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Paola Romano – Quarta Fase Emozioni Plastiche
Dopo la partecipazione alla collettiva del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, “Sconfinamenti: dalla buona pittura alla video art”, per la quale è stata selezionata quale esponente dell’arte italiana al fianco di artisti come Guttuso, Gentilizi, Capogrossi, Alviti e Mafai, l’artista romana torna ad esporre le sue emozioni in una mostra personale.
Comunicato stampa
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In mostra circa quaranta opere che ricostruiscono il percorso creativo più recente
Paola Romano inaugura il 7 maggio 2008, a partire dalle 18,30, presso il Museo degli Strumenti Musicali di Roma la mostra personale dal titolo “Quarta fase: emozioni plastiche” a cura di Elio Rumma. Un inedito percorso sul lavoro pittorico e scultoreo dell’artista, che con le sue opere “conserva le emozioni future per le generazioni presenti”.
Dopo la partecipazione alla collettiva del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, “Sconfinamenti: dalla buona pittura alla video art”, per la quale è stata selezionata quale esponente dell’arte italiana al fianco di artisti come Guttuso, Gentilizi, Capogrossi, Alviti e Mafai, l’artista romana torna ad esporre le sue emozioni in una mostra personale. Il prestigioso istituto di Piazza Santa Croce in Gerusalemme apre infatti per la seconda volta le sue porte all’arte della Romano ed accoglie nei suoi spazi trentacinque opere, tra tele e sculture, nate dalla sua ultima produzione. Una location classica che si mette a servizio dell'arte contemporanea e che per l'occasione vedrà nelle sue sale un allestimento d'eccezione pensato appositamente per l'esposizione.
La mostra sarà un’occasione per ammirare l’opera della Romano sotto una luce diversa: sarà infatti la celebrazione della sua arte “informale”, che non rappresenta ma comunica, e del suo obiettivo dichiarato: il movimento.
Una produzione ispirata quella dell’ultima Romano, in cui trionfa la fusione di colore e materia che nella ricerca espressiva dà vita a creazioni di eccezionale impatto emotivo.
L’artista esplora tutte le possibilità degli smalti, ai quali mescola sabbia e metalli, e dei materiali cosiddetti “poveri” in un mix perfettamente riuscito di matericità ed espressionismo astratto.
I quadri della Romano sono tridimensionali, quasi che la semplice pittura non riesca più a contenere l’urgenza dell’ espansione verso forme che si concretizzano in uno spazio “altro” molto vicino alla scultura o semplicemente alle stratificazioni dei materiali alternativi di cui sono composte le opere.
Un vernissage, quello del 7 maggio, che sigilla il passaggio da “esposizione” ad “evento”: allestimenti di design, ospiti illustri del mondo istituzionale, della politica e dello spettacolo, graffi su vinile, videoproiezioni e montaggi sulle performance di Paola Romano. Arte che veicola arte. Un connubio tra l’arte visiva in movimento, tipica ad esempio del mezzo cinematografico, e quella che nasce dal movimento ma che apparentemente diventa immobile, tipica della pittura.
L'incontro tra universi diversi è già avvenuto in passato per l'artista, che nel 2006 ha dipinto alcune tele per il set del film di Pupi Avati "La cena per farli conoscere".
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 14 di maggio. Il percorso dell’artista si svilupperà poi da Roma fino a Napoli, dove approderà il 20 di giugno presso il suggestivo spazio delle carceri di Castel dell’Ovo e dove resterà per un mese circa.
CENNI BIOGRAFICI
Pittrice e scultrice, Paola Romano si forma a Roma, dove vive e lavora. Dopo gli studi al Rufa , Accademia di Belle Arti di Roma, negli anni 90 segue una propria ricerca sulla figurazione gestuale esponendo in numerose collettive con notevole successo di pubblico e critica. A partire dal 2004 con una serie di mostre personali si afferma in maniera prorompente nel panorama artistico romano ed internazionale. Oggi le sue opere sono presenti nelle in alcune più importanti collezioni pubbliche e private (alcune tra le sue opere sono esposte stabilmente presso la Fondazione Magna Carta) e sono sempre più richieste da istituzioni museali europee. Hanno scritto e scrivono di lei alcuni tra i più illustri critici d’arte come i professori Vittorio Sgarbi, Andrea Romoli Barberini, Giuseppe di Giacomo, Elio Rumma.
MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI
Il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma è - per ricchezza e pregio degli esemplari conservati - il maggiore istituto europeo di questo tipo. I reperti esposti sono più di mille, di varia provenienza - dall'estremo oriente ai siti archeologi dell'Etruria meridionale, e distribuiti lungo un arco cronologico amplissimo, che spazia dall'epoca tardo-ellenistica al XX secolo. Tra gli esemplari di eccezionale valore storico-artistico qui conservati, spiccano per rarità il pianoforte costruito da Bartolomeo Cristofori nel 1723 e la celeberrima Arpa Barberini. Si trova in Piazza Santa Croce in Gerusalemme al numero 9/a. Il telefono è 06-7014796.
Paola Romano inaugura il 7 maggio 2008, a partire dalle 18,30, presso il Museo degli Strumenti Musicali di Roma la mostra personale dal titolo “Quarta fase: emozioni plastiche” a cura di Elio Rumma. Un inedito percorso sul lavoro pittorico e scultoreo dell’artista, che con le sue opere “conserva le emozioni future per le generazioni presenti”.
Dopo la partecipazione alla collettiva del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, “Sconfinamenti: dalla buona pittura alla video art”, per la quale è stata selezionata quale esponente dell’arte italiana al fianco di artisti come Guttuso, Gentilizi, Capogrossi, Alviti e Mafai, l’artista romana torna ad esporre le sue emozioni in una mostra personale. Il prestigioso istituto di Piazza Santa Croce in Gerusalemme apre infatti per la seconda volta le sue porte all’arte della Romano ed accoglie nei suoi spazi trentacinque opere, tra tele e sculture, nate dalla sua ultima produzione. Una location classica che si mette a servizio dell'arte contemporanea e che per l'occasione vedrà nelle sue sale un allestimento d'eccezione pensato appositamente per l'esposizione.
La mostra sarà un’occasione per ammirare l’opera della Romano sotto una luce diversa: sarà infatti la celebrazione della sua arte “informale”, che non rappresenta ma comunica, e del suo obiettivo dichiarato: il movimento.
Una produzione ispirata quella dell’ultima Romano, in cui trionfa la fusione di colore e materia che nella ricerca espressiva dà vita a creazioni di eccezionale impatto emotivo.
L’artista esplora tutte le possibilità degli smalti, ai quali mescola sabbia e metalli, e dei materiali cosiddetti “poveri” in un mix perfettamente riuscito di matericità ed espressionismo astratto.
I quadri della Romano sono tridimensionali, quasi che la semplice pittura non riesca più a contenere l’urgenza dell’ espansione verso forme che si concretizzano in uno spazio “altro” molto vicino alla scultura o semplicemente alle stratificazioni dei materiali alternativi di cui sono composte le opere.
Un vernissage, quello del 7 maggio, che sigilla il passaggio da “esposizione” ad “evento”: allestimenti di design, ospiti illustri del mondo istituzionale, della politica e dello spettacolo, graffi su vinile, videoproiezioni e montaggi sulle performance di Paola Romano. Arte che veicola arte. Un connubio tra l’arte visiva in movimento, tipica ad esempio del mezzo cinematografico, e quella che nasce dal movimento ma che apparentemente diventa immobile, tipica della pittura.
L'incontro tra universi diversi è già avvenuto in passato per l'artista, che nel 2006 ha dipinto alcune tele per il set del film di Pupi Avati "La cena per farli conoscere".
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 14 di maggio. Il percorso dell’artista si svilupperà poi da Roma fino a Napoli, dove approderà il 20 di giugno presso il suggestivo spazio delle carceri di Castel dell’Ovo e dove resterà per un mese circa.
CENNI BIOGRAFICI
Pittrice e scultrice, Paola Romano si forma a Roma, dove vive e lavora. Dopo gli studi al Rufa , Accademia di Belle Arti di Roma, negli anni 90 segue una propria ricerca sulla figurazione gestuale esponendo in numerose collettive con notevole successo di pubblico e critica. A partire dal 2004 con una serie di mostre personali si afferma in maniera prorompente nel panorama artistico romano ed internazionale. Oggi le sue opere sono presenti nelle in alcune più importanti collezioni pubbliche e private (alcune tra le sue opere sono esposte stabilmente presso la Fondazione Magna Carta) e sono sempre più richieste da istituzioni museali europee. Hanno scritto e scrivono di lei alcuni tra i più illustri critici d’arte come i professori Vittorio Sgarbi, Andrea Romoli Barberini, Giuseppe di Giacomo, Elio Rumma.
MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI
Il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma è - per ricchezza e pregio degli esemplari conservati - il maggiore istituto europeo di questo tipo. I reperti esposti sono più di mille, di varia provenienza - dall'estremo oriente ai siti archeologi dell'Etruria meridionale, e distribuiti lungo un arco cronologico amplissimo, che spazia dall'epoca tardo-ellenistica al XX secolo. Tra gli esemplari di eccezionale valore storico-artistico qui conservati, spiccano per rarità il pianoforte costruito da Bartolomeo Cristofori nel 1723 e la celeberrima Arpa Barberini. Si trova in Piazza Santa Croce in Gerusalemme al numero 9/a. Il telefono è 06-7014796.
07
maggio 2008
Paola Romano – Quarta Fase Emozioni Plastiche
Dal 07 al 14 maggio 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO DEGLI STRUMENTI MUSICALI
Roma, Piazza Di Santa Croce In Gerusalemme, 9A, (Roma)
Roma, Piazza Di Santa Croce In Gerusalemme, 9A, (Roma)
Orario di apertura
10.00-13.00 / 17.00 - 19.00
Vernissage
7 Maggio 2008, ore 18,30
Autore
Curatore