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Paolo de Stefani – Quarta dimensione
“Quarta dimensione”, cosi indica il titolo della mostra dell’artista di Chiavenna. Infatti, dopo le tre dimensioni costruite con della materia: legno, ferro, carta, colore, viene la quarta: l’essere il pensiero, la sensazione, l’essere, l’uomo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La materia astratta si presenta, infatti, in De Stefani innanzi tutto come materia.
La sua astrattezza viene così immediatamente contraddetta dalla sua stessa intensa fisicità e dalla sua tormentata materialità, che rende l’opera di De Stefani in qualche modo riconducibile all’ambito dell’espressionismo astratto. La materia ha dunque un ruolo importantissimo in quelle costruzioni formali. Soprattutto perché porta in se una forte carica drammatica.
De Stefani, che all’inizio aveva iniziato ad servirsi di obgjet trouvés, di materiali tradizionalmente poveri, frutto del degrado e dello scarto sociale; in seguito ha teso sempre più a crearsi sperimentalmente da se i materiali adatti alle proprie esigenze espressive, quei materiali che Riccardo Lisi ha efficacemente definito “il nuovo matrico di Paolo De Stefani”.
Dopo aver lavorato su ritmi e sequenze di carte dall’orlo bruciacchiato, che si aprono squinternandosi nello spazio con effetti con effetti di carnosa matericità in disfacimento, l’artista chiavennasco è approdato, per una lunga fase, a sofisticatissimi motivi formali in cui il senso dell’irregolare e del precario è dato da listelli di cartoncino bagnanti, essiccati, bruciacchiati, e compattati da chiodi in dense forme a rilievo di materia povera e degradata che disegnano nello spazio ritmi lamellari, irregolari e vibranti in sequenze sincopate di vuoto che ne accentuandola precarietà.
La forma nasce così con la materia stessa destinata ad esprimerla e il movimento drammatico connesso alla sua labilità e povertà è ottenuto con un procedimento di lavorazione artigianale della materia stessa spasmodicamente teso a rendere il drammatico senso di precarietà dell’artista.
È dunque orami una materia povera quella di De Stefani, non perché frutto del degrado sociale, ma perché tale l’ha voluta lo stesso artista. Non c’è in questa povertà denuncia sociale, c’è bisogno espressivo di verità , che per De Stefani si compendia nel tormento doloroso della forma.
Con ritmo verticale o diagonale, con andamento ascendete o discendete, con improvvise evoluzioni circolari, le sue sequenze hanno però, talora, qualcosa di inquietante e misterioso, quasi segni unici, arcani totem, geometrie di esoterico significato come quelle disegnate dalle pietre di Stonehange sulla pianura inglese.
Biografia
Paolo De Stefani è nato a Chiavenna (Sondrio) il 7 gennaio 1969. Ha sempre manifestato sin dall’età adolescenziale una forte attrazione per il disegno.
Nei primi anni novanta oltre al proprio lavoro,inizia a frequentare corsi di pittura presso diversi studi privati.
Nel 1997 tiene a Chiavenna la sua prima personale “Contrasti-simultanei” curata da A. C. Bellati.
L’essenzialità puramente figurativa che caratterizzava i lavori dei primi anni novanta lascia spazio ad una ricerca sempre in bilico tra concettuale ed informale tra arte povera e minimalismo. Il risultato di questo studio trova testimonianza attraverso la personale “La società reale-la società ideale” curata da Franco Monteforte che ha
tenuto presso la ex Chiesa S. Antonio a Morbegno (So) nel settembre del 1999.
L’inizio del nuovo millennio coincide con una svolta significativa nella ricerca stilistica dell’artista.
Sono dell’anno 2000 i primi lavori strutturati da molteplici sovrapposizioni di carte posizionate in teche di legno.
Nello stesso anno inizia la collaborazione con l’Atelier d’arte di Franca Pezzoli a Clusone (Bergamo).
In questo periodo conosce il pittore Ferruccio Gini con il quale nasce una sincera e durevole amicizia.
Nel maggio 2001, tiene la sua prima personale a Milano curata da D. Micault presso la Galleria Santabarbara Arte Contemporanea, nell’estate 2002 inaugura una significativa personale nella Sala Segantini a Savognin (Svizzera).
Negli anni immediatamente successivi compie il passo decisivo dalla pittura alla scultura, liberando progressivamente le sue forme dalla rigida tutela della geometria della cornice.
Nel 2003 espone su invito a Losone-Locarno (Svizzera) e a Poschiavo presso la Galleria
PGI (disegni e sculture).
Alla personale del 2004 presso Palazzo Pretorio di Sondrio (pittosculture e collages) seguono diverse esposizioni collettive sia in Italia che all’estero tra le quali:“Collettiva artisti italiani” presso la Mèdiatheque a Sanary sur mer e “Contemporanea” presso il Centre Culturel de la Providence a Nizza.
Nel 2007 è presente su invito all’importante rassegna “Germinazioni” presso Palazzo Besta a Teglio e alla collettiva “Next” presso la Galleria Franca Pezzoli arte contemporanea di Clusone.
E’ dello stesso anno la personale “Essenza d’Assoluto” curata da Claudio Di Scalzo nella sala G. Carducci a Madesimo.
La doppia esposizione “Rimandi e specchi” a Palazzo Foppoli di Tirano e a Palazzo Pretorio di Chiavenna curata da P. Magoni è dei mesi di maggio giugno del 2009.
Mostre personali
2009
Galleria Franca Pezzoli arte contemporanea, Clusone, “Quarta dimensione”, testo di Elisabetta Calcaterra
Palazzo Foppoli, Tirano, “Rimandi e specchi”, testo di P. Magoni
Palazzo Pretorio, Chiavenna, “Rimandi e specchi”, testo di P. Magoni
2007
Sala G. Carducci, Madesimo, “Essenza d’Assoluto”, testo di Claudio Di Scalzo
2006
Spazio Testa, Albissola Marina, “Opere su carta”
2004
Palazzo Pretorio, Sondrio, “Pittosculture-collage”, presentazione di Franco Monteforte
2003
Spazio La Fabbrica, Losone-Locarno, “Sequencer”, testo di R. Lisi Galleria PGI, Poschiavo “Disegni e Sculture”, presentazione di Franco Monteforte Spazio Arte Al Cenacolo, Chiavenna , “Ultimi lavori”
2002
Sala Segantini, Savognin presentazione di R. Brulisauer e D. Micault
2001
Spazio Santabarbara, Milano, “Sequenze in bianco e nero”, testo di D. Micault
1999
Ex Chiesa S.Antonio, Morbegno, “La società reale la società ideale”, testo di F.Monteforte
1998
Galleria La Nassa, Lecco, “Astrazioni lineari”, testo di A.C. Bellati
1997
Palazzo Pretorio, Chiavenna, “Contrasti Simultanei”, testo di A.C. Bellati
Mostre collettive
2008
Galleria Spazio28, San Bernardino (Svizzera), “Raccontando i Grigioni”
2007
Mèdiatheque, Sanary sur mer (Francia), “Collettiva artisti italiani” Centre Culturel de la Providence, Nice, “Contemporanea” Galleria Spazio28, San Bernardino (Svizzera), “Raccontando i Grigioni”, presentazione di D. Ambrosini
Palazzo Besta, Teglio, “Germinazioni”, Collettiva di scultura mostra del decennale, testo di Paola Davico
Galleria Franca Pezzoli arte contemporanea, Clusone, “NEXT” (De Stefani Torcoli Zanghi), presentazione E. Motta Museo Civico Arte Contemporanea, Albissola Marina, “Collettiva” a cura di A. Panaro
2004
Terre di Langa e Roero, “Biennale d’arte”, (Pittura-scultura)
2003
Galleria d’arte Il Salotto, Como, “I calzari di Empedocle” a cura di M. Caldarelli
Spazio
Santabarbara, Milano, “Inside the art”
2002
Galleria d’arte Il Salotto, Como, “Enciclopaedia vol. VI” a cura di M. Caldarelli Spazio Santabarbara, Milano, “Scelte”
2001
Atelier d’arte, Clusone, “Artisti contemporanei” a cura di Franca Pezzoli
2000
Atelier d’arte, Clusone, “Artisti contemporanei” a cura di Franca Pezzoli
Centro Arte LuPier, Gardone V.T., “A Luisa è stato chiesto di scrivere una poesia sull’ecologia” a cura di Pierluigi Cattaneo
Atelier d’arte, Clusone, “Arlecchino e dintorni” a cura di Franca Pezzoli Ex Chiesa S. Antonio, Morbegno, “Time Passages”, testo di A. C. Bellati
1999
Galleria L’Ariete, Ponte San Pietro, “Graficocollezione” Palazzo Pretorio, Chiavenna, “Del cielo”, a cura di A. C. Bellati
Banca Popolare di Milano, Bergamo, “Proposta Giovani” a cura di Chiara Carfì
Banca Popolare di Milano, Bologna, “Proposta Giovani” a cura di Chiara Carfì
1999
Galleria d’arte L’Ariete, Ponte San Pietro, “Il piccolo quadro”
1998
Salle du Musèe de la Mer, Saint-Jean-Cap-Ferrat (Francia), “Parfum de femme”
Hotel du Lac et du Parc, Riva del Garda, “Parfum de femme”
Villa Serenella, Campodolcino, “Variazioni sul paesaggio” a cura di A.C. Bellati
1995
Ex Chiesa S. Antonio, Morbegno
La sua astrattezza viene così immediatamente contraddetta dalla sua stessa intensa fisicità e dalla sua tormentata materialità, che rende l’opera di De Stefani in qualche modo riconducibile all’ambito dell’espressionismo astratto. La materia ha dunque un ruolo importantissimo in quelle costruzioni formali. Soprattutto perché porta in se una forte carica drammatica.
De Stefani, che all’inizio aveva iniziato ad servirsi di obgjet trouvés, di materiali tradizionalmente poveri, frutto del degrado e dello scarto sociale; in seguito ha teso sempre più a crearsi sperimentalmente da se i materiali adatti alle proprie esigenze espressive, quei materiali che Riccardo Lisi ha efficacemente definito “il nuovo matrico di Paolo De Stefani”.
Dopo aver lavorato su ritmi e sequenze di carte dall’orlo bruciacchiato, che si aprono squinternandosi nello spazio con effetti con effetti di carnosa matericità in disfacimento, l’artista chiavennasco è approdato, per una lunga fase, a sofisticatissimi motivi formali in cui il senso dell’irregolare e del precario è dato da listelli di cartoncino bagnanti, essiccati, bruciacchiati, e compattati da chiodi in dense forme a rilievo di materia povera e degradata che disegnano nello spazio ritmi lamellari, irregolari e vibranti in sequenze sincopate di vuoto che ne accentuandola precarietà.
La forma nasce così con la materia stessa destinata ad esprimerla e il movimento drammatico connesso alla sua labilità e povertà è ottenuto con un procedimento di lavorazione artigianale della materia stessa spasmodicamente teso a rendere il drammatico senso di precarietà dell’artista.
È dunque orami una materia povera quella di De Stefani, non perché frutto del degrado sociale, ma perché tale l’ha voluta lo stesso artista. Non c’è in questa povertà denuncia sociale, c’è bisogno espressivo di verità , che per De Stefani si compendia nel tormento doloroso della forma.
Con ritmo verticale o diagonale, con andamento ascendete o discendete, con improvvise evoluzioni circolari, le sue sequenze hanno però, talora, qualcosa di inquietante e misterioso, quasi segni unici, arcani totem, geometrie di esoterico significato come quelle disegnate dalle pietre di Stonehange sulla pianura inglese.
Biografia
Paolo De Stefani è nato a Chiavenna (Sondrio) il 7 gennaio 1969. Ha sempre manifestato sin dall’età adolescenziale una forte attrazione per il disegno.
Nei primi anni novanta oltre al proprio lavoro,inizia a frequentare corsi di pittura presso diversi studi privati.
Nel 1997 tiene a Chiavenna la sua prima personale “Contrasti-simultanei” curata da A. C. Bellati.
L’essenzialità puramente figurativa che caratterizzava i lavori dei primi anni novanta lascia spazio ad una ricerca sempre in bilico tra concettuale ed informale tra arte povera e minimalismo. Il risultato di questo studio trova testimonianza attraverso la personale “La società reale-la società ideale” curata da Franco Monteforte che ha
tenuto presso la ex Chiesa S. Antonio a Morbegno (So) nel settembre del 1999.
L’inizio del nuovo millennio coincide con una svolta significativa nella ricerca stilistica dell’artista.
Sono dell’anno 2000 i primi lavori strutturati da molteplici sovrapposizioni di carte posizionate in teche di legno.
Nello stesso anno inizia la collaborazione con l’Atelier d’arte di Franca Pezzoli a Clusone (Bergamo).
In questo periodo conosce il pittore Ferruccio Gini con il quale nasce una sincera e durevole amicizia.
Nel maggio 2001, tiene la sua prima personale a Milano curata da D. Micault presso la Galleria Santabarbara Arte Contemporanea, nell’estate 2002 inaugura una significativa personale nella Sala Segantini a Savognin (Svizzera).
Negli anni immediatamente successivi compie il passo decisivo dalla pittura alla scultura, liberando progressivamente le sue forme dalla rigida tutela della geometria della cornice.
Nel 2003 espone su invito a Losone-Locarno (Svizzera) e a Poschiavo presso la Galleria
PGI (disegni e sculture).
Alla personale del 2004 presso Palazzo Pretorio di Sondrio (pittosculture e collages) seguono diverse esposizioni collettive sia in Italia che all’estero tra le quali:“Collettiva artisti italiani” presso la Mèdiatheque a Sanary sur mer e “Contemporanea” presso il Centre Culturel de la Providence a Nizza.
Nel 2007 è presente su invito all’importante rassegna “Germinazioni” presso Palazzo Besta a Teglio e alla collettiva “Next” presso la Galleria Franca Pezzoli arte contemporanea di Clusone.
E’ dello stesso anno la personale “Essenza d’Assoluto” curata da Claudio Di Scalzo nella sala G. Carducci a Madesimo.
La doppia esposizione “Rimandi e specchi” a Palazzo Foppoli di Tirano e a Palazzo Pretorio di Chiavenna curata da P. Magoni è dei mesi di maggio giugno del 2009.
Mostre personali
2009
Galleria Franca Pezzoli arte contemporanea, Clusone, “Quarta dimensione”, testo di Elisabetta Calcaterra
Palazzo Foppoli, Tirano, “Rimandi e specchi”, testo di P. Magoni
Palazzo Pretorio, Chiavenna, “Rimandi e specchi”, testo di P. Magoni
2007
Sala G. Carducci, Madesimo, “Essenza d’Assoluto”, testo di Claudio Di Scalzo
2006
Spazio Testa, Albissola Marina, “Opere su carta”
2004
Palazzo Pretorio, Sondrio, “Pittosculture-collage”, presentazione di Franco Monteforte
2003
Spazio La Fabbrica, Losone-Locarno, “Sequencer”, testo di R. Lisi Galleria PGI, Poschiavo “Disegni e Sculture”, presentazione di Franco Monteforte Spazio Arte Al Cenacolo, Chiavenna , “Ultimi lavori”
2002
Sala Segantini, Savognin presentazione di R. Brulisauer e D. Micault
2001
Spazio Santabarbara, Milano, “Sequenze in bianco e nero”, testo di D. Micault
1999
Ex Chiesa S.Antonio, Morbegno, “La società reale la società ideale”, testo di F.Monteforte
1998
Galleria La Nassa, Lecco, “Astrazioni lineari”, testo di A.C. Bellati
1997
Palazzo Pretorio, Chiavenna, “Contrasti Simultanei”, testo di A.C. Bellati
Mostre collettive
2008
Galleria Spazio28, San Bernardino (Svizzera), “Raccontando i Grigioni”
2007
Mèdiatheque, Sanary sur mer (Francia), “Collettiva artisti italiani” Centre Culturel de la Providence, Nice, “Contemporanea” Galleria Spazio28, San Bernardino (Svizzera), “Raccontando i Grigioni”, presentazione di D. Ambrosini
Palazzo Besta, Teglio, “Germinazioni”, Collettiva di scultura mostra del decennale, testo di Paola Davico
Galleria Franca Pezzoli arte contemporanea, Clusone, “NEXT” (De Stefani Torcoli Zanghi), presentazione E. Motta Museo Civico Arte Contemporanea, Albissola Marina, “Collettiva” a cura di A. Panaro
2004
Terre di Langa e Roero, “Biennale d’arte”, (Pittura-scultura)
2003
Galleria d’arte Il Salotto, Como, “I calzari di Empedocle” a cura di M. Caldarelli
Spazio
Santabarbara, Milano, “Inside the art”
2002
Galleria d’arte Il Salotto, Como, “Enciclopaedia vol. VI” a cura di M. Caldarelli Spazio Santabarbara, Milano, “Scelte”
2001
Atelier d’arte, Clusone, “Artisti contemporanei” a cura di Franca Pezzoli
2000
Atelier d’arte, Clusone, “Artisti contemporanei” a cura di Franca Pezzoli
Centro Arte LuPier, Gardone V.T., “A Luisa è stato chiesto di scrivere una poesia sull’ecologia” a cura di Pierluigi Cattaneo
Atelier d’arte, Clusone, “Arlecchino e dintorni” a cura di Franca Pezzoli Ex Chiesa S. Antonio, Morbegno, “Time Passages”, testo di A. C. Bellati
1999
Galleria L’Ariete, Ponte San Pietro, “Graficocollezione” Palazzo Pretorio, Chiavenna, “Del cielo”, a cura di A. C. Bellati
Banca Popolare di Milano, Bergamo, “Proposta Giovani” a cura di Chiara Carfì
Banca Popolare di Milano, Bologna, “Proposta Giovani” a cura di Chiara Carfì
1999
Galleria d’arte L’Ariete, Ponte San Pietro, “Il piccolo quadro”
1998
Salle du Musèe de la Mer, Saint-Jean-Cap-Ferrat (Francia), “Parfum de femme”
Hotel du Lac et du Parc, Riva del Garda, “Parfum de femme”
Villa Serenella, Campodolcino, “Variazioni sul paesaggio” a cura di A.C. Bellati
1995
Ex Chiesa S. Antonio, Morbegno
10
ottobre 2009
Paolo de Stefani – Quarta dimensione
Dal 10 ottobre al 10 novembre 2009
arte contemporanea
Location
FRANCA PEZZOLI ARTE CONTEMPORANEA
Clusone, Via Giuseppe Mazzini, 39, (Bergamo)
Clusone, Via Giuseppe Mazzini, 39, (Bergamo)
Orario di apertura
Tutti i giorni: 10.00 - 12.30, 16.00 - 19.30 mercoledì chiuso
Vernissage
10 Ottobre 2009, ore 18
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