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Paolo Amerini
mostra del pittore
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Confarte e la Consulta Cultura & Società di Confartigianato Imprese Prato tornano di nuovo ad ospitare nei locali della Sede Provinciale di Confartigianato Imprese Prato (viale Montegrappa 138 – PRATO) un artista che è nato e vive nella nostra città. Sarà infatti Paolo Amerini il pittore che da sabato 15 settembre (inaugurazione alle ore 17.30) esporrà varie opere appartenenti soprattutto all’ultima produzione. In tale occasione verrà presentata anche una monografia realizzata e curata dallo stesso Amerini.
Paolo Amerini è nato a Prato il 24 Settembre 1945, dove attualmente risiede e lavora. Ha iniziato l'attività artistica nel 1969, con una pittura prettamente figurativa. Ha frequentato la scuola d'Arte "Leonardo" di Prato, seguendo corsi di disegno, pittura ed incisione sotto la guida della maestra, pittrice ed amica Prof.ssa Anna Sanesi. Il suo "modus operandi" ha progressivamente cominciato a mutare, a sfrondarsi di particolari e di linee prospettiche tradizionali, ad elaborare costruzioni verticali con piani sovrapposti. Dal 1985 al 1989 ha seguito la Scuola di Nudo diretta dal Prof. Rinaldo Frank Burattin, difatti sono questi gli anni dedicati alla figura, allo studio anatomico ed al "movimento", inteso come dinamismo, esperienze che verranno trasferite in seguito sui lavori futuri. L'indagine attuale è principalmente indirizzata al paesaggio, o meglio sensazioni di paesaggio, sempre più rarefatto ed essenziale.
Hanno scritto di lui:
La pittura di Paolo Amerini è esplicita, non nasconde reconditi significati, si basa infatti sulle regole della piacevolezza percettiva del colore e sugli equilibri interni al quadro. Si ritrova il gesto pittorico in sé, si affronta con rinnovata caparbietà lo studio della realtà paesaggistica, la dissoluzione di questa in macchie di colore riaccende il piacere per un'arte lontana da freddi concettualismi.
Le tele si presentano cariche di materia pittorica, gli olii e le tempere sono dosati in pennellate, ora generose ora prepotenti: tutto ci ricorda qualche cosa, la memoria della realtà si fa fenomeno, le nature morte sono appena accennate, le montagne si ergono in via di dissoluzione prospettica, paesi colorati ed evocati vi dominano il nostro sguardo. (SANDRO MALUCCHI)
Davanti ai dipinti di Paolo Amerini, siamo come calati nello spirito di un viaggiatore, che visita molti luoghi: i dolci paesaggi toscani, le esotiche atmosfere d'oriente, familiari visioni di interni che vengono descritti con vasi di fiori, dove la luce abbagliante proveniente da fuori fa percepire il fresco delle mura domestiche. Ancora di più Paolo descrive il tempo del viaggio, perché tutto quello che rappresenta è rapido, in fuga, come per salvarsi dall'oblio dovuto al suo essere consegnato alla memoria dell'uomo e dal rigenerare da essa. (CHIARA BARTALINI)
Ascolta il vento che soffia fra le vele e sfrangia le nuvole, che le accarezza sul far del mattino con le sue dita intinte d'arcobaleno e le immerge o le frantuma lungo l'infinita linea grigia che corre fra i blu cobalto di cielo e mare. E quei frammenti multicolori si spargono rapidi sulle tele diventando i colori di una fantastica tavolozza.
Colori che ora si espandono ed ora si comprimono e che danno la sensazione di essere a "piede libero"; colori che diventano protagonisti della progressiva labilità della rappresentazione ed autori di una decisa emancipazione di contenuti. (ALBERTO GAVAZZENI)
Paolo Amerini è nato a Prato il 24 Settembre 1945, dove attualmente risiede e lavora. Ha iniziato l'attività artistica nel 1969, con una pittura prettamente figurativa. Ha frequentato la scuola d'Arte "Leonardo" di Prato, seguendo corsi di disegno, pittura ed incisione sotto la guida della maestra, pittrice ed amica Prof.ssa Anna Sanesi. Il suo "modus operandi" ha progressivamente cominciato a mutare, a sfrondarsi di particolari e di linee prospettiche tradizionali, ad elaborare costruzioni verticali con piani sovrapposti. Dal 1985 al 1989 ha seguito la Scuola di Nudo diretta dal Prof. Rinaldo Frank Burattin, difatti sono questi gli anni dedicati alla figura, allo studio anatomico ed al "movimento", inteso come dinamismo, esperienze che verranno trasferite in seguito sui lavori futuri. L'indagine attuale è principalmente indirizzata al paesaggio, o meglio sensazioni di paesaggio, sempre più rarefatto ed essenziale.
Hanno scritto di lui:
La pittura di Paolo Amerini è esplicita, non nasconde reconditi significati, si basa infatti sulle regole della piacevolezza percettiva del colore e sugli equilibri interni al quadro. Si ritrova il gesto pittorico in sé, si affronta con rinnovata caparbietà lo studio della realtà paesaggistica, la dissoluzione di questa in macchie di colore riaccende il piacere per un'arte lontana da freddi concettualismi.
Le tele si presentano cariche di materia pittorica, gli olii e le tempere sono dosati in pennellate, ora generose ora prepotenti: tutto ci ricorda qualche cosa, la memoria della realtà si fa fenomeno, le nature morte sono appena accennate, le montagne si ergono in via di dissoluzione prospettica, paesi colorati ed evocati vi dominano il nostro sguardo. (SANDRO MALUCCHI)
Davanti ai dipinti di Paolo Amerini, siamo come calati nello spirito di un viaggiatore, che visita molti luoghi: i dolci paesaggi toscani, le esotiche atmosfere d'oriente, familiari visioni di interni che vengono descritti con vasi di fiori, dove la luce abbagliante proveniente da fuori fa percepire il fresco delle mura domestiche. Ancora di più Paolo descrive il tempo del viaggio, perché tutto quello che rappresenta è rapido, in fuga, come per salvarsi dall'oblio dovuto al suo essere consegnato alla memoria dell'uomo e dal rigenerare da essa. (CHIARA BARTALINI)
Ascolta il vento che soffia fra le vele e sfrangia le nuvole, che le accarezza sul far del mattino con le sue dita intinte d'arcobaleno e le immerge o le frantuma lungo l'infinita linea grigia che corre fra i blu cobalto di cielo e mare. E quei frammenti multicolori si spargono rapidi sulle tele diventando i colori di una fantastica tavolozza.
Colori che ora si espandono ed ora si comprimono e che danno la sensazione di essere a "piede libero"; colori che diventano protagonisti della progressiva labilità della rappresentazione ed autori di una decisa emancipazione di contenuti. (ALBERTO GAVAZZENI)
15
settembre 2007
Paolo Amerini
Dal 15 settembre al 13 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
CONFARTIGIANATO
Prato, Viale Montegrappa, 138, (Prato)
Prato, Viale Montegrappa, 138, (Prato)
Orario di apertura
Dal lunedì al giovedì 8.30-13.00 14.30.18.00
Venerdì 8.30-13.00 (su richiesta apertura nel pomeriggio)
Vernissage
15 Settembre 2007, ore 17.30
Autore