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Paolo Bellini
Il Museo Vela dedica la principale mostra dell’anno 2007 all’opera plastica di Paolo Bellini, artista ticinese noto e riconosciuto entro e oltre i confini cantonali e nazionali. La mostra si concentra sulla recente produzione dell’artista (2000-2006), presentata al visitatore in un allestimento nel suggestivo parco del Museo
Comunicato stampa
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Il Museo Vela dedica la principale mostra dell’anno 2007 all’opera plastica di Paolo Bellini, artista ticinese noto e riconosciuto entro e oltre i confini cantonali e nazionali. La mostra si concentra sulla recente produzione dell’artista (2000-2006), presentata al visitatore in un allestimento nel suggestivo parco del Museo.
Collocate in tre zone distinte, otticamente legate tra di loro, le 32 sculture scelte per la rassegna sono ripartite per formato - medio, grande, monumentale - in tre nuclei legati tra di loro per rimandi di forme e temi cari all’artista: la figura, il fiore, l’albero, l’architettura.
Lo spettatore viene così sollecitato a prendere coscienza dell’interazione di queste opere con lo spazio circostante e a percepirne i numerosi punti di vista, la cui pluralità rafforza l’essenza stessa della singola creazione.
Rimane invariata nell’opera recente di Bellini la ricerca dell’effetto plastico, che si carica di dinamismo e di effetti cromatici più accesi, mentre i titoli, allusivi alla tradizione locale e mediterranea - entrambe care all’artista -, interagiscono con la lettura dello spettatore, ora sorprendendolo, ora guidandolo.
Anche in questo nucleo di opere, l’artista continua la ricerca sulle potenzialità formali delle sculture realizzate con lamiere piegate e assemblate, proseguendo un discorso iniziato una ventina di anni fa. Assottigliando e compattando le forme da un lato, accentuando la loro “trasparenza” con giochi sapienti di vuoti e di colori applicati dall’altro, l’artista ottiene un interessante gioco di effetti di luce e di sottili tracce. Un modo, questo, per sottolineare la vitalità di una materia solo apparentemente inerte, ma che vive del dinamismo talvolta ludico di uno scultore la cui arte affonda le radici nella tradizione, e nel costante rinnovamento della stessa trova nuovo vigore espressivo.
La mostra e catalogo sono curati da Gianna A. Mina, direttrice del Museo Vela. Il catalogo, pubblicato per le edizioni del Museo Vela, Ufficio federale della cultura, è introdotto dai testi di Gianna A. Mina, Matthias Frehner e Jochen Hesse.
La rassegna, che si inaugura domenica 3 giugno alle ore 11.00, resterà aperta fino al 25 novembre.
Le sale del Museo ospiteranno inoltre le mostre Ermenegildo Degiorgi-Peverada (1866-1900) scultore onsernonese. Materiali per una rivalutazione fino al 24 giugno, Nulla è immobile. Irruzioni nel quotidiano con le fotografie di Noris Lazzarini e le sculture di Daniela Chinellato dal 10 luglio al 26 agosto e Giuseppe Garibaldi nelle collezioni del Museo Vela dal 18 settembre al 25 novembre.
Collocate in tre zone distinte, otticamente legate tra di loro, le 32 sculture scelte per la rassegna sono ripartite per formato - medio, grande, monumentale - in tre nuclei legati tra di loro per rimandi di forme e temi cari all’artista: la figura, il fiore, l’albero, l’architettura.
Lo spettatore viene così sollecitato a prendere coscienza dell’interazione di queste opere con lo spazio circostante e a percepirne i numerosi punti di vista, la cui pluralità rafforza l’essenza stessa della singola creazione.
Rimane invariata nell’opera recente di Bellini la ricerca dell’effetto plastico, che si carica di dinamismo e di effetti cromatici più accesi, mentre i titoli, allusivi alla tradizione locale e mediterranea - entrambe care all’artista -, interagiscono con la lettura dello spettatore, ora sorprendendolo, ora guidandolo.
Anche in questo nucleo di opere, l’artista continua la ricerca sulle potenzialità formali delle sculture realizzate con lamiere piegate e assemblate, proseguendo un discorso iniziato una ventina di anni fa. Assottigliando e compattando le forme da un lato, accentuando la loro “trasparenza” con giochi sapienti di vuoti e di colori applicati dall’altro, l’artista ottiene un interessante gioco di effetti di luce e di sottili tracce. Un modo, questo, per sottolineare la vitalità di una materia solo apparentemente inerte, ma che vive del dinamismo talvolta ludico di uno scultore la cui arte affonda le radici nella tradizione, e nel costante rinnovamento della stessa trova nuovo vigore espressivo.
La mostra e catalogo sono curati da Gianna A. Mina, direttrice del Museo Vela. Il catalogo, pubblicato per le edizioni del Museo Vela, Ufficio federale della cultura, è introdotto dai testi di Gianna A. Mina, Matthias Frehner e Jochen Hesse.
La rassegna, che si inaugura domenica 3 giugno alle ore 11.00, resterà aperta fino al 25 novembre.
Le sale del Museo ospiteranno inoltre le mostre Ermenegildo Degiorgi-Peverada (1866-1900) scultore onsernonese. Materiali per una rivalutazione fino al 24 giugno, Nulla è immobile. Irruzioni nel quotidiano con le fotografie di Noris Lazzarini e le sculture di Daniela Chinellato dal 10 luglio al 26 agosto e Giuseppe Garibaldi nelle collezioni del Museo Vela dal 18 settembre al 25 novembre.
03
giugno 2007
Paolo Bellini
Dal 03 giugno al 25 novembre 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO VELA
Ligornetto, Largo Vincenzo Vela, (Mendrisio)
Ligornetto, Largo Vincenzo Vela, (Mendrisio)
Biglietti
CHF 10.- (€ 6,50) / CHF 6.- (€ 4,00)
Orario di apertura
10 – 18, chiuso lunedì, (aperto 1 agosto e 1 novembre)
Vernissage
3 Giugno 2007, ore 11
Ufficio stampa
UESSEARTE
Autore
Curatore