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Paolo Gennaioli – Strange fruit
In questa nuova personale “Strange Fruit” di Paolo Gennaioli ancora una volta i generi si contaminano: pittura, letteratura e musica.
Comunicato stampa
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In questa nuova personale “Strange Fruit” di Paolo Gennaioli ancora una volta i generi si contaminano: pittura, letteratura e musica. Dopo la mostra “Salvatica Papiniana”, che si è tenuta a Roma presso la Casa delle Letterature, con l’intento di evocare il “mondo letterario” conservato nell’antica casa-studio di Giovanni Papini a Bulciano, Paolo Gennaioli parte con un nuovo progetto in cui espone quadri, un libro dedicato all’assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma Umberto Croppi e un cd con inciso il canto di Luopu Pewu (figlia del soprano Manuela Mattioli) che interpreta la canzone Strange Fruit scritta per Billie Holiday. Ad ospitare l’evento, fino al 26 settembre, il "Chiostro dei Silvestrini", nella Basilica di San Marco a Firenze, dove Savonarola e i suoi “Silvestrini” si riunivano.
La formazione di Paolo Gennaioli è legata ad un incontro folgorante con Giovanni Papini (Firenze 1881-1956): letterato puro, inarrestabile pensatore e poeta versatile autore di Un Uomo Finito (1913), di Storia di Cristo (1921) e fondatore insieme ad altri intellettuali come Ardengo Soffici, Giuseppe Prezzolini e Giovanni Amendola delle riviste letterarie Lacerba e La Voce.
In questo ambiente culturale trova ispirazione l’arte di Paolo Gennaioli. “Giovanni Papini - spiega Gennaioli- è stato la mia scuola. La sua opera così visiva, pochi scrittori danno così tanti fotogrammi, mi ha aperto la porta dell’anima”. “L’ambiente su cui Paolo Gennaioli aprì il suo sguardo - spiega l’assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma Umberto Croppi - è, secondo i canoni delle avanguardie, un territorio in cui i generi si intrecciano: letteratura, poesia, pittura, arti plastiche e chi – come Soffici, Maccari, Rosai – era pittore, era anche scrittore, agitatore culturale. Con la purezza di un rito barbaro Gennaioli distende sulle sue tavole tutto sé stesso, scegliendo la materia e i pigmenti che meglio si accostano alla sua voglia di darsi senza pudore, mettendo, come il suo Papini dell’Uomo finito, a nudo viscere e nervi”. E anche un maestro del Novecento come Dino Caponi ebbe occasione di apprezzare i dipinti di Gennaioli affermando: “E’ bravo e farà strada. Dipinge da dentro…”.
Tra le opere esposte anche un ritratto dell’assessore Umberto Croppi e di Luopu Pewu.
La formazione di Paolo Gennaioli è legata ad un incontro folgorante con Giovanni Papini (Firenze 1881-1956): letterato puro, inarrestabile pensatore e poeta versatile autore di Un Uomo Finito (1913), di Storia di Cristo (1921) e fondatore insieme ad altri intellettuali come Ardengo Soffici, Giuseppe Prezzolini e Giovanni Amendola delle riviste letterarie Lacerba e La Voce.
In questo ambiente culturale trova ispirazione l’arte di Paolo Gennaioli. “Giovanni Papini - spiega Gennaioli- è stato la mia scuola. La sua opera così visiva, pochi scrittori danno così tanti fotogrammi, mi ha aperto la porta dell’anima”. “L’ambiente su cui Paolo Gennaioli aprì il suo sguardo - spiega l’assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma Umberto Croppi - è, secondo i canoni delle avanguardie, un territorio in cui i generi si intrecciano: letteratura, poesia, pittura, arti plastiche e chi – come Soffici, Maccari, Rosai – era pittore, era anche scrittore, agitatore culturale. Con la purezza di un rito barbaro Gennaioli distende sulle sue tavole tutto sé stesso, scegliendo la materia e i pigmenti che meglio si accostano alla sua voglia di darsi senza pudore, mettendo, come il suo Papini dell’Uomo finito, a nudo viscere e nervi”. E anche un maestro del Novecento come Dino Caponi ebbe occasione di apprezzare i dipinti di Gennaioli affermando: “E’ bravo e farà strada. Dipinge da dentro…”.
Tra le opere esposte anche un ritratto dell’assessore Umberto Croppi e di Luopu Pewu.
10
settembre 2010
Paolo Gennaioli – Strange fruit
Dal 10 al 26 settembre 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO DI SAN MARCO
Firenze, Piazza Di San Marco, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Di San Marco, 1, (Firenze)
Vernissage
10 Settembre 2010, ore 15.00 - 21.00
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