Nata a Milano il 9 novembre 1969, dal 1973 vive a Ivrea (To).

Si è laureata in Lettere Moderne all'Università di Torino con

una tesi su "Storia e critica del cinema".

Inizia la carriera artistica nel 1992 esponendo i suoi lavori

in Gallerie private e spazi culturali, facendosi apprezzare per

i suoi interventi tra il figurativo e l'oggettuale.

Suggestive rappresentazioni di interni, allestite dentro

contenitori quali, ad esempio, valige o monitor televisivi,

dove l'artista, con grande fantasia, spirito scenico ed un

tocco di opportuna ironia, raffigura, con l'ausilio di

materiali vari di recupero, oggetti, carte ed appropriati

interventi pittorici, interni d'appartamenti, locali notturni

ed altre ambientazioni in scala ridotta, che ricordano il

"fai da te" degli oggetti costruiti per i giochi dell'infanzia.

Veri e propri "luoghi dell' anima", scenari che rappresentano

simbolicamente l'interiorità dell'artista.

In questa sua personale livornese PAOLA RISOLI presenta

in contrapposizione anche il rovescio della medaglia, speculare

agli "Interni", espone qui i suoi dipinti, quadri su tele sagomate,

che rappresentano "Esterni"; paesaggi campestri, opere che esprimono

un senso di quiete, giocate su tonalità prevalenti del nero e del verde,

evocanti il realismo magico della pittura italiana degli anni '30.

La RISOLI somma in questa sua mostra i due stati d'animo

prevalenti nell'attuale scena artistica contemporanea:

da un lato l'adesione e il confronto con il reale e dall'altro

il distacco nella quiete del simbolo e dell'allegoria.



Accompagna la mostra il catalogo delle Edizioni Peccolo n.52 con

illustrazioni delle opere in mostra e uno scritto di Edoardo Di Mauro.