Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Paolo Frosecchi
50 tele “fuori dal coro” esposte nell’ex chiesa Polistampa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Come da tradizione ultradecennale, la casa editrice Polistampa festeggia il Natale aprendo le porte a una personale dedicata a un grande artista contemporaneo. Domani pomeriggio alle ore 18, nella Galleria «Pio Fedi» di via de' Serragli 99 a Firenze, sarà il critico Pier Francesco Listri a inaugurare l'esposizione pittorica Paolo Frosecchi e il nuovo Umanesimo. Un artista fuori dal coro. Da domenica 17 dicembre 2006 a domenica 7 gennaio 2007 la mostra resterà aperta al pubblico tutti i giorni eccetto il 25 e il 26 dicembre 2006, il 1° e il 6 gennaio 2007, con ingresso gratuito e orario 16-20 (festivi 10-13, 16-20) .
Il titolo è stato scelto dall'artista stesso, che afferma: "Ho lottato in tutta la mia semplice vita per ricondurre a verità i lavori che erano emersi nel Rinascimento e nello splendore dell'Umanesimo, per riproporre l'uomo al centro del mondo, fino a che l'amore sia, e diventi realmente il cardine dell'universo. E sono con te, Francesco, prima che ti facessero santo, quando te ne andavi nella vita, nudo, vestito di sorella luna e declamavi i versi che ci avrebbero nell'allora futuro, con l'Umanesimo, ricondotti alla dignità". Saranno una cinquantina le opere esposte, scelte fra le più significative di cinquant'anni di lavoro: nudi e paesaggi soprattutto, eseguiti con olio o tecnica mista su tela di varie dimensioni. Di particolare importanza sono le due grandi tele (base 2 metri) del 1966 sul tema dell'alluvione di Firenze. Tredici capolavori (uno per ogni mese più la copertina) ci accompagneranno poi per tutto il 2007, grazie al calendario artistico Polistampa impresso a colori su Tintoretto Stucco Gesso, come ogni anno abbinato alla mostra (ricordiamo, nelle precedenti edizioni, Marcello Guasti, Enzo Faraoni, Sergio Scatizzi, Silvio Loffredo, Elena Salvaneschi, Luciano Guarnieri, Pietro Annigoni, Giampaolo Talani).
Nato a Firenze nel 1924, Paolo Frosecchi proviene da una famiglia intellettuale e amante dell'arte. Suo nonno Cesare possedeva "la più vasta e completa collezione di macchiaioli toscani mai esistita a Firenze", collezione che il padre Augusto, giornalista e critico, ha arricchito a sua volta. Il prospero ambiente culturale familiare è stato il cardine dell'educazione del gio vanissimo Paolo, che ha mosso i primi passi da autodidatta. Agli inizi degli anni '50 Frosecchi si trasferisce a Roma, dove non si aggrega a nessun gruppo, ma cerca isolato la propria strada. Dopo la sua partecipazione all'VIII Quadriennale di Roma, si trasferisce nel 1960 a Milano, terza città e terza radice. Dopo un lungo soggiorno in Svizzera, oggi Frosecchi vive nuovamente e stabilmente a Firenze. Il suo carnet è ricco di esposizioni personali tenute in Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Romania, Russia, Stati Uniti d'America, Sud Africa, Sud America, Svizzera e Ungheria. Sono moltissimi i critici che hanno parlato dell'artista: ricordiamo solo, tra gli italiani, Riccardo Barletta, Umberto Baldini, Renzo Biasion, Dino Buzzati, Luigi Carluccio, Raffaele De Grada, Alfonso Gatto, Giorgio Kaisserlian, Tommaso Paloscia, Franco Russoli e Laura Vinca Masini.
Suggestiva sede dell'esposizione è la quattrocentesca chiesa del complesso conventuale fiorentino di Santa Chiara, opera di Giuliano da Sangallo (Firenze, 1445-1516) consacrata nel 1568. In piena occupazione napoleonica, nel 1808, la chiesa viene soppressa e l'edificio separato dal resto del complesso e frazionato. Una parte perviene allo scultore viterbese Pio Fedi che ne fa dalla metà dell'Ottocento il proprio studio-galleria (di qui il nome). Le destinazioni d'uso dell'ex-chiesa saranno numerosissime fino al 1994, con l'acquisto da parte dell'editore Mauro Pagliai che da malandata segheria la trasforma in sede della sua casa editrice, cui si devono il rimodernamento e il restauro. (Antonio Pagliai 335 1373722)
Il titolo è stato scelto dall'artista stesso, che afferma: "Ho lottato in tutta la mia semplice vita per ricondurre a verità i lavori che erano emersi nel Rinascimento e nello splendore dell'Umanesimo, per riproporre l'uomo al centro del mondo, fino a che l'amore sia, e diventi realmente il cardine dell'universo. E sono con te, Francesco, prima che ti facessero santo, quando te ne andavi nella vita, nudo, vestito di sorella luna e declamavi i versi che ci avrebbero nell'allora futuro, con l'Umanesimo, ricondotti alla dignità". Saranno una cinquantina le opere esposte, scelte fra le più significative di cinquant'anni di lavoro: nudi e paesaggi soprattutto, eseguiti con olio o tecnica mista su tela di varie dimensioni. Di particolare importanza sono le due grandi tele (base 2 metri) del 1966 sul tema dell'alluvione di Firenze. Tredici capolavori (uno per ogni mese più la copertina) ci accompagneranno poi per tutto il 2007, grazie al calendario artistico Polistampa impresso a colori su Tintoretto Stucco Gesso, come ogni anno abbinato alla mostra (ricordiamo, nelle precedenti edizioni, Marcello Guasti, Enzo Faraoni, Sergio Scatizzi, Silvio Loffredo, Elena Salvaneschi, Luciano Guarnieri, Pietro Annigoni, Giampaolo Talani).
Nato a Firenze nel 1924, Paolo Frosecchi proviene da una famiglia intellettuale e amante dell'arte. Suo nonno Cesare possedeva "la più vasta e completa collezione di macchiaioli toscani mai esistita a Firenze", collezione che il padre Augusto, giornalista e critico, ha arricchito a sua volta. Il prospero ambiente culturale familiare è stato il cardine dell'educazione del gio vanissimo Paolo, che ha mosso i primi passi da autodidatta. Agli inizi degli anni '50 Frosecchi si trasferisce a Roma, dove non si aggrega a nessun gruppo, ma cerca isolato la propria strada. Dopo la sua partecipazione all'VIII Quadriennale di Roma, si trasferisce nel 1960 a Milano, terza città e terza radice. Dopo un lungo soggiorno in Svizzera, oggi Frosecchi vive nuovamente e stabilmente a Firenze. Il suo carnet è ricco di esposizioni personali tenute in Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Romania, Russia, Stati Uniti d'America, Sud Africa, Sud America, Svizzera e Ungheria. Sono moltissimi i critici che hanno parlato dell'artista: ricordiamo solo, tra gli italiani, Riccardo Barletta, Umberto Baldini, Renzo Biasion, Dino Buzzati, Luigi Carluccio, Raffaele De Grada, Alfonso Gatto, Giorgio Kaisserlian, Tommaso Paloscia, Franco Russoli e Laura Vinca Masini.
Suggestiva sede dell'esposizione è la quattrocentesca chiesa del complesso conventuale fiorentino di Santa Chiara, opera di Giuliano da Sangallo (Firenze, 1445-1516) consacrata nel 1568. In piena occupazione napoleonica, nel 1808, la chiesa viene soppressa e l'edificio separato dal resto del complesso e frazionato. Una parte perviene allo scultore viterbese Pio Fedi che ne fa dalla metà dell'Ottocento il proprio studio-galleria (di qui il nome). Le destinazioni d'uso dell'ex-chiesa saranno numerosissime fino al 1994, con l'acquisto da parte dell'editore Mauro Pagliai che da malandata segheria la trasforma in sede della sua casa editrice, cui si devono il rimodernamento e il restauro. (Antonio Pagliai 335 1373722)
16
dicembre 2006
Paolo Frosecchi
Dal 16 dicembre 2006 al 07 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA PIO FEDI
Firenze, Via Dei Serragli, 99, (Firenze)
Firenze, Via Dei Serragli, 99, (Firenze)
Orario di apertura
tutti i giorni eccetto il 25 e il 26 dicembre 2006, il 1° e il 6 gennaio 2007 ore 16-20 (festivi 10-13, 16-20)
Vernissage
16 Dicembre 2006, ore 18
Editore
POLISTAMPA
Autore