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Paolo del Giudice – Poeti e romanzieri
L’immagine del volto di un poeta o di un romanziere porta inevitabilmente con sé un richiamo ai significati e ai contenuti dei testi che ha scritto. E i ritratti che Paolo del Giudice ha riunito nella sua galleria di dipinti hanno una pregnanza che deriva anche dalla capacità di evocare questi riferimenti
Comunicato stampa
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Paolo del Giudice
poeti e romanzieri
Quartiere LATINO Libri
Più che riprodurre le sembianze di un volto, il ritratto aspira a restituire
una presenza, quel compenetrarsi di visibile e invisibile, esterno ed interno –
una volta si diceva corpo e anima – che va a costituire la singolarità di un
individuo. E si propone come il simbolo di un’unità a cui riportare la
pluralità disordinata e contraddittoria delle esperienze e delle azioni. Ciò è
particolarmente significativo quando si tratta di riferirsi al principio di un’
eredità di parole e di pagine: l’autore, il soggetto biografico che riteniamo
debba garantire loro coerenza e compatibilità. L’immagine del volto di un poeta
o di un romanziere porta inevitabilmente con sé un richiamo ai significati e ai
contenuti dei testi che ha scritto. E i ritratti che Paolo del Giudice ha
riunito nella sua galleria di dipinti hanno una pregnanza che deriva anche
dalla capacità di evocare questi riferimenti. Nelle sue opere la complessità di
una vicenda umana e letteraria è restituita da pennellate liquide che fissano,
con i tratti di un gesto veloce ed esatto, uno sguardo, una postura, suscitando
l’emozione attraverso una sintesi interpretativa capace di coinvolgere l’
osservatore. A differenza della fotografia, a cui pure quest’arte non è
estranea, la pittura di Del Giudice insiste sull’intimità dell’approccio,
sollecita un accostamento empatico. La celebrazione di una grandezza letteraria
si traduce in una ricostruzione che avvicina lo spettatore ad un nodo di
esperienza umana, un incontro fatto di ricordi e di attese, che potrà anche
svilupparsi e approfondirsi ulteriormente nello spazio che ospita la mostra,
come pochi altri finalizzato alla salvaguardia dello spirito: la libreria.
(Corrado Castellani)
Paolo del Giudice è nato nel 1952 a Treviso, dove vive e lavora. Si è sempre
dedicato alla pittura. Dopo il Liceo Scientifico ha frequentato l’Accademia di
Belle Arti di Venezia. Nel decennio 1973/1983 ha partecipato alle principali
iniziative della Fondazione Bevilacqua La Masa. Negli anni successivi ha
iniziato quell’indagine sui luoghi della vita, dell’arte e della memoria che lo
vede tuttora coinvolto. Dal 1985 espone a Milano, presso la galleria Avida
Dollars, e a Roma all’Attico di Fabio Sargentini, in varie mostre personali e
di gruppo, fra cui la grande rassegna Ritratti del 1990. Dal 1991 al 2003 ha
una stretta collaborazione con lo studio Gastaldelli di Milano. Nel 2006
presenta Pier Paolo Pasolini: volti 1988 - 2005 nel Palazzo Ducale di Mantova.
Nel biennio 2006/2007 realizza il ciclo espositivo Viaggio in Italia, con tre
grandi rassegne. Nel 2007 anche l’antologica Pietas Mundi alla Galleria
Sagittaria di Pordenone. Nel 2008/2009 espone il ciclo Memorie di carta con sei
mostre in ambito nazionale. Nel 2010 Post scripta a Pordenone e la rassegna
Verderame nel complesso minerario di Valle Imperina (BL). Nel 2011 Percorsi
dipinti - sguardi quotidiani su Treviso in nove sedi del centro storico. Nel
2012 Sfogliare volti, che inaugura il nuovo polo bibliotecario di Feltre e una
grande retrospettiva all’ex Macello di Padova. E’ presente nei vari volumi de
La pittura in Italia - il ‘900 e la Pittura nel Veneto - il ‘900 (Electa,
Milano).
poeti e romanzieri
Quartiere LATINO Libri
Più che riprodurre le sembianze di un volto, il ritratto aspira a restituire
una presenza, quel compenetrarsi di visibile e invisibile, esterno ed interno –
una volta si diceva corpo e anima – che va a costituire la singolarità di un
individuo. E si propone come il simbolo di un’unità a cui riportare la
pluralità disordinata e contraddittoria delle esperienze e delle azioni. Ciò è
particolarmente significativo quando si tratta di riferirsi al principio di un’
eredità di parole e di pagine: l’autore, il soggetto biografico che riteniamo
debba garantire loro coerenza e compatibilità. L’immagine del volto di un poeta
o di un romanziere porta inevitabilmente con sé un richiamo ai significati e ai
contenuti dei testi che ha scritto. E i ritratti che Paolo del Giudice ha
riunito nella sua galleria di dipinti hanno una pregnanza che deriva anche
dalla capacità di evocare questi riferimenti. Nelle sue opere la complessità di
una vicenda umana e letteraria è restituita da pennellate liquide che fissano,
con i tratti di un gesto veloce ed esatto, uno sguardo, una postura, suscitando
l’emozione attraverso una sintesi interpretativa capace di coinvolgere l’
osservatore. A differenza della fotografia, a cui pure quest’arte non è
estranea, la pittura di Del Giudice insiste sull’intimità dell’approccio,
sollecita un accostamento empatico. La celebrazione di una grandezza letteraria
si traduce in una ricostruzione che avvicina lo spettatore ad un nodo di
esperienza umana, un incontro fatto di ricordi e di attese, che potrà anche
svilupparsi e approfondirsi ulteriormente nello spazio che ospita la mostra,
come pochi altri finalizzato alla salvaguardia dello spirito: la libreria.
(Corrado Castellani)
Paolo del Giudice è nato nel 1952 a Treviso, dove vive e lavora. Si è sempre
dedicato alla pittura. Dopo il Liceo Scientifico ha frequentato l’Accademia di
Belle Arti di Venezia. Nel decennio 1973/1983 ha partecipato alle principali
iniziative della Fondazione Bevilacqua La Masa. Negli anni successivi ha
iniziato quell’indagine sui luoghi della vita, dell’arte e della memoria che lo
vede tuttora coinvolto. Dal 1985 espone a Milano, presso la galleria Avida
Dollars, e a Roma all’Attico di Fabio Sargentini, in varie mostre personali e
di gruppo, fra cui la grande rassegna Ritratti del 1990. Dal 1991 al 2003 ha
una stretta collaborazione con lo studio Gastaldelli di Milano. Nel 2006
presenta Pier Paolo Pasolini: volti 1988 - 2005 nel Palazzo Ducale di Mantova.
Nel biennio 2006/2007 realizza il ciclo espositivo Viaggio in Italia, con tre
grandi rassegne. Nel 2007 anche l’antologica Pietas Mundi alla Galleria
Sagittaria di Pordenone. Nel 2008/2009 espone il ciclo Memorie di carta con sei
mostre in ambito nazionale. Nel 2010 Post scripta a Pordenone e la rassegna
Verderame nel complesso minerario di Valle Imperina (BL). Nel 2011 Percorsi
dipinti - sguardi quotidiani su Treviso in nove sedi del centro storico. Nel
2012 Sfogliare volti, che inaugura il nuovo polo bibliotecario di Feltre e una
grande retrospettiva all’ex Macello di Padova. E’ presente nei vari volumi de
La pittura in Italia - il ‘900 e la Pittura nel Veneto - il ‘900 (Electa,
Milano).
11
maggio 2013
Paolo del Giudice – Poeti e romanzieri
Dall'undici maggio all'undici giugno 2013
arte contemporanea
Location
QUARTIERE LATINO LIBRI
Conegliano, Via Xi Febbraio, 34, (Treviso)
Conegliano, Via Xi Febbraio, 34, (Treviso)
Vernissage
11 Maggio 2013, ore 18
Autore
Curatore