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Paola Leone Morettini – Cerco casa
mostra personale
Comunicato stampa
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La selezione di opere esposte in questa rassegna è rubata a un momento molto intimo e sofferto della vita di Paola Leone Morettini. Nel 1990 l’artista dovette lasciare l’abitazione nella quale viveva da molti anni e dove erano raccolte e custodite numerose memorie ed energie, per trovarsi orfana di dimora e con un indirizzo nuovo da trovare. Ne è scaturita una spontanea e quasi involontaria produzione pittorica che ha intercettato e assorbito le emozioni, i sentimenti, le ansie e le ossessioni che per una manciata di mesi hanno abitato l’animo dell’artista, spingendola verso creazioni che ne conservano ancora il sapore.
“Cerco casa” è il titolo dato a questa raccolta e in modo molto centrato ne costituisce la sintesi poetica.
Quando una persona ‘cerca casa’ rende manifesta la sua ricerca, ne parla, spiega e ribadisce ciò che vuole e di cui ha bisogno. Ebbene, ogni quadro che Paola ha realizzato in quel periodo è come un annuncio, talvolta incerto, dissonante, sempre emotivo, come se tutto il suo mondo si versasse lì in quei pochi centimetri quadrati di carta o tela disponibili al momento. La leggibilità di tale urgenza si definisce nell’immagine del tetto, che è spesso presente a significare copertura, protezione, tutela dell’intimità domestica; in questi annunci pittorici sono presenti anche finestre -magari da aprire su notti stellate- e porte da chiudere per lasciare fuori il mondo. Sono archetipi, tratteggiati con poche rapide pennellate che sembrano voler custodire l’innocenza, l’immediatezza e la sintesi del disegno infantile; o magari potremmo anche chiamarla ‘geometria della sicurezza’, che figurativamente sostiene l’ossatura del quadro e delinea lo spazio da abitare col colore. Esso si annuvola e si lascia assorbire dal supporto dando vita a forme organiche che si trasformano in un flusso di modificazioni, senza tuttavia perdere le qualità che li definiscono. E’ un cromatismo metamorfico, che racchiude invisibili strutture modulabili all’infinito, disponibile a una tecnica di stesura che coinvolge gesto e corporeità. E’ la parte istintuale della pittura di Paola Leone Morettini, quella che risponde all’urgenza creativa, all’eccitata ricerca di frammenti poetici da inserire sotto forma di collage -carte cinesi, buste, lembi di seta selvaggia, scampoli di tela- che portano il vissuto e la memoria nel quadro, quasi ne fossero la materia.
In queste opere c’è già un trasloco in atto, di attese ed emozioni, un imballaggio di cose, timori e ricordi, un prepararsi a cambiare luogo.
Dove immaginarmi? –sembra chiedersi l’artista. Ma si sa, ogni risposta per lei dimora nella sua pittura.
Silvia Merico
“Cerco casa” è il titolo dato a questa raccolta e in modo molto centrato ne costituisce la sintesi poetica.
Quando una persona ‘cerca casa’ rende manifesta la sua ricerca, ne parla, spiega e ribadisce ciò che vuole e di cui ha bisogno. Ebbene, ogni quadro che Paola ha realizzato in quel periodo è come un annuncio, talvolta incerto, dissonante, sempre emotivo, come se tutto il suo mondo si versasse lì in quei pochi centimetri quadrati di carta o tela disponibili al momento. La leggibilità di tale urgenza si definisce nell’immagine del tetto, che è spesso presente a significare copertura, protezione, tutela dell’intimità domestica; in questi annunci pittorici sono presenti anche finestre -magari da aprire su notti stellate- e porte da chiudere per lasciare fuori il mondo. Sono archetipi, tratteggiati con poche rapide pennellate che sembrano voler custodire l’innocenza, l’immediatezza e la sintesi del disegno infantile; o magari potremmo anche chiamarla ‘geometria della sicurezza’, che figurativamente sostiene l’ossatura del quadro e delinea lo spazio da abitare col colore. Esso si annuvola e si lascia assorbire dal supporto dando vita a forme organiche che si trasformano in un flusso di modificazioni, senza tuttavia perdere le qualità che li definiscono. E’ un cromatismo metamorfico, che racchiude invisibili strutture modulabili all’infinito, disponibile a una tecnica di stesura che coinvolge gesto e corporeità. E’ la parte istintuale della pittura di Paola Leone Morettini, quella che risponde all’urgenza creativa, all’eccitata ricerca di frammenti poetici da inserire sotto forma di collage -carte cinesi, buste, lembi di seta selvaggia, scampoli di tela- che portano il vissuto e la memoria nel quadro, quasi ne fossero la materia.
In queste opere c’è già un trasloco in atto, di attese ed emozioni, un imballaggio di cose, timori e ricordi, un prepararsi a cambiare luogo.
Dove immaginarmi? –sembra chiedersi l’artista. Ma si sa, ogni risposta per lei dimora nella sua pittura.
Silvia Merico
01
aprile 2014
Paola Leone Morettini – Cerco casa
Dal primo al 27 aprile 2014
arte contemporanea
Location
CALISTO CAFE’
Vailate, Via Alessandro Manzoni, 2, (Cremona)
Vailate, Via Alessandro Manzoni, 2, (Cremona)
Orario di apertura
martedì-mercoledì-giovedì 7:30 - 1:00 / venerdì-sabato-domenica 7:30 - 2:00
Vernissage
1 Aprile 2014, ore 21:00
Autore