in una logica interdisciplinare, internazionale e allo stesso tempo radicata nel tessuto sociale locale, con l’obiettivo ultimo di opporsi a decisioni politiche e urbanistiche negative per il quartiere.
Ad aprile 2007 il Comune di Milano attraverso le Forze dell’Ordine e la multinazionale Hines hanno sgomberato Isola Art Center e tutti gli artigiani e le associazioni rimaste, dando poi inizio alla demolizione dell’edificio della “Stecca”. L’operazione è servita a consegnare il manufatto e i giardini nelle mani della multinazionale, che aspira a costruire edifici per un totale di 90 mila metri cubi. Il progetto è però contestato dalle associazioni del quartiere Isola, da alcuni ricorsi al TAR e dal progetto alternativo “Il Parco Possibile” approvato in Consiglio di Zona 9.Il forte radicamento nel territorio ha permesso ad Isola Art Center di sopravvivere allo sfratto della “Stecca” e di continuare le sue attività ospite di altri spazi del quartiere, come l’associazione culturale Punto
Rosso, Sound Metak e Tantrika Shop.
Si ringraziano Federico Bianchi Arte Contemporanea e Marco Scotini
Strip, via de Castillia e via Confalonieri, 2007
L'Isola-Che-Non-C'è, 2007
Tantrika Shop in via Pollaiolo 2 ospita per il tempo di una serata tre lavori recenti di Paola Di Bello, creati nel contesto della situazione conflittuale del quartiere Isola. Framing the Community consiste in una cinquantina di ritratti di famiglie dell’Isola realizzate all’interno della “Stecca degli Artigiani”, oggi distrutta, mentre Strip documenta la situazione dei giardini e della “Stecca” un anno fa. L'Isola-Che-Non-C'è è un progetto che rivendica l’accesso libero ai giardini di via Confalonieri per mamme e bambini.
Il progetto fotografico di Paola Di Bello è una sorta di tassonomia eclettica delle aree del disagio urbano contemporaneo: dai quartieri operai italiani, come l’Isola, alle favelas di São Paulo, dai campi nomadi suburbani dei Rom alle zone squatters di Tokyo. E’ difficile isolare una sola immagine dalle campionature fotografiche che la raccolgono. Non perché i singoli elementi hanno un carattere seriale ma perché ogni volta sono determinati da un diverso insieme che ha una natura spaziale. Ogni insieme è come un quadro organizzato, coerente, frammentato in costellazioni variabili, in sezioni territoriali, in immagini differentemente componibili come in un puzzle perechiano o in una mappa borgesiana. In questo senso quella di Paola Di Bello è una sorta di geo-fotografia della città globale.
Per anni Isola Art Center ha lavorato con il Forum Isola alla riconversione dell’edificio della “Stecca degli artigiani” in un Centro per l’arte e il quartiere. Isola Art Center è tutt’oggi un laboratorio che offre all'arte contemporanea una piattaforma di sperimentazione, lavorando in una logica interdisciplinare, internazionale e allo stesso tempo radicata nel tessuto sociale locale, con l’obiettivo ultimo di opporsi a decisioni politiche e urbanistiche negative per il quartiere.
Ad aprile 2007 il Comune di Milano attraverso le Forze dell’Ordine e la multinazionale Hines hanno sgomberato Isola Art Center e tutti gli artigiani e le associazioni rimaste, dando poi inizio alla demolizione dell’edificio della “Stecca”. L’operazione è servita a consegnare il manufatto e i giardini nelle mani della multinazionale, che aspira a costruire edifici per un totale di 90 mila metri cubi. Il progetto è però contestato dalle associazioni del quartiere Isola, da alcuni ricorsi al TAR e dal progetto alternativo “Il Parco Possibile” approvato in Consiglio di Zona 9.Il forte radicamento nel territorio ha permesso ad Isola Art Center di sopravvivere allo sfratto della “Stecca” e di continuare le sue attività ospite di altri spazi del quartiere, come l’associazione culturale Punto
Rosso, Sound Metak e Tantrika Shop.
Si ringraziano Federico Bianchi Arte Contemporanea e Marco Scotini
19
marzo 2008
Paola Di Bello
19 marzo 2008
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
TANTRIKA SHOP
Milano, Via Antonio Pollaiuolo, 2, (Milano)
Milano, Via Antonio Pollaiuolo, 2, (Milano)
Vernissage
19 Marzo 2008, ore 18.00 – 21.00
Sito web
www.isolartcenter.org
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