"Ore 18.00, squilla il telefono. Anna Maria Baratto? Sono Paolo Fabbri, da Ferrara……Si ricorda di me?

Nell'ottantaquattro…". Sono passati 21 anni. E' incredibile come la memoria si comporti davvero come il disco rigido di un computer. All'inizio è ermetica, ostinatamente serrata, ma poi basta ricordare il nome giusto del file, le parole chiave.. e Paolo le pronuncia :" ricordi le miniature?..scrivesti su di me un articolo per il Corriere…".

Si, mi sono ricordata di te, Paolo Fabbri, pittore di Ferrara .

Di te che ancora oggi mi ringrazi e ti congratuli per quella forbita presentazione, oggi che scrivere d'arte sembra essere diventato il territorio manicheo accessibile a tutti gli intellettualoidi di buona e cattiva penna!

Oggi che qualsiasi artista semisconosciuto quasi pretende "la parola scritta" e neppure ti ringrazia!

Caro Paolo, oggi tu celebri i tuoi brillanti ottantasei anni ed una vita d'artista colma di soddisfazioni e riconoscimenti a livello internazionale. Hai speso bene questi anni perchè non hai rincorso mai le mode, il tuo microcosmo interiore è stato sempre appagato dalla tua onestà intellettuale, dal vero godimento che solo gli artisti puri sanno prendere dall'arte.

Dal mio canto ti ho chiamato a Roma nello spazio espositivo di AKKA-BA - di solito aperto alla giovane arte contemporanea di ricerca - non per celebrarti, non ne avresti bisogno.

All'opposto per celebrare noi, affinché molti dei nostri artisti possano sentirti attraverso le opere, più giovane e dirompente che mai . Ho voluto che anche il titolo della mostra - Ex Tempore - Fuori dal tempo, in qualche modo suggerisse l'assoluta spontaneità del nostro re-incontro telefonico ed in seconda chiave di lettura tutte le implicazioni e riflessioni mentali da esso derivate.

Un atto di speranza per credere ancora che l'arte può ripagare una vita. spesa per lei.

Grazie Paolo, pittore di Ferrara.



dalla presentazione alla mostra "Ex Tempore: il maestro Paolo Fabbri" di Anna Maria Baratto