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Paolo Aldi – Bellum
In Bellum Paolo Aldi tratta il tema della guerra rivisitando antichi miti della cultura mondiale. Attraverso la sua tecnica di fotografia a encausto su legno espressa in dieci polittici racconta il suo razionale pessimismo sulle prospettive future dell’umanità e le sue ultime speranze.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 15 febbraio 2020, alle ore 11.00, alla Fondazione Opera Campana dei Caduti si inaugura la mostra “Bellum” dell'artista Paolo Aldi.
Bellum sarà esposta nella “Galleria delle arti”, lo spazio della Fondazione Campana dei Caduti dedicato all’arte; vero e proprio laboratorio culturale dove si presentano esposizioni d’arte, mostre fotografiche ed eventi dedicati al tema della pace tra i popoli e le genti. La mostra Bellum di Paolo Aldi si inserisce perfettamente in questo ambito.
Due i punti essenziali del messaggio artistico di Paolo Aldi, artista e fotografo principe della nostra città: la donna e la guerra, entrambi titolati ad essere elemento fondante di Maria Dolens lungo tutto il 2020. Così si continua di fatto la storia della Campana dei Caduti della Pace, che proprio nel suo manto ci offre tutti i giorni il senso dell’esistenza umana attraverso l’uno e l’altro, cioè la donna e la guerra. Siamo nel 1925 quando nasce Maria Dolens, prima donna a cui viene riconosciuto un monumento di futuro mondiale e il corteo delle donne dello scultore Zuech portatrici di civiltà e fautrici della storia futura. Il febbraio 2020 ci offre così continuità nel movimento incessante della evoluzione, la donna è sfida permanente alla guerra e alle guerre che purtroppo continuano ad aumentare nel mondo, alla disperazione, alla obliquità distorta del vivere umano, è viceversa il perenne simbolo della vita, della creazione, della speranza. Paolo Aldi ce lo racconta servendosi anche della mitologia non solo greca e latina, ma direi universale. Ancora oggi tutto questo è presente ma la sfida assume caratteri diversi: si tratta di favorire una totale uguaglianza del genere umano nel rispetto pieno, universale della donna stessa; la tecnologia odierna ci mostra una miriade di violazioni di questo principio fondamentale per la pace concreta e reale, non solo più desiderata. Nel nostro mondo le diversità non sono spesso ricchezza, ma al contrario creano cittadini si serie A e cittadini di serie B. Ma la tecnologia è anche di aiuto nel farci vedere oggi tutto quanto accade nel mondo e lo fa in tempo reale. La durezza di alcune immagini della donna che troviamo in questa mostra lascia alla fine il posto alla speranza che vince per sempre la sfida eterna tra male e bene, tra Caino e Abele, richiamandoci tutti severamente, intensamente e continuativamente alla corresponsabilità con gli altri e degli altri nel nostro agire quotidiano condiviso.
Alberto Robol, Reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti
Paolo Aldi è autore di numerosi lavori fotografici esposti in Italia e all'estero. Ama la sperimentazione e l'innovazione coniugandole con il recupero di tecniche antiche. Le sue opere sono cariche di significati etici che invitano a sviluppare pensiero affiancate a un’attenta ricerca formale. In Bellum Paolo Aldi, attraverso la sua tecnica di fotografia a encausto su legno, esprime il suo razionale pessimismo sulle prospettive future dell'umanità ma si aggrappa alla speranza in un nuovo umanesimo capace di pacificare l'uomo con gli altri uomini, con sé stesso e con la natura.
La mostra resterà aperta, tutti i giorni festività comprese, fino al 13 aprile
con i seguenti orari:
Febbraio: 9.00 – 16.30
Marzo: 9.00 – 18.00
Aprile: 9.00 – 19.00
INFO:
FONDAZIONE OPERA CAMPANA DEI CADUTI
Colle di Miravalle - 38068 Rovereto
Telefono: (0039) 0464.434412 - (0039) 0464.434394
Fax: (0039) 0464.434084
E-mail: info@fondazioneoperacampana.it
Bellum sarà esposta nella “Galleria delle arti”, lo spazio della Fondazione Campana dei Caduti dedicato all’arte; vero e proprio laboratorio culturale dove si presentano esposizioni d’arte, mostre fotografiche ed eventi dedicati al tema della pace tra i popoli e le genti. La mostra Bellum di Paolo Aldi si inserisce perfettamente in questo ambito.
Due i punti essenziali del messaggio artistico di Paolo Aldi, artista e fotografo principe della nostra città: la donna e la guerra, entrambi titolati ad essere elemento fondante di Maria Dolens lungo tutto il 2020. Così si continua di fatto la storia della Campana dei Caduti della Pace, che proprio nel suo manto ci offre tutti i giorni il senso dell’esistenza umana attraverso l’uno e l’altro, cioè la donna e la guerra. Siamo nel 1925 quando nasce Maria Dolens, prima donna a cui viene riconosciuto un monumento di futuro mondiale e il corteo delle donne dello scultore Zuech portatrici di civiltà e fautrici della storia futura. Il febbraio 2020 ci offre così continuità nel movimento incessante della evoluzione, la donna è sfida permanente alla guerra e alle guerre che purtroppo continuano ad aumentare nel mondo, alla disperazione, alla obliquità distorta del vivere umano, è viceversa il perenne simbolo della vita, della creazione, della speranza. Paolo Aldi ce lo racconta servendosi anche della mitologia non solo greca e latina, ma direi universale. Ancora oggi tutto questo è presente ma la sfida assume caratteri diversi: si tratta di favorire una totale uguaglianza del genere umano nel rispetto pieno, universale della donna stessa; la tecnologia odierna ci mostra una miriade di violazioni di questo principio fondamentale per la pace concreta e reale, non solo più desiderata. Nel nostro mondo le diversità non sono spesso ricchezza, ma al contrario creano cittadini si serie A e cittadini di serie B. Ma la tecnologia è anche di aiuto nel farci vedere oggi tutto quanto accade nel mondo e lo fa in tempo reale. La durezza di alcune immagini della donna che troviamo in questa mostra lascia alla fine il posto alla speranza che vince per sempre la sfida eterna tra male e bene, tra Caino e Abele, richiamandoci tutti severamente, intensamente e continuativamente alla corresponsabilità con gli altri e degli altri nel nostro agire quotidiano condiviso.
Alberto Robol, Reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti
Paolo Aldi è autore di numerosi lavori fotografici esposti in Italia e all'estero. Ama la sperimentazione e l'innovazione coniugandole con il recupero di tecniche antiche. Le sue opere sono cariche di significati etici che invitano a sviluppare pensiero affiancate a un’attenta ricerca formale. In Bellum Paolo Aldi, attraverso la sua tecnica di fotografia a encausto su legno, esprime il suo razionale pessimismo sulle prospettive future dell'umanità ma si aggrappa alla speranza in un nuovo umanesimo capace di pacificare l'uomo con gli altri uomini, con sé stesso e con la natura.
La mostra resterà aperta, tutti i giorni festività comprese, fino al 13 aprile
con i seguenti orari:
Febbraio: 9.00 – 16.30
Marzo: 9.00 – 18.00
Aprile: 9.00 – 19.00
INFO:
FONDAZIONE OPERA CAMPANA DEI CADUTI
Colle di Miravalle - 38068 Rovereto
Telefono: (0039) 0464.434412 - (0039) 0464.434394
Fax: (0039) 0464.434084
E-mail: info@fondazioneoperacampana.it
15
febbraio 2020
Paolo Aldi – Bellum
Dal 15 febbraio al 13 aprile 2020
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE OPERA CAMPANA DEI CADUTI
Rovereto, Via Miravalle, (Trento)
Rovereto, Via Miravalle, (Trento)
Biglietti
intero: 4,00 euro ( + 18)
ridotto: 2,00 euro
- 6-17 anni - invalido + accompagnatore - giornalisti
- religiosi - forze dell’ordine in borghese (con tesserino)
Ridotto: 3,00 euro
- tariffa a persona per almeno 20 adulti paganti
Gratuito:
- Forze dell’ordine in divisa - Autisti (autobus)
- Guide (autobus) - Operatori servizio civile
- Guest card trentino - Museum Pass
- Tessera I’mart - Insegnanti (2 per classe)
- Professional Aritst Card-AIAPI/UNESCO
Orario di apertura
Tutti i giorni festività comprese
Febbraio: 9.00 – 16.30
Marzo: 9.00 – 18.00
Aprile: 9.00 – 19.00
Vernissage
15 Febbraio 2020, h 11.00
Ufficio stampa
Mediaomnia
Autore