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Paola Pivi / Annika Larsson / John McCracken
Paola Pivi – Fant ass Tie. Annika Larsson – Hockey. John McCracken – Eighties
Comunicato stampa
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PAOLA PIVI - Sala 1
FANT ASS TIC
L'attività artistica di Paola Pivi è connotata da immagini fortemente spiazzanti.
Attraverso l'ausilio di varie tecniche esecutive, le sue opere mostrano porzioni di realtà ambigue e disorientanti.
Dal ribaltamento di un camion a venti cubani che ballano in forma di ovale, da un asino su una barca a uno struzzo in mare, da una coppia di zebre in alta montagna all'opulenza schietta di piccolissimi divani imbevuti di raffinati profumi, il suo percorso muta e sconvolge i nessi tra soggetti e contesto.
Il lavoro di Paola Pivi suggerisce l'esistenza di molteplici percorsi, anche imprevisti, una forma di gioco con l'esistenza.
In occasione di questa personale, Paola Pivi presenta una serie di fotografie che rappresentano sederi e miniature di sedie di design, grafiche e disegni
Paola Pivi è nata a Milano nel 1971. Vive e lavora a Londra. Nel 2004 ha esposto in importanti istituzioni pubbliche e private: Platformat - Gloucester Road Underground Station, Londra; Brown University, Providence, Stati Uniti. Ha esposto inoltre, con una mostra personale, al MACRO. Ricordiamo la sua partecipazione a Manifesta 5, alla 48a e alla 50a Biennale di Venezia.
ANNIKA LARSSON - Sala 2
HOCKEY
La Galleria Massimo De Carlo presenta l’ultimo lavoro di Annika Larsson, Hockey (2004, DVD, 25 minuti). Nella sala dai muri rigorosamente bianchi si susseguono le immagini di una partita di hockey tra due squadre senza nome in uno stadio completamente vuoto, il Globe Arena di Stoccolma.
Anche questo video, possiede l’affascinante e al contempo inquietante enigmaticità dei lavori precedenti: figure silenziose, intente, partecipi, ma allo stesso tempo inattive, icone estetiche dell’ambiguità elevata ad essenza, personaggi che restano inscrutabilmente impenetrabili. Un mondo inventato da Annika Larsson in cui gli uomini, i personaggi, oltre ad indossare degli abiti che sono o ricordano delle divise, si guardano, agiscono, giocano come se celebrassero un rito mai concluso. Annika Larsson, chiaramente attratta dal controllo, ci mostra una realtà che sembra solo apparentemente sotto controllo, infatti al tempo stesso ci comunica un profondo senso di confusione e di ambiguità. Alla base del suo ossessivo modo di lavorare c’è l’intenzione di evocare situazioni e sentimenti sconosciuti e imprevedibili.
Il linguaggio di Annika Larsson si articola attraverso la forza dei dettagli, la lentezza dell’azione, la nitidezza delle inquadrature e la suggestione del sonoro, una musica synth-pop arrangiata dalla stessa Larsson e da Tobias Bernstrup ed eseguita da Bernstrup, che incorpora rumori caratteristici del gioco dell’hockey.
Nata nel 1972 a Stoccolma e laureata presso la Royal Academy of Fine Arts di Stoccolma, vive e lavora a New York. E’ stata invitata a partecipare nel 2004 alla Biennale di Siviglia e a Contested Fields presso il Des Moines Art Center. Nel 2003 alla Biennale di Istanbul e alla KunstFilmbiennale di Colonia. Tra le numerose personali in istituzioni museali ricordiamo le mostre all’ I.C.A. di Londra, allo S.M.A.K. di Gent e al Museum für Gegenwartskunst di Basilea.
JOHN McCRACKEN – Sala 3
EIGHTIES
L’artista americano John McCracken appartiene a quel gruppo di scultori che, a metà degli anni ’60 in California, cominciano a sviluppare un linguaggio plastico in cui ogni implicazione formalistica è ridotta all'essenziale.
In quegli anni lavora la purezza elementare delle cose primarie, l'essenza originaria dell'arte, che è ordine, geometria, semplicità.
Presso la Galleria Massimo De Carlo sono presentati alcuni lavori che l’artista ha realizzato negli ultimi trent’anni.
Contrariamente a ciò che potrebbe suggerire l’esperienza della Minimal Art, gli oggetti di John McCracken non sono prodotti industrialmente, ognuno è scrupolosamente realizzato a mano, dipinto attentamente, strato su strato.
Egli è particolarmente attento all'energia della forma e alla relazione che si stabilisce tra questa e lo spazio con cui interagisce; le tipologie d'installazione delle opere e la possibilità per il pubblico di divenire elemento attivo nella sua percezione spaziale rappresentano uno degli elementi più affascinanti di queste creazioni.
John McCracken, nato a Berkeley (CA) nel 1934, vive e lavora in Messico. Ha esposto in spazi pubblici e privati, ricordiamo lo S.M.A.C.K. a Gent , la Kunsthalle di Basilea, il Museum für Angewandte Kunst di Vienna.
FANT ASS TIC
L'attività artistica di Paola Pivi è connotata da immagini fortemente spiazzanti.
Attraverso l'ausilio di varie tecniche esecutive, le sue opere mostrano porzioni di realtà ambigue e disorientanti.
Dal ribaltamento di un camion a venti cubani che ballano in forma di ovale, da un asino su una barca a uno struzzo in mare, da una coppia di zebre in alta montagna all'opulenza schietta di piccolissimi divani imbevuti di raffinati profumi, il suo percorso muta e sconvolge i nessi tra soggetti e contesto.
Il lavoro di Paola Pivi suggerisce l'esistenza di molteplici percorsi, anche imprevisti, una forma di gioco con l'esistenza.
In occasione di questa personale, Paola Pivi presenta una serie di fotografie che rappresentano sederi e miniature di sedie di design, grafiche e disegni
Paola Pivi è nata a Milano nel 1971. Vive e lavora a Londra. Nel 2004 ha esposto in importanti istituzioni pubbliche e private: Platformat - Gloucester Road Underground Station, Londra; Brown University, Providence, Stati Uniti. Ha esposto inoltre, con una mostra personale, al MACRO. Ricordiamo la sua partecipazione a Manifesta 5, alla 48a e alla 50a Biennale di Venezia.
ANNIKA LARSSON - Sala 2
HOCKEY
La Galleria Massimo De Carlo presenta l’ultimo lavoro di Annika Larsson, Hockey (2004, DVD, 25 minuti). Nella sala dai muri rigorosamente bianchi si susseguono le immagini di una partita di hockey tra due squadre senza nome in uno stadio completamente vuoto, il Globe Arena di Stoccolma.
Anche questo video, possiede l’affascinante e al contempo inquietante enigmaticità dei lavori precedenti: figure silenziose, intente, partecipi, ma allo stesso tempo inattive, icone estetiche dell’ambiguità elevata ad essenza, personaggi che restano inscrutabilmente impenetrabili. Un mondo inventato da Annika Larsson in cui gli uomini, i personaggi, oltre ad indossare degli abiti che sono o ricordano delle divise, si guardano, agiscono, giocano come se celebrassero un rito mai concluso. Annika Larsson, chiaramente attratta dal controllo, ci mostra una realtà che sembra solo apparentemente sotto controllo, infatti al tempo stesso ci comunica un profondo senso di confusione e di ambiguità. Alla base del suo ossessivo modo di lavorare c’è l’intenzione di evocare situazioni e sentimenti sconosciuti e imprevedibili.
Il linguaggio di Annika Larsson si articola attraverso la forza dei dettagli, la lentezza dell’azione, la nitidezza delle inquadrature e la suggestione del sonoro, una musica synth-pop arrangiata dalla stessa Larsson e da Tobias Bernstrup ed eseguita da Bernstrup, che incorpora rumori caratteristici del gioco dell’hockey.
Nata nel 1972 a Stoccolma e laureata presso la Royal Academy of Fine Arts di Stoccolma, vive e lavora a New York. E’ stata invitata a partecipare nel 2004 alla Biennale di Siviglia e a Contested Fields presso il Des Moines Art Center. Nel 2003 alla Biennale di Istanbul e alla KunstFilmbiennale di Colonia. Tra le numerose personali in istituzioni museali ricordiamo le mostre all’ I.C.A. di Londra, allo S.M.A.K. di Gent e al Museum für Gegenwartskunst di Basilea.
JOHN McCRACKEN – Sala 3
EIGHTIES
L’artista americano John McCracken appartiene a quel gruppo di scultori che, a metà degli anni ’60 in California, cominciano a sviluppare un linguaggio plastico in cui ogni implicazione formalistica è ridotta all'essenziale.
In quegli anni lavora la purezza elementare delle cose primarie, l'essenza originaria dell'arte, che è ordine, geometria, semplicità.
Presso la Galleria Massimo De Carlo sono presentati alcuni lavori che l’artista ha realizzato negli ultimi trent’anni.
Contrariamente a ciò che potrebbe suggerire l’esperienza della Minimal Art, gli oggetti di John McCracken non sono prodotti industrialmente, ognuno è scrupolosamente realizzato a mano, dipinto attentamente, strato su strato.
Egli è particolarmente attento all'energia della forma e alla relazione che si stabilisce tra questa e lo spazio con cui interagisce; le tipologie d'installazione delle opere e la possibilità per il pubblico di divenire elemento attivo nella sua percezione spaziale rappresentano uno degli elementi più affascinanti di queste creazioni.
John McCracken, nato a Berkeley (CA) nel 1934, vive e lavora in Messico. Ha esposto in spazi pubblici e privati, ricordiamo lo S.M.A.C.K. a Gent , la Kunsthalle di Basilea, il Museum für Angewandte Kunst di Vienna.
07
febbraio 2005
Paola Pivi / Annika Larsson / John McCracken
Dal 07 febbraio al primo aprile 2005
arte contemporanea
Location
MDC – MASSIMO DE CARLO
Milano, Viale Lombardia , 14, (Milano)
Milano, Viale Lombardia , 14, (Milano)
Vernissage
7 Febbraio 2005, ore 19
Autore