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Paolo Coltro – Padova Informale
Le fotografie raccontano di spazi della città di Padova che ci sono ben noti, da Via Venezia ai palazzi
e agli edifici più celebri, dal Portello alle piazze. Ma nonostante alcuni indizi ci facciano capire che “ci
troviamo qui”, esse ci traducono in uno spazio altro, decontestualizzato, stravolto e illuminato dalla magia di un click
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PADOVA INFORMALE
MOSTRA FOTOGRAFICA DI PAOLO COLTRO
A cura di Barbara Codogno
CENTRO CULTURALE ALTINATE SAN GAETANO
20 OTTOBRE – 20 NOVEMBRE
Inaugurazione 19 ottobre ore 18.00
PADOVA INFORMALE è la prima mostra fotografica di Paolo Coltro. Curata da Barbara Codogno, PADOVA
INFORMALE è una riuscita e decisiva prova autoriale che trova collocazione all'interno del contenitore
RAM, manifestazione dedicata al contemporaneo e patrocinata dal Comune di Padova - Assessorato alla
Cultura.
Paolo Coltro è caporedattore responsabile della sezione cultura e spettacoli per i tre quotidiani Finegil del
Gruppo L'Espresso (mattino di Padova, tribuna di Treviso, nuova Venezia) e come giornalista è da sempre
un punto di riferimento imprescindibile per la città di Padova.
“Paolo Coltro fotografo è invece una felice scoperta” partecipa con entusiasmo l'Assessore alla Cultura
Andrea Colasio: “Coltro ci propone una città che egli ama appassionatamente, tanto da ritrarla nei suoi
aspetti più misteriosi e inediti. Ritratti che non appartengono soltanto al mondo giornalistico e letterario,
perché Paolo Coltro è anche un geniale fotografo e ce lo dimostra in quest'occasione, svelandoci i
tratti “informali” di una città in continua evoluzione”.
Le sue fotografie raccontano di spazi della città di Padova che ci sono ben noti, da Via Venezia ai palazzi
e agli edifici più celebri, dal Portello alle piazze. Ma nonostante alcuni indizi ci facciano capire che “ci
troviamo qui”, esse ci traducono in uno spazio altro, decontestualizzato, stravolto e illuminato dalla magia
di un click.
Da un lato Coltro ricerca, stringe, seziona, ingrandisce, estrae arbitrariamente porzioni di luoghi o di luce
che coagula in agglomerati materici, approdando a un'espressione pittorica astratta. Dall'altro, invece, è
attratto dalla presenza del vuoto. Acciaio, cemento, lamiera: i protagonisti del suo mondo riscoperto non
tradiscono traccia di presenza umana. In un universo rigorosamente distorto, sono “non-luoghi” le cui linee
disegnano geometrie insospettate che si stagliano in campiture di colori primari.
Muovendo dall’esplorazione di spazi, luoghi e architetture della città – stravolti da un obiettivo che ne
ingrandisce, isolandoli, gli elementi materici e che allo stesso tempo li parcellizza in mondi a sé stanti –
la ricerca di Paolo Coltro approda a un’espressione più pittorica e astratta, vicinissima alla temperatura
dell'informale.
Difficile, osservando il risultato finale, riconoscere che di fronte si ha una fotografia e non un quadro; più
arduo ancora indovinare da dove sia stato mai preso quel particolare, quale ne sia il punto di partenza.
In tutto questo non vi è alcuna ricerca di artificio, anche sul versante tecnico: Coltro non usa il ritocco
digitale e non interviene pittoricamente sulle foto; semmai una tensione continua, incessante verso uno
stato estremo – puro – della realtà.
Negando qualsiasi “forma” a priori – sia figurativa, sia astratta – la fotografia di Coltro si apre a una nuova
conoscenza delle forme stesse, ripercorrendo con l’obiettivo il sentiero tracciato dall’arte informale.
Note sull'autore:
Paolo Coltro nasce a Vicenza nel 1953.Ha sempre voluto fare il giornalista, tanto che è tra gli editori
dell'Arca di Noè, mitico periodico studentesco del Liceo Classico Pigafetta (inizio anni '70): alcune sue
idee fanno raggiungere il pareggio di bilancio alla pubblicazione. Appena più tardi collabora a Sport
70, Veneto Sette, Confronto Vicentino e ad alcuni quotidiani nazionali. Dopo gli studi universitari viene
assunto al "mattino di Padova", che nasce il 28 marzo 1978: quindi è tra i fondatori. Fino al 1991 il suo
cursus honorum si svolge all'interno del quotidiano padovano: cronista di giudiziaria, vicecaposervizio
interni, capocronista (per quattro anni: momento di massima diffusione del giornale), caposervizio
cultura. Nel 1991 accetta la vicedirezione del neonato quotidiano Nuova Vicenza, cui collaborava quando
era settimanale. Ne diventa direttore dopo pochi mesi. L'esperienza a Nuova Vicenza dura un anno e
mezzo. Si dimette per diversità di vedute sulla linea editoriale. Collabora dal Veneto per un anno con il
Corriere della Sera e il supplemento Sette,(prodotti circa 150 articoli) ma il Corriere non stabilizza la sua
posizione. Accetta quindi di rientrare ai quotidiani Finegil del Gruppo Espresso, che lo inviano a Treviso
come caporedattore responsabile della redazione della "tribuna di Treviso". Qui resta per cinque anni, fino
al 1999: in un periodo di flessione generalizzata delle copie della stampa quotidiana, riesce a mantenere i
livelli di vendita e diffusione. Rientra a Padova, al "mattino" nel 1999: è caporedattore responsabile della
sezione cultura e spettacoli per i tre quotidiani del Gruppo (mattino di Padova, tribuna di Treviso, nuova
Venezia). Responsabilità e qualifica che mantiene tuttora.
Ha pubblicato alcuni libri. "Da Antenore al Nuovo Millennio" con foto di Uliano Lucas, editore Bruno Vespa;
un secondo libro sempre con le foto di Uliano Lucas sul Veneto locomotiva del Nordest; i testi di alcuni libri
fotografici del trevigiano Antonio Zuccon (Burano, Cibiana, altri) ; un testo monografico sulle sculture di
Elio Armano; di prossima pubblicazione un volume dell'Università di Padova che raccoglie i suoi articoli sul
Veneto, la cultura, le trasformazioni, pregi e difetti del Nordest.
La fotografia non è mai stata un hobby, piuttosto un amore nascosto.
INFO:
PADOVA INFORMALE. Mostra fotografica di Paolo Coltro. A cura di Barbara Codogno
CENTRO CULTURALE ALTINATE/ SAN GAETANO, 21 OTTOBRE – 20 NOVEMBRE
Orario: 10.00 - 19.00, lunedì chiuso
MOSTRA FOTOGRAFICA DI PAOLO COLTRO
A cura di Barbara Codogno
CENTRO CULTURALE ALTINATE SAN GAETANO
20 OTTOBRE – 20 NOVEMBRE
Inaugurazione 19 ottobre ore 18.00
PADOVA INFORMALE è la prima mostra fotografica di Paolo Coltro. Curata da Barbara Codogno, PADOVA
INFORMALE è una riuscita e decisiva prova autoriale che trova collocazione all'interno del contenitore
RAM, manifestazione dedicata al contemporaneo e patrocinata dal Comune di Padova - Assessorato alla
Cultura.
Paolo Coltro è caporedattore responsabile della sezione cultura e spettacoli per i tre quotidiani Finegil del
Gruppo L'Espresso (mattino di Padova, tribuna di Treviso, nuova Venezia) e come giornalista è da sempre
un punto di riferimento imprescindibile per la città di Padova.
“Paolo Coltro fotografo è invece una felice scoperta” partecipa con entusiasmo l'Assessore alla Cultura
Andrea Colasio: “Coltro ci propone una città che egli ama appassionatamente, tanto da ritrarla nei suoi
aspetti più misteriosi e inediti. Ritratti che non appartengono soltanto al mondo giornalistico e letterario,
perché Paolo Coltro è anche un geniale fotografo e ce lo dimostra in quest'occasione, svelandoci i
tratti “informali” di una città in continua evoluzione”.
Le sue fotografie raccontano di spazi della città di Padova che ci sono ben noti, da Via Venezia ai palazzi
e agli edifici più celebri, dal Portello alle piazze. Ma nonostante alcuni indizi ci facciano capire che “ci
troviamo qui”, esse ci traducono in uno spazio altro, decontestualizzato, stravolto e illuminato dalla magia
di un click.
Da un lato Coltro ricerca, stringe, seziona, ingrandisce, estrae arbitrariamente porzioni di luoghi o di luce
che coagula in agglomerati materici, approdando a un'espressione pittorica astratta. Dall'altro, invece, è
attratto dalla presenza del vuoto. Acciaio, cemento, lamiera: i protagonisti del suo mondo riscoperto non
tradiscono traccia di presenza umana. In un universo rigorosamente distorto, sono “non-luoghi” le cui linee
disegnano geometrie insospettate che si stagliano in campiture di colori primari.
Muovendo dall’esplorazione di spazi, luoghi e architetture della città – stravolti da un obiettivo che ne
ingrandisce, isolandoli, gli elementi materici e che allo stesso tempo li parcellizza in mondi a sé stanti –
la ricerca di Paolo Coltro approda a un’espressione più pittorica e astratta, vicinissima alla temperatura
dell'informale.
Difficile, osservando il risultato finale, riconoscere che di fronte si ha una fotografia e non un quadro; più
arduo ancora indovinare da dove sia stato mai preso quel particolare, quale ne sia il punto di partenza.
In tutto questo non vi è alcuna ricerca di artificio, anche sul versante tecnico: Coltro non usa il ritocco
digitale e non interviene pittoricamente sulle foto; semmai una tensione continua, incessante verso uno
stato estremo – puro – della realtà.
Negando qualsiasi “forma” a priori – sia figurativa, sia astratta – la fotografia di Coltro si apre a una nuova
conoscenza delle forme stesse, ripercorrendo con l’obiettivo il sentiero tracciato dall’arte informale.
Note sull'autore:
Paolo Coltro nasce a Vicenza nel 1953.Ha sempre voluto fare il giornalista, tanto che è tra gli editori
dell'Arca di Noè, mitico periodico studentesco del Liceo Classico Pigafetta (inizio anni '70): alcune sue
idee fanno raggiungere il pareggio di bilancio alla pubblicazione. Appena più tardi collabora a Sport
70, Veneto Sette, Confronto Vicentino e ad alcuni quotidiani nazionali. Dopo gli studi universitari viene
assunto al "mattino di Padova", che nasce il 28 marzo 1978: quindi è tra i fondatori. Fino al 1991 il suo
cursus honorum si svolge all'interno del quotidiano padovano: cronista di giudiziaria, vicecaposervizio
interni, capocronista (per quattro anni: momento di massima diffusione del giornale), caposervizio
cultura. Nel 1991 accetta la vicedirezione del neonato quotidiano Nuova Vicenza, cui collaborava quando
era settimanale. Ne diventa direttore dopo pochi mesi. L'esperienza a Nuova Vicenza dura un anno e
mezzo. Si dimette per diversità di vedute sulla linea editoriale. Collabora dal Veneto per un anno con il
Corriere della Sera e il supplemento Sette,(prodotti circa 150 articoli) ma il Corriere non stabilizza la sua
posizione. Accetta quindi di rientrare ai quotidiani Finegil del Gruppo Espresso, che lo inviano a Treviso
come caporedattore responsabile della redazione della "tribuna di Treviso". Qui resta per cinque anni, fino
al 1999: in un periodo di flessione generalizzata delle copie della stampa quotidiana, riesce a mantenere i
livelli di vendita e diffusione. Rientra a Padova, al "mattino" nel 1999: è caporedattore responsabile della
sezione cultura e spettacoli per i tre quotidiani del Gruppo (mattino di Padova, tribuna di Treviso, nuova
Venezia). Responsabilità e qualifica che mantiene tuttora.
Ha pubblicato alcuni libri. "Da Antenore al Nuovo Millennio" con foto di Uliano Lucas, editore Bruno Vespa;
un secondo libro sempre con le foto di Uliano Lucas sul Veneto locomotiva del Nordest; i testi di alcuni libri
fotografici del trevigiano Antonio Zuccon (Burano, Cibiana, altri) ; un testo monografico sulle sculture di
Elio Armano; di prossima pubblicazione un volume dell'Università di Padova che raccoglie i suoi articoli sul
Veneto, la cultura, le trasformazioni, pregi e difetti del Nordest.
La fotografia non è mai stata un hobby, piuttosto un amore nascosto.
INFO:
PADOVA INFORMALE. Mostra fotografica di Paolo Coltro. A cura di Barbara Codogno
CENTRO CULTURALE ALTINATE/ SAN GAETANO, 21 OTTOBRE – 20 NOVEMBRE
Orario: 10.00 - 19.00, lunedì chiuso
19
ottobre 2011
Paolo Coltro – Padova Informale
Dal 19 ottobre al 20 novembre 2011
fotografia
Location
CENTRO CULTURALE ALTINATE – SAN GAETANO
Padova, Via Altinate, 71, (Padova)
Padova, Via Altinate, 71, (Padova)
Orario di apertura
10.00 - 19.00, lunedì chiuso
Vernissage
19 Ottobre 2011, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore