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Paolo Ceribelli / Carlo Rocchi Bilancini – Ribellarsi è giusto
Paolo Ceribelli, artista visionario e controcorrente si ribella alla guerra. Con i soldatini di plastica colorata che sono la cifra stilistica della sua ricerca visiva. Ribellarsi è giusto anche contro i luoghi comuni, come fa Carlo Rocchi Bilancini con suoi scatti, esposti in mostra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Paolo Ceribelli Carlo Rocchi Bilancini
Ribellarsi è giusto
Spazio PAePA - Via Alberto Mario 26/b Milano - 10 aprile – 10 maggio 2024
Opening 10 aprile - ore 18,00
Lo Spazio PAePA diretto da Giuliano e Nunzia Papalini è lieto di ospitare Ribellarsi è giusto, doppia personale degli artisti Paolo Ceribelli (Milano 1978) e Carlo Rocchi Bilancini (Todi 1973). Il suggestivo titolo della mostra è preso in prestito da una ormai antica, e per molti desueta, parola d’ordine maoista che dalla rivoluzione culturale cinese è rimbalzata nei movimenti della fine degli anni 60, fino a diventare il titolo di un famoso libro del filosofo francese Jean Paul Sartre. Un’affermazione che ben riassume lo spirito dell’epoca, quando “vogliamo tutto e subito” sembrava possibile. Anni nei quali il potere veniva contestato nel lontano Oriente come a casa nostra e nei quali grandi ideali e grandi illusioni hanno riempito le esistenze di più generazioni. Grandi ideali e forti passioni che con modi e linguaggi diversi hanno attraversato anche il mondo dell’arte dando origine a importanti movimenti e caratterizzando la ricerca di indimenticabili maestri.
A partire dagli anni ottanta, un numero sempre crescente di artisti italiani emergenti ha ripreso a guardare alla contemporaneità e ai suoi temi più critici con una rinnovata consapevolezza e un desiderio di sperimentazione di grande interesse. Nella loro ricerca emerge una particolare sensibilità alle questioni sociali: dall’ambientalismo ai diritti civili, dal razzismo alla condanna dei sanguinosi conflitti che infiammano il pianeta. Ricerca che sfocia in molti casi in un desiderio di ribellione verso un destino che sembra già scritto.
E’ il caso di Paolo Ceribelli, artista visionario e controcorrente che si ribella alla guerra e ai suoi strumenti di morte e distruzione con lo sberleffo e l’ironia. i soldatini di plastica colorata sono la cifra stilistica della sua ricerca visiva, fortemente riconoscibile. Allineandoli sulla tela con pazienza certosina, Ceribelli schiera armate immaginarie che vanno a comporre planisferi fantastici. O a realizzare arazzi dai rimandi mediorientali, come quello esposto in mostra (Battle Mat n.4), che portano alla mente la lotta delle donne iraniane per la libertà. Un gesto che, al di la del sicuro impatto estetico, rivela una interessante componente concettuale. Una riflessione critica, ironica e leggera ma proprio per questo efficace, sui fanatismi ideologici e religiosi, sui paradossi politici, che sono all’origine dell’ingiustizia sociale e degli arbitrari equilibri di potere che governano il Pianeta.
Ribellarsi è giusto anche contro i luoghi comuni , come fa Carlo Rocchi Bilancini, artista fotografo che ha scelto l’acqua, spesso nel sentire comune percepita con timore e diffidenza, come protagonista assoluta della sua ricerca. Nei suoi scatti, esposti in mostra - spiega Costantino D’Orazio, storico dell’arte e saggista - “le donne coperte dal burqa, immerse in piscina, sembrano trovarsi nel loro ambiente naturale. Sono talmente sfuggenti e ineffabili da sciogliersi nel liquido con assoluta serenità, senza destare inquietudine e spavento. Non si perdono nell’acqua, semmai si ritrovano e acquistano quella libertà che sul terreno è loro negata. Potrà essere una visione eccessivamente romantica del lavoro di Rocchi Bilancini, ma in fondo è lui a restituire dignità a queste creature, che sulla terra sono costrette a coprirsi, ma sott’acqua conquistano la facoltà di lasciarsi andare”. E’ il potere dell’acqua, contro cui è inutile opporsi.
Ribellarsi è giusto
Spazio PAePA - Via Alberto Mario 26/b Milano - 10 aprile – 10 maggio 2024
Opening 10 aprile - ore 18,00
Lo Spazio PAePA diretto da Giuliano e Nunzia Papalini è lieto di ospitare Ribellarsi è giusto, doppia personale degli artisti Paolo Ceribelli (Milano 1978) e Carlo Rocchi Bilancini (Todi 1973). Il suggestivo titolo della mostra è preso in prestito da una ormai antica, e per molti desueta, parola d’ordine maoista che dalla rivoluzione culturale cinese è rimbalzata nei movimenti della fine degli anni 60, fino a diventare il titolo di un famoso libro del filosofo francese Jean Paul Sartre. Un’affermazione che ben riassume lo spirito dell’epoca, quando “vogliamo tutto e subito” sembrava possibile. Anni nei quali il potere veniva contestato nel lontano Oriente come a casa nostra e nei quali grandi ideali e grandi illusioni hanno riempito le esistenze di più generazioni. Grandi ideali e forti passioni che con modi e linguaggi diversi hanno attraversato anche il mondo dell’arte dando origine a importanti movimenti e caratterizzando la ricerca di indimenticabili maestri.
A partire dagli anni ottanta, un numero sempre crescente di artisti italiani emergenti ha ripreso a guardare alla contemporaneità e ai suoi temi più critici con una rinnovata consapevolezza e un desiderio di sperimentazione di grande interesse. Nella loro ricerca emerge una particolare sensibilità alle questioni sociali: dall’ambientalismo ai diritti civili, dal razzismo alla condanna dei sanguinosi conflitti che infiammano il pianeta. Ricerca che sfocia in molti casi in un desiderio di ribellione verso un destino che sembra già scritto.
E’ il caso di Paolo Ceribelli, artista visionario e controcorrente che si ribella alla guerra e ai suoi strumenti di morte e distruzione con lo sberleffo e l’ironia. i soldatini di plastica colorata sono la cifra stilistica della sua ricerca visiva, fortemente riconoscibile. Allineandoli sulla tela con pazienza certosina, Ceribelli schiera armate immaginarie che vanno a comporre planisferi fantastici. O a realizzare arazzi dai rimandi mediorientali, come quello esposto in mostra (Battle Mat n.4), che portano alla mente la lotta delle donne iraniane per la libertà. Un gesto che, al di la del sicuro impatto estetico, rivela una interessante componente concettuale. Una riflessione critica, ironica e leggera ma proprio per questo efficace, sui fanatismi ideologici e religiosi, sui paradossi politici, che sono all’origine dell’ingiustizia sociale e degli arbitrari equilibri di potere che governano il Pianeta.
Ribellarsi è giusto anche contro i luoghi comuni , come fa Carlo Rocchi Bilancini, artista fotografo che ha scelto l’acqua, spesso nel sentire comune percepita con timore e diffidenza, come protagonista assoluta della sua ricerca. Nei suoi scatti, esposti in mostra - spiega Costantino D’Orazio, storico dell’arte e saggista - “le donne coperte dal burqa, immerse in piscina, sembrano trovarsi nel loro ambiente naturale. Sono talmente sfuggenti e ineffabili da sciogliersi nel liquido con assoluta serenità, senza destare inquietudine e spavento. Non si perdono nell’acqua, semmai si ritrovano e acquistano quella libertà che sul terreno è loro negata. Potrà essere una visione eccessivamente romantica del lavoro di Rocchi Bilancini, ma in fondo è lui a restituire dignità a queste creature, che sulla terra sono costrette a coprirsi, ma sott’acqua conquistano la facoltà di lasciarsi andare”. E’ il potere dell’acqua, contro cui è inutile opporsi.
10
aprile 2024
Paolo Ceribelli / Carlo Rocchi Bilancini – Ribellarsi è giusto
Dal 10 aprile al 10 maggio 2024
arte contemporanea
Location
Spazio PAePA
Milano, Via Alberto Mario, 26, (MI)
Milano, Via Alberto Mario, 26, (MI)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-12 e 15-18
Vernissage
10 Aprile 2024, ore 18
Ufficio stampa
PAOLA MANFREDI
Autore
Curatore
Autore testo critico