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Paola Levi Opezzi
Nulla accomuna le opere di Paola Levi Opezzi più del colore, ora intenso e deciso a sottolineare la drammaticità dell’azione, come in Combattimento, ora dalle tinte delicate e soffuse
Comunicato stampa
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Nulla accomuna le opere di Paola Levi Opezzi più del colore, ora intenso e deciso a sottolineare la drammaticità dell’azione, come in Combattimento, ora dalle tinte delicate e soffuse a testimoniare - come sottolinea Adelinda Allegretti in catalogo - la quiete del momento, come in Mucche gialle e Savana, e del tratto rapido, istintivo, a volte persino gestuale, attraverso il quale cogliere l’idea del fluire continuo ed incessante della luce, del movimento, della vita stessa. E se è vero che la Natura, con i suoi paesaggi incontaminati, i fiori e gli animali, costituisce un‘importante fonte di ispirazione, Paola Levi Opezzi non manca di fissare sulla carta scene di vita quotidiana, come accade in Mondine e Giocando a carte, né di cogliere la bellezza in taluni scorci urbani (Traffico e New York 781 Fifth Avenue), soggetti generalmente poco o affatto indagati da quanti prediligono esprimersi attraverso l’uso della tecnica dell’acquerello. Una tecnica, tuttavia, mai utilizzata “pura” dall’artista che vive ed opera a Villarbasse, nel Torinese, piuttosto coadiuvata dall’inchiostro e che, nelle opere più recenti, sovente lascia il posto all’olio. In questo modo, grazie al primo ella riesce ad ottenere forme guizzanti che meglio rendono la succitata idea di movimento, e grazie al secondo uno spessore cromatico di maggior consistenza. Ma l’originalità della sua ricerca non si ferma a questo: spesso nelle opere che hanno per soggetto gli animali, tra lo sguardo dello spettatore e le figure indagate compare una sorta di reticolato, più o meno marcato, a costituire un’ideale ed immaginaria protezione issata dall’artista tra l’uomo e la natura. Giraffe blu ne è un esempio: il tratto guizzante, persino nervoso, che delinea le slanciate silhouette delle giraffe, quasi delle gigantesche gru issate contro un orizzonte in cui i toni caldi della terra si fondono con gli azzurri del cielo, maschera appena il reticolato che, puntuale, si ripete in prossimità di ciascun animale.
Una ricerca, quella della Levi Opezzi, in continuo divenire, segnata in questa specifica fase soprattutto dal passaggio, graduale ma deciso, dall’uso della tecnica ad acquerello verso quella ad olio.
Una ricerca, quella della Levi Opezzi, in continuo divenire, segnata in questa specifica fase soprattutto dal passaggio, graduale ma deciso, dall’uso della tecnica ad acquerello verso quella ad olio.
17
novembre 2004
Paola Levi Opezzi
Dal 17 novembre all'otto dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA BIANCA MARIA RIZZI
Milano, Via Molino Delle Armi, 3, (Milano)
Milano, Via Molino Delle Armi, 3, (Milano)
Orario di apertura
11-13/15,30-19,15
Vernissage
17 Novembre 2004, dalle ore 18 alle 22. Sarà presente l’Artista
Autore
Curatore