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Paolo di Capua – Crescita di piante notturne
Un gruppo di trentacinque steli alti duecentosessanta centimetri che costituiscono un insieme suggestivo per il fragile equilibrio formale che l’attraversa. È il lavoro che lo ha tenuto impegnato per gli ultimi due anni, dal 2001 al 2003, e che prima di ogni cosa esprime quell’attitudine del fare che per Di Capua costituisce la sorgente e l’approdo del proprio lavoro. Ma rappresenta anche un passaggio ulteriore, l’esplicitazione di una condizione immaginativa, quasi visionaria, che non era mai emersa in precedenza. La foresta di piccole geometrie, che a tratti sembrano uscire da un quadro di Paul Klee – da una cui opera del 1922 per inciso ricordiamo che il titolo è tratto – traccia traiettorie non prevedibili, disegnando fregi leggeri come l’aria che sembra aver direttamente modellato il legno. La natura come esempio concettuale di continuo sviluppo e di adattamento alle mutabili condizioni dell’ambiente, è così il parametro cui individuo e collettività devono fare riferimento ancora oggi in piena epoca ad alta tecnologia
Paolo di Capua – Crescita di piante notturne
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)