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Paolo Colombo – Turikumwe
Le foto sono opera di Paolo Colombo: sono tutte immagini in bianco e nero, senza ostentazioni o esibizionismi. Volti di bambini che ormai conosciamo fin troppo bene, che raccontano una vita di dolore, di speranza e di disillusione.
Comunicato stampa
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Turikumwe significa -in lingua rwandese -" siamo una cosa sola".
La mostra fotografica che verrà allestita a Milano, al Punto San Fedele, dal 19 al 30 aprile è stata realizzata in collaborazione con la pro loco di Abbiategrasso, con un duplice obiettivo: far conoscere la realtà dei Grandi Laghi, il cuore del1'Africa, e sostenere - per quanto possibile - piccoli progetti di sviluppo. Le foto sono opera di Paolo Colombo: sono tutte immagini in bianco e nero, senza ostentazioni o esibizionismi. Volti di bambini che ormai conosciamo fin troppo bene, che raccontano una vita di dolore, di speranza e di disillusione. I loro occhi esaltano la bellezza di un popolo, immutata e infinita anche quando questo popolo non ha più niente e ha vissuto tragedie difficili persino da immaginare.
Il Rwanda, grande come la Lombardia e popolato da 9 milioni di abitanti, divenne "famoso" nel 1994-95 per via degli scontri etnici tra hutu e tutsi. Poi è scomparso dalle cronache. Nessuno ne parla più, anche se interi distretti sono ancora senza corrente elettrica e nei dispensari (dove non c'è neanche un medico ogni 70 mila abitanti) si riciclano persino le siringhe monouso... La situazione dei paesi vicini, dal Congo al Burundi, è simile: dove non ci sono guerre e guerriglie, il rischio che scoppino è sempre dietro l'angolo. In questa zona operano, tra gli altri, i Padri Barnabiti: nella più antica delle loro missioni, Muhura, sono state scattate le immagini in mostra.
La mostra fotografica che verrà allestita a Milano, al Punto San Fedele, dal 19 al 30 aprile è stata realizzata in collaborazione con la pro loco di Abbiategrasso, con un duplice obiettivo: far conoscere la realtà dei Grandi Laghi, il cuore del1'Africa, e sostenere - per quanto possibile - piccoli progetti di sviluppo. Le foto sono opera di Paolo Colombo: sono tutte immagini in bianco e nero, senza ostentazioni o esibizionismi. Volti di bambini che ormai conosciamo fin troppo bene, che raccontano una vita di dolore, di speranza e di disillusione. I loro occhi esaltano la bellezza di un popolo, immutata e infinita anche quando questo popolo non ha più niente e ha vissuto tragedie difficili persino da immaginare.
Il Rwanda, grande come la Lombardia e popolato da 9 milioni di abitanti, divenne "famoso" nel 1994-95 per via degli scontri etnici tra hutu e tutsi. Poi è scomparso dalle cronache. Nessuno ne parla più, anche se interi distretti sono ancora senza corrente elettrica e nei dispensari (dove non c'è neanche un medico ogni 70 mila abitanti) si riciclano persino le siringhe monouso... La situazione dei paesi vicini, dal Congo al Burundi, è simile: dove non ci sono guerre e guerriglie, il rischio che scoppino è sempre dietro l'angolo. In questa zona operano, tra gli altri, i Padri Barnabiti: nella più antica delle loro missioni, Muhura, sono state scattate le immagini in mostra.
19
aprile 2004
Paolo Colombo – Turikumwe
Dal 19 al 30 aprile 2004
fotografia
Location
GALLERIA SAN FEDELE
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Orario di apertura
16 - 19.00 (mattino su richiesta) chiuso lunedì e festivi
Vernissage
19 Aprile 2004, ore 18.00