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Paolo Cavinato – Interni
Il lavoro di Paolo Cavinato si muove sostanzialmente su due temi cruciali, la sensorialità e la rappresentazione.
Comunicato stampa
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Il lavoro di Paolo Cavinato si muove sostanzialmente su due temi cruciali, la sensorialità e la rappresentazione. Si tratta di due questioni strettamente legate, al punto di costituire addirittura due facce della stessa medaglia: da una parte la “presenza” dell’esperienza sensoriale, dall’altra l’“assenza” che muove per definizione il desiderio di rappresentare, e che a sua volta non può prescindere dalla sollecitazione dei sensi. Gli spazi di Cavinato sono fatti di segni, di oggetti, di luce e anche di puro intelletto, di proiezioni mentali che unificano sotto una stessa logica la profondità materiale e quella rappresentata, i pieni e i vuoti, le linee tracciate e la loro ideale prosecuzione. Tutto ciò avviene lontano dalla freddezza della pura teoria della forma, e investe piuttosto la dimensione dell’esperienza dello spazio vissuto.
È cosi, ad esempio, nei lavori in forma di architettura portatile – Cella, Gocce e Labyrinth – che invitano il fruitore a guardare all’interno di uno spazio delimitato, perdendo la cognizione della distanza tra grande e piccolo, immergendosi in uno spazio che, per lo sguardo che lo penetra, diventa un mondo immaginario. Ma è così anche in lavori da parete come Libration, un disegno prospettico che abbatte la distinzione tra l’illusione geometrica e la continuazione letterale delle linee al di qua della superficie, e Via, un tracciato in rilievo la cui illusoria tridimensionalità è suggerita, oltre che dalla forma, anche da una superficie che invoglia al camminare, richiamandone immediatamente l’esperienza. KMcManus
È cosi, ad esempio, nei lavori in forma di architettura portatile – Cella, Gocce e Labyrinth – che invitano il fruitore a guardare all’interno di uno spazio delimitato, perdendo la cognizione della distanza tra grande e piccolo, immergendosi in uno spazio che, per lo sguardo che lo penetra, diventa un mondo immaginario. Ma è così anche in lavori da parete come Libration, un disegno prospettico che abbatte la distinzione tra l’illusione geometrica e la continuazione letterale delle linee al di qua della superficie, e Via, un tracciato in rilievo la cui illusoria tridimensionalità è suggerita, oltre che dalla forma, anche da una superficie che invoglia al camminare, richiamandone immediatamente l’esperienza. KMcManus
04
febbraio 2016
Paolo Cavinato – Interni
Dal 04 febbraio al 04 marzo 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA SAN FEDELE
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16-19, al mattino su appuntamento
Vernissage
4 Febbraio 2016, ore 18.30
Autore
Curatore