Un’elaborazione che oltre all’immagine pittorica ha trovato un dimensionamento

tridimensionale, in una serie di altorilievi che esaltano quelle forme architettoniche visibili nelle immagini.





Nato nel 1965 a Roma, dove vive, Paolo Fiorentino con questa mostra dimostra

quanto sia ormai lontano da quella pittura dalle intenzioni e dai soggetti tradizionali,

vagamente metafisici, che pure l’aveva visto tra i protagonisti.



Pur mantenendo fede a quella sapienza e capacità tecnica, il salto concettuale

e di immagini è stato notevole. Un passaggio decisivo che gli ha permesso finalmente

di dialogare con la propria contemporaneità, senza più le mediazioni di una

presunta quanto discutibile classicità.



Con Getawy, Paolo Fiorentino entra nel vivo della scena artistica italiana,

dando conto dell’attuale complessità del dipingere, dei sottili fili che

legano il presente con il passato, come della forza

immaginativa che è in grado di esprimere l’immagine dipinta.





La mostra è accompagnata da un catalogo con un testo del curatore.