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Paolo Ghilardi
La strategia del colore di Paolo Ghilardi: 60 anni di sperimentazioni, dentro e oltre il quadro, di infinte relazioni con lo spazio. Dalla pittura ai progetti ambientali, dallo spazio circoscritto della tela al “piano del colore” per la città di Bergamo
Comunicato stampa
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La strategia del colore di Paolo Ghilardi: 60 anni di sperimentazioni, dentro e oltre il quadro, di infinte relazioni con lo spazio. Dalla pittura ai progetti ambientali, dallo spazio circoscritto della tela al “piano del colore” per la città di Bergamo.
La GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Stezzano organizzano una mostra dedicata a Paolo Ghilardi (Bagnatica, 1930), uno dei più interessanti artisti di una generazione che ha improntato la propria ricerca d’arte alla modernità.
L’omaggio espositivo è articolato in due atti:
▪ a Stezzano, nella ex chiesa di San Pietro, è allestita una mostra che traccia il percorso dell’artista dagli esordi sino ad oggi.
▪ alla GAMeC, la Sala ParolaImmagine è coinvolta da un progetto ambientale che ne ridisegna completamente lo spazio.
Ai due momenti espositivi si affiancano itinerari tra le opere pubbliche di Ghilardi, a Bergamo, a Stezzano e nel territorio bergamasco.
Al centro della riflessione di Paolo Ghilardi, che in un percorso di grande coerenza espressiva ha spaziato con freschezza dalla pittura ai progetti ambientali, sono il colore e lo spazio.
L’indagine sulle possibilità di interazione con lo spazio è stata sempre tanto congeniale all’artista da permettergli di tessere dialoghi con altre discipline, dall’architettura alla progettazione urbana (dal 1982, per esempio, ha l’incarico dal Comune di Bergamo del “piano del colore” per il decoro urbano del centro storico della città). Dall’altro lato, la sensibilissima ricerca sul colore ha condotto l’artista ad andare oltre la suggestione suasiva di questo medium dell’arte, per ricercarne i valori di ordinatore dello spazio, in una dimensione razionale e armonica.
Il progetto espositivo proposto oggi al pubblico mette a fuoco tutti questi aspetti.
A Stezzano - dove la personale di Ghilardi costituisce il secondo appuntamento, dopo il successo della mostra su Antonio Moscheni dello scorso anno, di un percorso culturale dedicato alla valorizzazione della cultura d’arte espressa da figure vissute nella cittadina – una trentina di opere, 30 dipinti e una scultura di diverse dimensioni, rileggono tutto il percorso dell’artista, cominciando dall’esordio “figurativo” per seguire passo passo, nell’allestimento ideato da Silvia Carminati, la genesi di un’architettura visiva fondata su nuovi e dinamici equilibri tra linea, spazio ed energia luminosa irradiata dal colore.
Alla GAMeC, a distanza di trent’anni dall’ultimo allestimento ambientale, Paolo Ghilardi ripropone a Bergamo la sua personale lettura di una “stanza”, oltre la dimensione da parete per invadere un’intero ambiente, pavimento compreso, con le traiettorie dei suoi “nastri” di colore, proponendo al visitatore l’esperienza di un modo diverso di abitare lo spazio.
Le mostre, poi, proseguiranno idealmente fuori dalle sedi espositive grazie alla segnalazione di itinerari tra gli interventi di maggior rilievo realizzati dall’artista a Bergamo, a Stezzano e nella provincia bergamasca.
Ad accompagnare le mostre saranno due cataloghi, curati da profondi conoscitori dell’opera di Paolo Ghilardi: a corredo della mostra di Stezzano, un catalogo con i contributi di Maria Cristina Rodeschini ed Enrico De Pascale; ad accompagnare l’esposizione alla GAMeC, uno speciale catalogo, con presentazione di Alberto Veca e un’intervista all’artista di Maria Cristina Rodeschini, che si potrà ripiegare in modo da riprodurre tridimensionalmente l’ambiente allestito in museo.
Con questa iniziativa giunge al suo secondo appuntamento la collaborazione tra le due istituzioni, a confermare l’interesse di sviluppare tutte le potenzialità di una rete culturale tra le realtà del territorio.
Paolo Ghilardi (Bagnatica,Bergamo,1930) ha insegnato ‘Discipline pittoriche’ al Liceo Artistico Statale di Bergamo dal 1968 al 1986 e ‘Teoria del colore e Pittura’ all’Accademia Carrara di Bergamo dal 1977 al 1980. Ha partecipato al Centro Internazionale di Studi d’Arte Costruttiva di Antwerpen – Bonn. Dal 1982 ha l’incarico dal Comune di Bergamo per il decoro urbano del centro storico della città. L’internazionalità del percorso espositivo (Francia, Germania, Spagna, Polonia, Giappone) e la presenza di sue opere nelle collezioni permanenti di istituzioni pubbliche italiane e straniere dedicate all’arte e in importanti collezioni private sottolineano la pregnanza e l’interesse del suo percorso.
La GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Stezzano organizzano una mostra dedicata a Paolo Ghilardi (Bagnatica, 1930), uno dei più interessanti artisti di una generazione che ha improntato la propria ricerca d’arte alla modernità.
L’omaggio espositivo è articolato in due atti:
▪ a Stezzano, nella ex chiesa di San Pietro, è allestita una mostra che traccia il percorso dell’artista dagli esordi sino ad oggi.
▪ alla GAMeC, la Sala ParolaImmagine è coinvolta da un progetto ambientale che ne ridisegna completamente lo spazio.
Ai due momenti espositivi si affiancano itinerari tra le opere pubbliche di Ghilardi, a Bergamo, a Stezzano e nel territorio bergamasco.
Al centro della riflessione di Paolo Ghilardi, che in un percorso di grande coerenza espressiva ha spaziato con freschezza dalla pittura ai progetti ambientali, sono il colore e lo spazio.
L’indagine sulle possibilità di interazione con lo spazio è stata sempre tanto congeniale all’artista da permettergli di tessere dialoghi con altre discipline, dall’architettura alla progettazione urbana (dal 1982, per esempio, ha l’incarico dal Comune di Bergamo del “piano del colore” per il decoro urbano del centro storico della città). Dall’altro lato, la sensibilissima ricerca sul colore ha condotto l’artista ad andare oltre la suggestione suasiva di questo medium dell’arte, per ricercarne i valori di ordinatore dello spazio, in una dimensione razionale e armonica.
Il progetto espositivo proposto oggi al pubblico mette a fuoco tutti questi aspetti.
A Stezzano - dove la personale di Ghilardi costituisce il secondo appuntamento, dopo il successo della mostra su Antonio Moscheni dello scorso anno, di un percorso culturale dedicato alla valorizzazione della cultura d’arte espressa da figure vissute nella cittadina – una trentina di opere, 30 dipinti e una scultura di diverse dimensioni, rileggono tutto il percorso dell’artista, cominciando dall’esordio “figurativo” per seguire passo passo, nell’allestimento ideato da Silvia Carminati, la genesi di un’architettura visiva fondata su nuovi e dinamici equilibri tra linea, spazio ed energia luminosa irradiata dal colore.
Alla GAMeC, a distanza di trent’anni dall’ultimo allestimento ambientale, Paolo Ghilardi ripropone a Bergamo la sua personale lettura di una “stanza”, oltre la dimensione da parete per invadere un’intero ambiente, pavimento compreso, con le traiettorie dei suoi “nastri” di colore, proponendo al visitatore l’esperienza di un modo diverso di abitare lo spazio.
Le mostre, poi, proseguiranno idealmente fuori dalle sedi espositive grazie alla segnalazione di itinerari tra gli interventi di maggior rilievo realizzati dall’artista a Bergamo, a Stezzano e nella provincia bergamasca.
Ad accompagnare le mostre saranno due cataloghi, curati da profondi conoscitori dell’opera di Paolo Ghilardi: a corredo della mostra di Stezzano, un catalogo con i contributi di Maria Cristina Rodeschini ed Enrico De Pascale; ad accompagnare l’esposizione alla GAMeC, uno speciale catalogo, con presentazione di Alberto Veca e un’intervista all’artista di Maria Cristina Rodeschini, che si potrà ripiegare in modo da riprodurre tridimensionalmente l’ambiente allestito in museo.
Con questa iniziativa giunge al suo secondo appuntamento la collaborazione tra le due istituzioni, a confermare l’interesse di sviluppare tutte le potenzialità di una rete culturale tra le realtà del territorio.
Paolo Ghilardi (Bagnatica,Bergamo,1930) ha insegnato ‘Discipline pittoriche’ al Liceo Artistico Statale di Bergamo dal 1968 al 1986 e ‘Teoria del colore e Pittura’ all’Accademia Carrara di Bergamo dal 1977 al 1980. Ha partecipato al Centro Internazionale di Studi d’Arte Costruttiva di Antwerpen – Bonn. Dal 1982 ha l’incarico dal Comune di Bergamo per il decoro urbano del centro storico della città. L’internazionalità del percorso espositivo (Francia, Germania, Spagna, Polonia, Giappone) e la presenza di sue opere nelle collezioni permanenti di istituzioni pubbliche italiane e straniere dedicate all’arte e in importanti collezioni private sottolineano la pregnanza e l’interesse del suo percorso.
24
maggio 2007
Paolo Ghilardi
Dal 24 maggio al primo luglio 2007
arte contemporanea
Location
GAMEC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Bergamo, Via San Tomaso, 53, (Bergamo)
Bergamo, Via San Tomaso, 53, (Bergamo)
Orario di apertura
10-13 e 15-18.45. Chiuso lunedì (alla chiesa: 10 - 13 e 15 -19. Chiuso lunedì)
Vernissage
24 Maggio 2007, ore 18.30
Editore
LUBRINA
Autore
Curatore